La follia dello statalismo a gogò dell’ultima ciquantina d’anni, nel mondo soprattutto occidentale, ha prodotto l’assurdo reale e inimmaginabile di un debito pubblico ormai giudicato non rimborsabile (!): equivalente a più di un mezzo secolo del prossimo PIL mondiale! L’enormità edonista di questo avvenimento criminale e storico ha messo sul conto del futuro di varie generazioni a venire, une ipoteca di sacrifici inauditi, di guerre e di schiavitù moderniste. Compresa l’angoscia di una ecatombe nucleare, totale et definitiva… Il tutto, per vivere generalmente al di sopra dei veri mezzi disponibili, a credito straccione coatto. Il misfatto ha generato il rischio, già reale, della fine non solo della civiltà: a profitto perduto dei nuovi padroni del mondo riuniti a Davos. Al posto e contro, va da sé, di quello del Cristo Re!

È del Forum mondiale di questa cittadina svizzera, che ormai viene ad esser persino affermata la dichiarazione espressa secondo cui il risultato politico vincente delle elezioni, di sinistra come di destra, è indifferente per le sorti umane già da esso stabilite: ”irreversibilmente” (dicono)!
Ecco le prime “soluzioni” così previste: senza nessuna ricezione condivisa consapevolmente e in modo conseguente, soprattutto da parte dei popoli mondiali, malgrado essi siano stati preparati – se così si può dire – esplicitamente in pubblico dalla fine degli anni ’60 e a partire dal Club di Roma! Il quale aveva preceduto di pochissimo l’analogo Forum annuale dei leader mondialisti finanziari ed economici (in Svizzera a Davos, dal 1971).
In primo luogo – secondo siffatto Forum – bisogna ridurre la popolazione mondiale di almeno… la metà, come del resto si è già iniziato a fare con ciò che si è chiamato con un eufemismo, “l’inverno della natalità”. E questo, con la massificazione delle pillole anticoncezionali e abortive, già da più di cinquant’anni, con pure ecatombi virali… In passato, i tremebondi e antiscientifici malthusiani, al loro debutto ai primi del diciannovesimo secolo, dicevano già la stessa cosa, argomentando che la Terra non poteva nutrirne di più! Mentre la FAO stessa, nel 2015, ha calcolato che la famosa “fame nel mondo” era stata virtualmente sterminata completamente con anche un eccesso del 150% della produzione alimentare indispensable. Vale a dire, con quasi otto volte la demografia del  tempo alla fine della rivoluzione francese e con almeno una quindicina di volte in più della  produzione di cibo alla stessa epoca… E la cosa, nel caso si considerassero anche gli ostacoli provocati dalle guerre in corso, le obsolescenze delle distribuzioni, le carestie sempre bibliche e gli strabiglianti enormi sprechi nutrizionali dell’Occidente! Evidentemente i falsi scientifici, soprattutto sostenitori dell’inglese Malthus, vittime sistematiche dell’incultura scientista e dell’irrazionalismo detto della filosofia ateista illuminista (soprattutto franco-tedesca), erano in piena azione. Essi non sapevano e non potevano prevedere – data la loro nuova mancanza di Fede e di Speranza e la loro grossa ignoranza in via di pre-massificazione – le possibilità proprie alla civiltà principalmente cristiana. Sebbene già allora apertamente in crisi! La quale civiltà ancora non era però completamente ancora distrutta.
In secondo luogo, siccome oltretutto la rimborsabilità del debito statalista mondiale non sarebbe più neanche possibile, talmente esso è già al di sopra di ogni norma praticabile, bisogna eliminare non meno che la… “proprietà privata”, in sovrappiù! Contro ogni principio naturale e divino nel suo fondamento di libertà, onesto e intrinsecamente responsabile. Per esempio, come affermato nel carattere cattolico del Distributismo chestertoniano, che propone sempre la diffusione massimale della proprietà personale. Anche relativa ai mezzi di produzione! Soprattutto per le imprese familiari, piccole e medie. Lo slogan del Forum di Davos è invece lo “sharing” di predazione, va da sé, della sua strategia tirannica. Tutti i beni di proprietà attuali, tutti, dovrebbero essere così confiscati e trasformati in affitti, vale a dire nuovamente soggetti ad essere ripagati dal popolo già proprietario! Però non per la nuova oligarchia mondialista! Aggiugendovi la nota che così facendo (anche in sovrappiù rapidissimamente: per l’agenda 2030!), i popoli del mondo intero sarebbero così “spontaneamente felici”…! SanTommaso d’Aquino, il supremo teologo della Chiesa in pieno Medio Evo, aveva invece stabilito razionalmente, nel suo commento alla filosofia precristiana di Aristoele, che “tutte le cose sono fatte – traduco e cito a memoria – per essere possedute (religiosamente e provvisoriamente!)”. E che, naturalmente, il fatto di “niente possedere ha sempre reso gli uomini infelici; e, in modo eterno su Terra, sarà sempre così”…
Come terza misura fondamentale, questi nuovi padroni “illuminati” e massimamente dittatoriali, mai così esistiti e detti storicamente ”illuministi”, a causa della luce nera della filosofia modernista e razionalista, hanno previsto il “grande totale controllo”. Cioè il “Grand Reset” sulle popolazioni, con l’abolizione della moneta in contante e la sua sostituzione di tutto il circolante, con carte digitalizzate e centralizzate. Al punto che con un semplice clic, la disponibilité di denaro individuale sarebbe sospesa o eliminata (derubata!) tutta dal potere, in qualsiasi momento. La cosa dipenderebbe, naturalmente, in modo ovviamente incontestabile, da siffatto loro potere, non solamente finanziario, in relazione al rispetto alle (loro) leggi: quelle anche imposte (ovviamente “democraticamente”) e calcolate poi sulla base della prevista obbedienza totale e minuziosa di ogni individuo all’ordine stabilito…
Di questi tre prime “soluzioni” sarebbe noioso, qui, estrarre tutte le possibili diverse implicazioni analoghe e delittuose (per esempio l’estensione del “green pass”…), che l’immaginazione razionalista e falsamente razionale potrebbe immaginare (e già lo ha iniziato a fare discretamente). Sarebbero sufficienti queste tre prime misure per cancellare, con un solo colpo di spugna e da un punto di vista del Diritto civile e del naturalismo, ogni civiltà residuale della divina Cristianità! Del resto l’intesa iniziale costatata, tra la detta destra Meloni e il primo “technocrate” al mondo di Davos, Draghi, ne fa sorprendentemente fede…

Per misurare la distanza dalla realtà già siderale dei politicanti attuali, chiamati da Davos “classe tecnocratica intermediaria”, cioè da questi nuovi capi (eletti), soprattutto finanziari, schiavisti e “democraticamente” dirigenti sulle grandi sorti delle popolazioni intenazionali, basta ascoltarli…
Il Forum di Davos, con le sue proprie costellazioni di organismi articolati nella gestione nel loro potere assoluto e oligarchico, continuano nella loro abituale ipocrita “serenità” la loro azione storica e totalitaria: globalmente come se fosse già irreversibilmente vincitore. Questo organismo, pure formatore di elite e ora propagandista, è preoccupato soltanto di continuare a manipolare, in modo opportuno secondo la sua concezione molto indebitamente moralista e “storica”, le sorti delle popolazioni ormai mondiali. Risulta anche fissato e, comunque, apparentemente sottomesso al consenso, anche grazie all’universale operazione quasi perfettamente sperimentata dallo psico-vaccino “anti Covid”, allo scopo di portare tutti docilmente con un consenso detto dempre più “spontaneo”… Questo, indipendentemente dalle scelte, di sinistra o di destra, dei governi politici che i loro diversi regimi locali possano determinare. Tali governi sono già asserviti massimamente all’ideologia acritica generalmente divenuta dominante. Anche la Chiesa cattolica, già in corrispondenza progressiva e progressista, anticipatamente col Concilio Vaticano II degli anni ’60, si è generalmente appiattita completamente a siffatta ideologia, senza alcuna coscienza della sua tradizionale sapienza critica. E suprema (grazie alla divinità ricevuta)! Così, l’ideologia totalizzante e totalitaria professata apertamente dal Forum ormai mondialista, ha incontrato anche una nuova teologia “cattolica”, quasi completamente modernista nella pratica, corrispondente alla stessa cultura immanente del pensiero unico. Quello detto  liquido del gesuita eretico tedesco, Karl Rahner. Falsa teologia, questa, che ha rinforzato le altre due alla base dottrinale che alimentano le culture immanenti delle due eterodossie politiche più contemporanee. Quelle del liberalismo detto democratico, sempre reputato il migliore (detto però anche il “meno peggiore”), concepito storicamente dall’intelligenza filosofico-politica unicamente umana (soprattutto del diciassettedimo/diciottesimo secolo), da una parte; e, dall’altra, quella inevitabilmente e cronologicamente successiva, socialcomunista, già auto-accusata di essere in pieno fallimento, a Mosca e a Berlino, appena un secolo dopo. Tutti i partiti politici occidentali, veramente tutti, continuano però pedissequamente ad essere fedeli a questa idea colossalmente falsa di siffatte due ideologie: democrazia liberale e comunismo marxista all’origine, ambedue regicide, illuministe franco-tedescche e anglofone (quindi completamente europee o mittleuropée). Ideologia divenuta rapidamente anche mondiale, secondo cui è il capitalismo assoluto stesso che produce il conseguente – anche cronologicamente! – comunismo ancor più totalitario. E questo, grazie ai contributi filosofici soprattutto di Kant e, maggiormente, della sinistra hegelliana marxista. I quali hanno inghiottito totalmente l’idiozia razionalista, apparentemente molto “intelligente”, della dialettica tripolare, detta pure universalmente hegelliana (tesi, antitesi e sintesi), ancora oggi in auge! La prova di questa radicale falsificazione (l’ideologia ne è per definizione e sempre una, soprattutto se coltivata filosoficamente) è data dal fatto che, da quasi mezzo secolo, tutto il socio-comunismo marxista si è trasformato, dopo la sua confessione spontanea e mondiale di fallimento, nel suo apparentemente opposto social-rivoluzionarismo-soft anche totalmente… capitalista. Salvo la notoria ed ex-arretrata totalmente Cina, per altri motivi ancora soprattutto territoriali e ancor più ideologici. Soprattutto neo-imperiali, quindi non solo per Taiwan)! Vale a dire, l’esatto suo contrario e principale sostegno a una società anche dei diritti, che però hanno tutti dimenticato i corrispondenti doveri, che ne sono i fondamenti… Per non parlare delle correlazioni affermate, ma non scientificamente (anzi!), tra i sedicenti cambiamenti del clima atmosferico e più o meno stratosferico. Cambiamenti che si sono peraltro sempre prodotti nella storia e nella preistoria. Come pure le possibilità da parte dell’uomo di poter anche minimamente influenzarli: in modo molto costoso e inutilmente. Alla maniera, come diceva Papa Benedetto XVI, del barone di Munchhausen che pretendeva trascinarsi placidamente dalle sabbie mobili, dov’era caduto, titandosi lui stesso per i… capelli verso la terra ferma: nel frattempo però che affondava implacabilmente!

Mentre questa classe mondiale politicistica, nella sua maggioranza shiacciante e inconsapevole del reale potere politico mondialista, sempre ideologica prima che politica, che si pensi piuttosto all’irreale dibattito sedicente “antifascista”, sull’esito delle elezioni italiane del settembre scorso…
Un ulteriore esempio dell’astrazione masochista, irrealista e massimamente ignorante di quasi tutta la classe politica, per l’avvento al governo della cosiddetta destra italiana, già mondialista (non più cattolicamente universale!) e, di fatto, totalitariamente da molto tempo demo-socio-comunista apertamente parassisataria e rapace. Tanto temuta dall’establishment del mondo intero occidentale… Mentre questa è, ed era, totalmente allineata con la narrazione detta “atlantista” e della Nato (non più solo difebnsiva), anche in Ucraina. In effetti aggressiva fino al terrorismo alla frontiera russa, durante otto anni dal 2014 e fino all’invasione ingiustificata, sebbene molto motivata (mai nemmeno ricordata in Occidente!) da parte della Russia attuale. Con in realtà varie migliaia di vittime innocenti e russofone (!) della regioni del Donbass. In supplemento, con i mezzi economici e inizialmente son solo militari, ben americani in prima linea. Ma nel cuore dell’Europa! Le paure infondate occidentali per il sedicente “fascismo di ritorno”, in un Paese importante fondatore occidentale come l’Italia, si sono manifestati all’opposto, già appena un mese più tardi di questo strano “sorprendente” avvenimento. Timori questi, angosciosi e fantastici (mai veramente sopiti, non a caso) nella maggior parte dell’establishment ufficiale dei Paesi occidentali. Quando, infatti, si rifiutano i valori fondanti, superiori e trascendenti propri della civiltà tradizionale della Cristianità, tutto diventa infondato ed erroneo. Anche la costatazione più semplice e fattuale. Il tutto, al posto di meditare sulla natura riduttiva, soprattutto reattiva ai danni titaneschi del capitalismo detto “infinito” e del suo Stato assoluto e assolutista. Nella concezione stessa e nella diffusione straordinaria di questa ideologia gnostica, tanto ingiusta e pericolosa, assassina nel mondo! Se non più dello stesso nazi-fascismo deista, prodotto dal suo genitore intrinseco: il liberismo, liberale e libertario, nonché ascrivibile tutto all’idealismo di Heghel.

Da dove viene quest’assoluta estraneità della conoscenza e della cultura molto dominante, in corso allegramente e nella totale falsificazione razionale, anche più elementare?
Quello che è scandaloso e origine della maggior parte dei nostri guai politici è l’ignoranza generale della maggioranza del mondo politico anche “professionale”… Prima di tutto, l’attività politica non dovrebbe mai divenire una vera “professione”, sia per inevitabili problemi di libertà personale da parte degli stessi politicanti, che per la caratteristica principale e ontologica del servizio proprio e tipico della nobile politica: la quale non può che essere, transitoria e principalmente frutto esclusivamente della passione e del talento individale, gratuito e specifico. Qui l’ignoranza è presa alla sua radice ora massificata nel profondo della cultura popolare e detta “dal basso”. Quella estranea sempre alla grande e sacra “cosa pubblica”, che ontologicamnte viene prima dell’esistente individuale! Attualmente l’attività politica è diventata troppo spesso, a causa della sua mastodontificazione artificiale dovuta alla concezione assolutista e statalista, mostuosamente totalizzante e dittatoriale-soft dello Stato concepito da Hobbes nel suo Leviatano, l’esito anche di una certa “disoccupazione virtuale”. E personale dei cadidati alle elezioni… Troppo appetitosa questa, socialmente ed economicamente poco implicativa da un punto di vista degli sforzi individuali… Ma, a parte queste due sonsiderazioni socialmente oggi d’attualità, c’è preponderante la concezione stessa della politica che si è così degradata, da una visione originariamente aristocratica, dunque filosofica e moralmente ideale intrinsecamente aderente verso una, come già visto, positivista e purze esclusivamente immanentista. Finalmente abnorme e simmetrica all’irreligiosità gigantesca: con un conseguente livello di fiscalizzazione pure al di sopra del 60%. Dove ne è già la prova dell’incredibile statalismo detto moderno: fino a un grado di tirannia sociale e individuale che appare, anche talmente addolcita, fino a impedirne la credibilità edonista, sebbene sempre più miserabile e stracciona. La questione da porsi, quindi, è la provenienza di tutta questa mistificazione sistematica e ormai dominante. Essa giunge a imporsi grazie all’assuefazione al razionalismo incolto, tanto organizzato ossessivamente, che ha rimpiazzato quasi totalmente la razionalità nel senso comune! Tutte le “belle formule pseudo-filosofiche” illuministe e delle conclusioni “logico-apparenti” degli intellettuali furbi modernisti e moderni, piuttosto che veramente colti e abbeverati alla ricerca della Verità, stagnano nell’orecchio quasi totalmente assordato dall’immanentismo attuale massificato. Ci si chiede anche se un processo contrario di ritorno alla semplice razionalità popolare possa veramente installarsi, molto presto. È questa la ragione per la quale, in fondo, ho deciso di non andare a votare alle ultime elezioni politiche, come esempio testimoniale! Spiegandone in anticipo le motivazioni solite e anti-qualunquistiche in uso. Allo stesso modo con cui esse saranno sempre più indispensabili nell’essere ricordate a tutti, almeno nei prossimi decenni (senza, come sempre, la previsione di interventi soprannaturali e provvidenziali!). Ecco ancor più la ragione di continuare a intensificare le preghiere, allo scopo che il Santo Spirito discenda sul popolo di Dio, che sembra essersi apparentemente in totalità perduto.

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