Lo scandalo Qatargate nell’UE costituisce (apparentemente) un’altra “prima volta” nell’esplicitazione della crisi internazionale del nostro sistema mondial-politicistico. Per cui i nuovi padroni finanziari del mondo, a Davos, si dichiarano ormai indifferenti alle vittorie elettorali delle destre o delle sinistre, nei vari Paesi! La cosa inizia così a palesarsi nell’esplosione della corruzione anche più becera: pure nell’organismo tecnocratico più riccamente prezzolato della Terra, qui a Bruxelles. Col fatto che gli apparati dominanti al mondo (quelli cioé di sinistra e soprattutto gnostici, anche però di destra!) giungono tranquillamente perfino alla barbarie del peculato: non solo ideologico. Quello cioè conseguente al già massificato pensero unico, nonché “democraticamente” dispotico. Già da molti decenni, i Cattolici antimodernisti e veramente religiosi denunciano, solitariamente, che la destra politica mondiale detta “liberale infinita” e quella di sinistra, ora ex-marxista dei “diritti senza doveri”, appartengono allo stesso ceppo tirannico!

Il Distributismo economico è tratto dalla ora negletta dottrina sociale aggiornata da Papa Leone XIII. Ed elaborata, all’inizio del secolo scorso, dal trio anglofono Belloc-Chesterton-McNabb, come uscita dal vicolo schiavista del liberalismo, privo pure della già virtuale “proprietà privata”.
La Libertà, primo valore umano naturale, è stata denaturata e mistificata a causa delle filosofie gnostiche, totalitarie e razionaliste del cosiddetto Rinascimento e dell’illuminismo, soprattutto francese. Il metodo con cui si è giunti, in cinque secoli di funesto irrazionalismo politico e protestantesimo irreligioso, è quello del modernismo immanente attuale, fatalmente tirannico in modo mellifluo. È questa la rimessa in discussione, pure soprattutto del principio sacrosanto ed eterno della proprietà privata e sempre responsabile. Ma non per tutti. Naturalmente, come in ogni regime totalitario tra i più terrificanti e sistematicamente in ordine al postulato dittatoriale, è l’oligarchia ora destinata a prevalere, con le sue caste al potere recessivo alla civiltà (molto più ambiguamente lobbistica che falsamente mercatista: ambedue vieppiù funestissime)… Privato volontariamente del suo principio indispensabile e sempre divino della trascendenza morale e religiosa, oltreché superiore e illuminante la sempre subordinata conduzione, il potere politico non può che sprofondare anche nella banale corruzione delle mazzette. È quanto insegna tutta la Tradizione religiosa della civiltà giudeo-cristiana – la nostra occidentale! – che la cosiddetta modernità ha rifiutato “definitivamente”, almeno nella sua presenza vivificante e indispensabile nella vita pubblica corrente! In nome cioè del modernismo immanente, si giunge, anche nelle istituzioni più protette grazie ai trattamenti di privilegio anche più endemici, alla “normale concussione” coerentemente conseguenziale. Fatale! Tanto più che il “Peccato originale” dell’uomo è stato ormai catalogato dall’intellighentia materialista contemporanea tra le favole ignoranti delle “fake news”, falsamente e clamorosamente dette “oscure medievali”. E questo, contro ogni evidenza storica riconosciuta dagli stessi ricercatori della sinistra detta scientifica…! Sarebbe possibile l’uscita dall’impasse dell’orribile  dottrina hobbesiana dello Stato assoluto e leviatano, infantilmente ormai liberale e liberista dei cosiddetti “mercati… detti autoregolati”, se non si fossero dimenticati – non a caso – completamente i semplici principi del Distributismo, propri della massimamente diffusa proprietà dei mezzi di produzione. Che anche la Chiesa cattolica avrebbe assurdamente rimosso: nel suo sforzo mostruoso di piacere al mondo edonista e dannato nell’immanentismo, contro la sua eterna e Rivelata sapienza cristocentrica.

È scritto nel Cielo che un sistema immanentista (ateo), che nega la Trascendenza soprattutto nel pubblico, giunga ad essere corrotto e sorprendere le spessissimo ignare moltitudini popolari…
Senza i principi trascendenti e religiosi propri alle creature umane, che riconoscono il Creatore di tutte le cose e della Vita, è semplicemente impossibile la realizzazione pratica degli obiettivi, anche solo antropologicamente concepiti! Non è ammissibile che i supporti morali e ontologici (bisognerebbe riconoscerlo tra le evidenze più assodate, anche dal punto di vista solamente filosofico!) siano messi da parte all’indispensabile e nobile attività politica: oggi idolatrata dalle masse completamente abbrutite dalla sua ideologia almeno troncata. Sempre falsa questa, rispetto al supposto facile epicureismo ancora di massa. La qual cosa invece, al posto di costatare di essere realisticamente considerati dalla Ragione, come economicamente straccioni oltreché abietti sul piano dell’idolatria morale. Il cosiddetto imperativo categorico conseguente, per cui la politica dovrebbe essere sempre solo laicisticamente “laica” (nemmeno cioè informata dai principi naturali ed evidenti della religiosità), dovrebbe essere publicamente ridicolizzato nella continuità. Soprattutto dopo che si è verificato, pure innumerevoli volte nella storia come nell’esistenza personale di ognuno, che l’orfelinato dai principi religiosi (separati artificiosamente dalla vita pubblica, privata e intima) conduce al fallimento tragico nella sua stessa riuscita fattuale. Anzi, conduce inevitabilmente anche alla banalizzazione del male, nella sua versione diabolica: della “normalizzazione infernale” e vergognosa! La parola laicità, infatti, non esiste razionalmente se non nel senso del contesto originale cattolico e in relazione all’ecclesiasticità! Così, tutto diventa, ipso facto se non rapidissimamente, “laicismo” ateista! Si tratta di una vera e propria araba fenice, una semplice assurdità intellettualistica come il pensare che si possa veramente realizzare una politica detta “laica”. La riconoscenza globale e intrinseca di tutta l’esistenza umana, dalla sua origine alfa e dal suo scopo, omega, non può che essere disarmantemente vera e costante! Altrimenti anche le precauzioni privileggiatissime dette “anticorruttive”, con vantaggi inauditi come quelli escogitati dalla stessa casta dell’Unione Europea, non bastano mai ad ostacolare, nemmeno ideologicamente e sul piano etico, all’assurdo della contraffazione della semplice Verità.

Il modernismo è il vero cancro della nostra era (sia in politica che in religione) come l’avevano già denunciato e indicato i santi della Chiesa cattolica e antimodernista, da almeno cinquecento anni.
Il principio corruttore assoluto e cosmico è quello della cosiddetta modernità, del “ce lo chiede l’Europa”, “ce lo impone l’attualità”, “ce lo dice il progresso”, “ce lo esige la maggioranza”… È la Verità, invece, che ci rende Liberi, come ripeteva il Salvatore evangelico dell’Uomo e del Mondo: l’unico e vero “Re dell’Universo”! Niente di più falsificato e fasificante, infatti, dell’UE rispetto all’appena precedente e originale Comunità Europea (prima di Maastricht) dei suoi tre maggiori padri fondatori cattolici (Adenauer, Schuman e De Gasperi); niente di più inattuale dell’attualità sbandierata da quasi tutti i media nel mondo; niente di più progressivo, veramente progressista e moderno di quanto viene solitamente e ufficialmente spacciato come progresso; niente di meno vero e veritativo di quanto viene quotidianamente esigito dalle maggioranze plagiate… Il modernismo è, come diceva Papa san Pio X nel 1907, la “sintesi di tutte le eresie della storia”. È la malattia terminale dell’umano pronto al transumano e al postumano inumano. I miei post come l’attuale e, prevedibilmente, nei miei prossimi anni – se il Creatore lo vorrà – saranno improntati verosimilmente sulle Verità eterne che ci sono sempre tramandate come immutate e immutabili. Come l’immutabilità  sostanziale, anche se ovviamente non proprio apparentemente formale, dell’uomo rattrappito e dell’universo, ora visibilmente in espansione, che le masse abbrutite sembrano voler regolamentare all’infinito… Nonostante l’evidenza di questa provvidenziale natura umana intangibile e intrinsecamente libera, la dottrina modernista e attualmente eretica nella Chiesa cattolica sembra diventata maggioritariamente eterodossa nel diabolicamente dilagante. I veri cristianocentrici, purtroppo, non se ne curano abbastanza, nella sicurezza – forse parassitaria – della veglia costante dello Spirito Santo al (contro)timone della Storia. E sempre nel rispetto dell’inviolabile libertà, anche libertaria, libertina e arbitraria dell’uomo! Gli uomini fedifraghi nella Chiesa anche cattolica non prevarranno! E la Chiesa mistica continuerà comunque a illuminare – dicono pure le Scritture – il cammino dell’umano, malgrado la sua corruzione interna ora totalizzante. Coltivata artificiosamente, senza scrupoli e massivamente, quanto quella ideologica.

È l’ideologia capitalista che produce inevitabilmente l’ancòra più totalitaria tirannìa collettivista, nella sua miseria e nella sua sua digitalizzazione, paradossalmente anche pretesa “felice”!
La novità formale e apparente che rende l’”attualità” del totalitarismo modernista anche psicologistica, in modo carezzevole e insinuante, è il fatto che ora la tirannia mondialista è globalmente e totalmente invasiva. Essa richiede pure ai suoi “fedeli” sudditi la convinzione di essere “felici” nella propria dannazione totale: l’inferno su Terra, cioè gioioso! Le più abominevoli risoluzioni impositive anti-umane sono contrabbandate come foriere di “felicità insperata e naturalmente… genialmente trovata”. Si tratta del piano tipicamente massonico profetizzato dall’Apocalisse dell’Anticristo!  Nessuno quindi parla, nessuno (!) o quasi, di Distributismo e di Dottrina Sociale della Chiesa (soprattutto nella Chiesa romana e apostolica ufficiale), dopo più di cento anni che sono stati concepiti, aggiornati e approfonditi secondo anche il grande PapaLeone XIII. L’unica vera via di uscita dal falso vicolo cieco del liberalismo “infinito” capitalistico (residuale dopo il fallimento spontaneamente confessato dai marxisti di fronte al mondo!), in quanto non fondato sulla Famiglia e sulla sua santa e salvatrice proprietà! È il capitalismo insieme al suo Stato assoluto, artificioso e totalitario ad essere il sempre diabolico collettivista liberticida. Del resto, anche cronologicamente, è esso stesso che ha prodotto il comunismo e il nazismo, primitivi, collettivisti  o “scientifici” che siano: e comunque pure auto-dichiarati rovinosi e rovinati. La Chiesa cattolica sembra invece aver dimenticato, da parte sua, persino la sua vocazionalità diretta riguardo alla realizzazione sempiterna, anche individuale e personale, del singolo uomo: la prima, in altri termini, a dover essere sempre esaminata e illuminata con sapienza divina, per il destino di compimento di ogni essere umano irripetibile! Il Cattolicesimo non coltiva (o, meglio, non coltivava) ovviamente, in quanto sola vera ed unica religione salvifica, una falsa religiosità aridamente anche  precettistica! Cercare, cioè, la realizzazione della propria totale Verità teleologica, finalista, soprattutto nella proprietà ben privata, anche se provvisoria e gratuita, come tutta la Vita. Nella propria concezione di essere imprenditore della propria Libertà. E di tutta la propria Famiglia nella sua esistenza. Quella destinata altrimenti, e come minimo perché non continui ad imperare l’odio anticristico di classe, oggi ancora in piena auge!
Preghiamo così maggiormente affinché il clero e il Papa, oltreché il suo popolo residuo mondiale ora intontito, si rendano conto del loro programmato destino anti-umano e servile da parte della nuova oligarchia mondialista. Affinché anche i loro rappresentanti politici, di cui non pochi nel frattempo, dovrebbero essere assicurati ben chiusi in galera a meditare, molto meditare, possano anch’essi capire che è non solo il loro crimine antropologico, ma quello contro Dio che ne è la vera origine, ad essere ancora immensamente più grave e “capitale”!       

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