La sinistra mondialista è in profonda crisi: soprattutto con i suoi ancora innumerevoli tardo-atei, i suoi neo-ecologisti cosmici dissennati e i cosiddetti trans-umanisti gnostici allo sbaraglio. I quali tutti stanno rivedendo e ragguagliando le loro ideologie falsificanti, cadute in già evidente disfatta progressiva. Ma l’animale ferito – si sa – diventa di norma pure più pericoloso… Non è bastata la confessione spontanea del fallimento del marxismo di fronte al suo comunismo mondiale, nel 1989-91. L’Unione Europea sinistroide e pure i partiti delle destre politiciste, a loro volta, rincorrono sempre più l’establishment guerrafondaio e totalitario del Forum di Davos. Ma sempre più nel caos! Anche con l’evangelico intervento da “corsari”.

Il guazzabuglio occidentale ideologico continua ad armare le guerre, alle spese anche del cuore dell’Europa. Mentre impazza la decrescita delle nascite (insieme alla cosiddetta rivoluzione sempre insurrezionale e all’edonismo straccione): si “bruciano” così le ancora sempre più infelici metropoli.
Ormai sono anche felicemente esterefatto dal contemporaneo doppio movimento che sta sconvolgendo tutta l’ancora dominate sinistra mondiale. Da una parte, la mai interrotta tendenza a radicalizzarsi, foss’anche nel trasformismo politicista bramoso di potere. E dall’altra, l’inclinazione al revisionismo ora  tentennante, molto capitalistico e acriticamente adesivo al sempre totalitarismo estremo. Per moltissimi inconsapevoli del Forum globalista detto svizzero! E questo anche se apparentemente in  opposizione al proprio passato in prevalenza collettivista. Ma, ancor più stupore mi inducono i numerosi criticismi da caos, generalmente di estrazione nettamente socialista o  comunista. I quali sembrano produrre terrificanti analisi e propositi sulle strategie sempre neo-imperialiste e totalitarie, rispetto al potere non solo occidentale. Ormai ancora dominante anche da decenni, nel sociologismo politico dell’Occidente, quasi sempre solo politicistico. L’abitudine all’antagonismo di sinistra, spesso felicemente distruttivo dell’ideologia marxista o marxiana, ha reso quasi tutti avvezzi all’opposizione radicale che ora sembra esprimere anche tutta la sua feroce irriducibilità anti-umana e ben razionalista. Epperò questa capacità gratuitamente critica, sovente massimalista e “risolutiva”, non preannuncia nulla di veramente benevolo e rigoroso. Anzi. I tranquilli princìpi, ingannevolmente “intelligenti” dell’idealismo hegelliano, permangono sempre alla base della loro furba e illusoria ideologia: con l’arrogante e solo antropologica dialettica sua tripolare (quelle della terna “tesi, antitesi e sintesi”), ancora falsificante e tipicamente illuminista nel suo  costante imbroglio logico-formale. E pure dogmatico, nel senso più deleterio di un’apparente sagacia solo speculativa! Una volta seminata la zizzania del concreto materialismo anti-trascendente, non ci si può aspettare altro che altrettante sempre triple tempeste devastanti! Non a caso la teologia cattolica ha già veritativamente sentenziato, anticipatamente e giustamente, da quasi un migliaio di anni (almeno dal tomismo!) e molto di più, da due millenni e mezzo, ossia dalla filosofia greca precristiana (almeno di Platone e di Aristotele), l’inconsistenza teoretica dell’immanentismo detto mistificatamente “umanesimo”! Il tutto in una sempre più perfetta e oscura equivalenza tra liberalismo occidentale e cosiddetto social-capitalismo, ancor più semplicisticamente tirannico ed  estremo orientale (cinese)… Divisi tra loro solo dal contendere del puro potere geopolitico dello Stato, sempre più statalista assoluto!

Da cosa dipende questo sfacelo massificato per cui pure una guerra nucleare viene stuzzicata quasi inconsapevolmente dalla Civiltà ormai ex-Cristiana d’Occidente, in tragica e totale apostasia?
Come tutte le ideologie che non scaturiscono dalla realistica realtà e dalle sue leggi almeno razionali – non razionaliste! –  e divine (trascendenti), il materialismo è destinato al suo continuo e inevitabile trasformismo, sempre più erroneo. Fatale! Infatti, il nuovo idolo dell’ex-marxismo, sempre attualmente collettivista e totalitario, è diventato l’assurdo ecologismo anti-umano e trans-umano, unito all’orgia dei diritti senza doveri fondanti, tutti tratti dal cosmico storicamente ricorrente. Con fasi attuali di riscaldamento minimo senza sufficienti precipitazioni, alternate a quelle altrettanto cicliche di raffreddamento, tutte naturali e inviolabilmente autonome! Alimentate ora anche dallo scientismo ideologico nello “spettacolare multiverso”, illogico e cosmico, anche se per certi versi reale. Totalmente interno alla semplice nozione di “universo” del classico religioso! Così la consueta stupidità dell’”intelligenza” relativa al solo ricercare umano, molto noto come ovviamente corto (sebbene a volte prodigioso se applicato e riconosciuto come completamente ricevuto in dono gratuito dalla nascita creaturale), deve essere almeno prudente per non cadere nelle ridicolaggini scientiste delle successive e sempre parziali comunque trovate… veramente scientifiche. In fondo, si tratta pur sempre della tentazione illusoria deista dell’Uomo, di volersi narcisisticamente deificare nel suo classico Peccato originale, in quanto “dio sempiterno Bue Api” panteita. Ossia tentare di assolutizzarsi nelle modeste sue scoperte, fatalmente parziali e progressive. Il cosiddetto moderno contemporaneo, riducendo e anche rifiutando il concetto religioso ed eterno di Verità, ha fatto letteralmente impazzire l’uomo modernista. Per cui inevitabilmente si tende ad affermare l’ineluttabile surrogato, fatalmente costitutivo e sostitutivo, della Verità eterna rigettata nel secolarismo. Da cui deriva l’immancabile arroganza narcisistica da sempre relativamente anche risibile. Detto sfacelo, in corso di compimento nel mondo intero, prende così le mosse da siffatto processo, detto esclusivamente antropologico e materialista. Da cui è spiegabile anche la confessione naturale e volontaria dell’avvento ormai ricorrente del marxismo fallimentare, ovviamente materialista…

È l’immanetismo protestantizzante che, già prevalente nel mondo sia ad ovest e sia ad est, sta cercando di provocare una catastrofe globale. Ed endemicamente resa così quasi probabilista.
Ecco perché la concezione materialista non può essere che una falsa e “ultima”… religione: essa è totalizzante in quanto riduzionista della completa e complessa realtà, ridotta a puro dato ideologico,  intellettualista e positivista. Cioè il famoso e sempre cosiddetto vantato “concreto”! Il fatto è che, da mezzo millennio, la filosofia immanentista si è fatta progressivamente dominante innaturalmente  anche in teologia. La quale ne ha sempre indispensabilità, ma solamente nell’essenzialità, per la sua stessa presentabilità almeno logica… Essa ha generato una anomalia che ha prodotto nel Cattolicesimo lo stesso modernismo, nella fregola del cambiamento coatto e mai richiesto. In effetti, in  cosa consiste tale anomalia? La filosofia è, e deve essere, solo al servizio della intrinsecamente prevalente teologia: ancilla théologiae, dicevano i Cristiani latini. Ma tale servizio è possibile solo se detta filosofia (autonoma!) ammette e fonda sulla trascendenza, se cioè non è materialista e indipendente! Mentre tutte le altre religioni, veramente tutte, in quanto non generalmente unitarie tra la Fede e la Ragione, sono sempre tolleranti rispetto a ogni prevalente filosofia. Il Cattolicesimo ammette invece solo un pensiero adeguatamente trascendente secondo la sua semplice ed eterna ontologia. Il processo di protestantizzazione – e quindi di conseguente modernismo – si è così infiltrato nel Cattolicesimo da quando lo stesso pensiero immanentista, ormai progressivamente dominante, è stato utilizzato abusivamente in … teologia, anche dagli stessi “cattolici” diventati eterodossi. Si tratta qui della meravigliosa tesi non solo di Stefano Fontana, direttore dell’Osservatorio Van Thuân di Trieste. Per questo, vari Papi, come Pio IX col suo Sillabo, Leone XIII (con la sua Rerum novarum) e soprattutto Papa Pio X hanno lottato strenuamente per secoli contro l’immanentismo, fino contro la teologia eretica del gesuita tedesco Rahner. E fino a Pio XII pienamente che, sollecitato ad indire il Concilio Vaticano II, si rifiutò temendone esplicitamente l’ineluttable quasi consacrazione nel modernismo già endemico.

La Chiesa cattolica si è poi allineata al declino, col modernismo specialmente con il suo attuale Pontificato, caratterizzato dall’incontenibile sete verso lo Spirito dall’agricolo… bisogno di acqua!
A partire non solo dall’ultimo Concilio, indetto da Papa san Giovanni XXIII, “il fumo di Satana”, come l’aveva definito Papa san Paolo VI all’inizio degli anni ‘70, si è intrufolato completamente nella Chiesa cattolica. E fino alla sua apoteosi, con il Pontificato attuale di Papa Francesco, in intermittenza intensa verso l’eresia. Egli aveva aderito già dall’inizio alla “Mafia di San Gallo” (come l’aveva chiamata l’ultimo suo leader, il cardinale belga Danneels morto nel 2019). In quanto organismo, a dir poco “irrituale modernista” proprio per antonomasia, anche dall’inizio nel terzo millennio! Così gli ultimi dieci anni dell’attuale Pontificato, quelli di Papa Francesco, sono stati in modo particolare dedicati alla protestantizzazione e banalizzazione liturgica della Chiesa, dopo il lavorìo di quasi cinque secoli progressivamente modernisti e secolarizzanti. Dio solo sa le quantità sincere di preghiere volte alla profonda conversione petrina di questo Papa sud-americano! Quand’anche non si è intervenuti massicciamente nella dottrina ufficiale cattolica con la nuova e sola prassi immanente, il clero l’ha fatto almeno nella Fede continua e reale del suo miliardo e mezzo di fedeli. La Chiesa cattolica romana è diventata così sempre più eretica praticamente, fino al suo compimento quasi totale attuale. In realtà, con un processo di degradazione immanentista, ossia di affievolimento e rarefazione della Fede, si è verificata la tragedia nella generale secolarizzazione: di quella che già Papa Pio X aveva definito, all’inizio del 1907 (nella sua enciclica “Pascendi”), l’eresia delle eresie come sintesi di tutte le eterodossie che avevano colpito nella storia. Che ci si ricordi almeno, per esempio, delle sempre  encicliche eresiarche di Papa francesco prettamente ranheriane (anche senza alcuna risposta alle domande d’obiezione di quattro cardinali!); della sua esposizione in Vaticano della statua dello scismatico storico e … infernale Lutero; della partecipazione in una chiesa protestante svedese (durante le sue festività eresiarche (!) relative al loro cinquecentesimo di apostasia; della sua firma in calce (!) con un qualsiasi imam musulmano (obbligato) ad Abu Dhabi di un documento sacrilego; della propria persecuzione sempre in corso alla Messa “Vetus ordo” in latino !…
Naturalmente questo processo è stato preceduto da secoli, da quello oggettivamente laicista e filosofico di Cartesio il quale, con la sua affermazione famosa “Cogito ergo sum” (Penso quindi sono), con cui ha realizzato l’inizio del pensiero secolare e aveva legato la sua riflessione intellettuale e teologica, non alla semplice realtà, secondo la tradizione semplicemente petrina (e spesso abbandonata nel dimenticatoio senza ragioni)!

La nuova decostruzione delle componenti religiose cattoliche e di quelle realmente ideologiche, del nuovo panorama idealistico della nostra epoca in crisi, sono molto più radicali che non si pensi.
Con un commento come al solito molto intelligente, il grande cattolico giussaniano e cestertoniano (!), Peppino Zola, dal ‘56-’57 al suo liceo Berchet a Milano, ha dichiarato che i membri del suo movimento Comunione e Liberazione, di una intera vita, erano “corsari” allo stesso titolo di “Pasolini e Testori”! A dire il vero, CL è divenuta indebitamente molto pedissequamente acritica e colpevolmente papalina acritica, dopo la morte nel 2005 del suo fondatore religiosissimo, sommo teologo educatore. Movimento ora obbediente verso l’intermittente modernista Papa Bergoglio al suo immanentismo furiosamente anti-teologico e anti-tradizionalista, pure militante. Dopo l’esempio di continuità dismesso di fatto da parte di questo odierno Papa, relativamente a eccelse figure in via di santificazione (come Papa san Giovanni Paolo II e l’ultimo massimo teologo ecclesiastico, Papa Benedetto XVI, sebbene  abusivamente dimissionario), entrambi  amici e ammiratori del prete totalmente e di fatto antimodernista ambrosiano di vera intelligenza moderna. Si è così costatata la strenua lotta al Cattolicesimo eterodosso di don Luigi Giussani. Paragonabile solo alla storica ortodossia espressa dalla Fraternità San Pio X di monsignor Lefebvre relativamente alla sacerdotalità e alla liturgia! E questo, sebbene la quasi volontaria assenza dello stesso Giussani dalle polemiche attive, peraltro non ancora veramente iniziate massivamente, se non in modo molto elitario e ancora in sordina, contro il processo di protestantizzazione rahneriano sopra ricordato. Processo questo totalmente estraneo alle caratteristiche da sempre intrinsecamente peculiari di CL! Che invece era attaccata spietatamente e in continuo – ricorda il grande testimone Zola –  dal clero pre-bergliano e dai Cattolici massificati del tempo conciliale e post-conciliare (fino all’esilio statunitense, nel 1965, di Giussani: provocato compiutamente dall’alto clero reazionario moralisticamente e modernista teologicamente, soprattutto lombardo!). Attaccato cioè come “integralista” – ricorda sempre lo stesso Zola –, come del resto viene poi spesso attestato altrove, che don Giussani, piuttosto che aderire al sinistrismo gnostico epocale, aveva anche appoggiato il partito della Democrazia Cristiana, da cui era dottrinalmente gravitante perfino il “socialista cosiddetto liberale molto liberista e libertino”… Berlusconi! Il prete brianzolo, divenuto nel frattempo monsignore, aveva sospeso il pur successo clamoroso del “Movimento popolare” di CL, sempre principalmente preoccupato com’era, non dell’affermazione politicista fatalmente neo-gnostica, a causa dell’establishment poco cattolico e corrotto che non aveva riconosciuto ecclesialmente per… trent’anni il suo Movimento ciellino! E questo, nonostante l’esclusivo suo successo storico sul piano pure quantitativo, anche internazionale, con una settantina di radicamenti diversi nel mondo! Rimasti malgrado l’attuale direzione del suo presidente Prosperi, che assolutamente non brilla per le sue spiccate caratteristiche personali di… autentico “corsaro”.
La misura del rivolgimento in corso nell’universo religioso e geopolitico planetario è oggi anche descrivibile attraverso la ristrutturazione delle componenti costitutive del nuovo assetto ideologico generale, soprattutto rigorosamente dottrinale e religioso. Ossia, solo esclusivamente dal punto di vista cattolico! La sinistra ecclesiale oggi, ancora culturalmente e ridicolmente imperante per consenso massificato, non è abbastanza caratterizzata dal politicismo internazionale quotidianamente visibile: nella comunicazione apparente risultante dal mainstream telematico, di cui Peppino Zola offre una chicca significativa nel suo articolo. Formata da una fiera simpatia di almeno tre parti socio-politico-religiose e veramente religiose! In quanto assolutamente e intenzionalmente come al solito non “ipocrite”, secondo il richiamo letteralmente giussaniano, ambrosiano e modernamente cestertoniano nel suo contributo di fine marzo 2023: l’ammirato e comunque ritenuto sempre stimato amico Peppino!
Si potrebbe dire che la stessa considerazione ugualmente generale, però sulla crisi della detta sinistra mondialista, sia fatta a riguardo di una gran parte della politica che si è già distinta nella critica globale alla tendenza sempre sinistroide… e politicista, sul piano internazionale! Già molti leader, di diversa estrazione ideologica e diverso indirizzo politico-religioso, anche tuttora marxiani, si sono già molto espressi: costituendo così l’inizio di un nuovo movimento storico inedito. Di annientamento delle posizioni totalitarie dette woke americane, elitarie e sempre falsificanti occidentali, ora già storiche. Bisognerà che me ne occupi, con analisi di tendenze, nomi e cognomi dei suoi contestatori “corsari”, molto prossimamente, pure sul piano internazionale…              

Laisser un commentaire