Il mondo intero non finisce di stupirsi per il provvidenziale posizionamento rigoroso, quasi per tutti senza riserve, dal punto di vista dottrinale di questo nuovo pontificato già petrino
Ormai è una certezza: non solamente non era possibile che un Papa peggiore di Franceso avrebbe potuto sostituirlo. Ma il Santo Spirito, ascoltando senza dubbio anche le preghiere della Chiesa Mistica, ci ha regalato un vero Pontefice nuovamente cristocentrico.
L’arrivo di Papa Leone XIV non è stato solo ovviamente antropologico. Più di dodici anni di modernismo finale e ossessivo, fondamentalmente sangallista, pieno di trasgressioni alla Dottrina evangelica e di accostamenti a quasi tutte le eresie della storia, sarebbero stati più che sufficienti. Secondo il giudizio del più grande Papa anti-modernista san Pio X, opposto all’ideologia esclusivamente antropocentrica infiltrata progressivamente anche nella Chiesa cattolica, nel corso dell’ultimo mezzo millennio e specialmente col Concilio Vaticano II.
Si doveva certamente toccare il fondo della piscina infernale per rimontare in superficie a respirare con un nuovo intervento sopra-naturale. E per farsi illuminare di nuovo dal Cielo.
Papa col nome del molto grande Leone XIII, come espressamente dichiarato già alla sua intronizzazione, ha mostrato non senza sorpresa reiterata, la sua Fede cristallina nella tradizione della Chiesa romana, ortodossa della Verità.
L’ideologia modernista, dopo la filosofia antropocentrica del Cartesio “cattolico”, sta riposizionando la Chiesa nell’immanenza di una visione atea dell’esistenza umana. Ma…
Il Cristianesimo apostolico, trasmesso dalla Chiesa tradizionale e petrina (sebbene sempre redimata nel suo approfondimento e nei suoi errori rispetto alla Rivelazione propria all’Incarnazione), si è già spiegata – ma non completamente ascoltata – in tutta la sua Verità.
A prova che il “Peccato originale”, all’origine del libero arbitrio assicurato agli umani già dalla loro Creazione, può essere sempre santificato dalla Fede sacramentale del Cattolicesimo dei Padri della Chiesa, di san Tommaso d’Aquino e della sua eterna Magisterialità!
L’attuale Papa Leone è effettivamente un fervente agostiniano, missionario per ben più di una diecina d’anni, quando il “proselitismo” era negato da Papa Francesco!
Ed esplicitamente successore del grandissimo Papa Leone XIII, il fondatore di ciò che è stata chiamata la (molto antica) “Dottrina Sociale della Chiesa”, cattolicissima e pure dimenticata dal Pontificato precedente. Si tratta là dell’attitudine dello storico Papa della nostra prossima contemporaneità (fine ‘800), che ha sintetizzato la visione della storia dell’Incarnazione-Rivelazione. Fino all’indispensabile Risurrezione: in rapporto alla prima “modernità industriale” nella sua iniziale grande rivoluzione…
Il nuovo Papa americano attuale, di Famiglia émigrata franco-italiana, ha potuto anche realizzare rapidamente il suo primo atto pontificale destituendo lo scandaloso modernista monsignor Paglia (nominato dal suo forse infelice predecessore, anche all’Istituto Papa san Giovanni Paolo II)! Ma non solamente: a conferma della sua razionalità provvidenziale contro il sentimentalismo anticristiano ormai quasi completamente dominante, ha immediatamente nominato, come suo inviato speciale, personale e diretto, il grandissimo cardinal Sarah, il più marginalizzato e negletto in piena fama, nel Pontificato immanentista precedente. E questo, allo scopo di riprendere, fondamentalmente, l’opera di ricongiungimento e di unità della Chiesa giunta al limite dell’Apostasia esplicita. Cominciando con la missione in Normandia per celebrare in modo degno le apparizioni di sant’Anna, madre della Vergine Maria…
Ma la nomina del nuovo Papa ancora più significativa, per la riconciliazione con la gravissima frattura dottrinale generata nella Chiesa cattolica, è stata quella del cardinale Burke.
Il quale, detto generalmente il più tradizionalista tra il petrini dissidenti alla politica globalmente immanentista bergogliana, per tante volte aveva denunciato e apertamente condannato (peraltro reciprocamente). Egli è stato singolarmente onorato e privilegiato dal nuovo Papa Leone XIV. Quando, viceversa, era stato privato pure di salario (!), in pieno clamore, da Papa Francesco, nella soddisfazione tacita di tutti i papisti pedissequi e irreligiosamente acritici. Oltre ad essere stato il grande protettore dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, cardinal Burke è diventato il più grande fautore dell’importanza significativa della grande e prima apparizione della Vergine Maria di Guadalupe, in America naturalmente… Solo all’ascolto del suo nome, anche se già cardinale, i neo-modernisti cattolici del nostro mondo non potevano che impedirsi di superstiziosamente farsi uno scaramantico segno di croce per cercare di “allontanarsi l’immondo”: così considerato da tutta l’ala progressista del Pontificato di Papa Francesco.
Atti, dunque, tutti privi di equivoco, sebbene iniziali del nuovo Pontificato!
Il vero scopo del nuovo cammino di questo Pontificato sembra così molto apparentemente lontano dal politicismo finalmente agnostico, molto radicato nella cultura di massa contemporanea. E lontana radicalmente della Regalità di Cristo sul mondo intero
À meno di un miracolo a cui la Trinità e la Madre di Dio ci hanno sempre divinamente mostrato e abituati, l’universo mondialista e detto falsamente politico è talmente diventato neo-gnostico (e massone, spesso senza saperlo), che è ragionevolmente previsibile che il mondo di Dio, ovviamente, non è molto vicino a noi, nella Sua pienezza. La gioia del bene, che il più di miliardo e mezzo contabilizzato di cattolici nel mondo, sta in ogni caso riempendoci, è in pieno sviluppo!
Certo è vero che occorre una prima enciclica allo scopo che si possa veramente classficare questo Pontificato nel senso positivo del suo termine! Quello rigorosamente e petrinianamente tale, con tutte le sue referenze esplicitamente culturali e soprattutto teologiche nella Tradizione della Dottrina. Ma tutti i primi atti costatati finora non fanno che inondare il nostro spirito della Speranza ben ragionevole. Il mondo intero non ha che perseguire il cominciamento di siffatte promesse. E questo, malgrado le resistenze dei filosofi immanentisti e statalisti (lo son tutti ”diventati” nella loro squallida massificazione!) molto strutturalmente nelle sedicenti istituzioni totalitarie del nostro Pianeta. Tale apparente supponente pretesa di giudicare, da parte di un “nessuno e di un niente” (di giussaniana memoria!) è forse solo indotta dalle innumerevoli delusioni del Pontificato di Francesco: di cui pure rimangono tracce del suo eretizzante sinodalismo (da seguire prossimamente.
0 attentamente!). Ma è la stessa dichiarata umiltà e testimonianza di Papa Leone che mi riconduce alla sottomissione religiosa consapevole e cosciente propria della Creatura umana!
Sto già scrivendo un libro sul problema che dovrebbe confermare quanto affermano le premesse dei nostri giorni. L’intelligenza artificiale, l’AI del nostro mondo moderno emblematicamente e già pericolosamente post-umano, potrebbe promettere il meglio (o il peggio) al nostro futuro prossimo. In quanto quello profetizzato nella Rivelazione, con la Vera potenza della Risurrezione divina, ci ha già assicurato la Salvezza dei credenti fedeli.
Grazie anche alla razionalità divina di questo Papa agostiniano, cioè di uno dei più grandi Padri della Chiesa. Preghiamo!
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