Non solo per l’Italia, abbiamo appena avuto la massima manifestazione intellettuale, ormai storica, della cultura contemporanea mondialista : il Meeting annuale di Comunione e Liberazione. Che però non ha quasi più nulla a che vedere con quello concepito alle sue origini da don Giussani e dal suo Movimento ecclesiale oggettivamente ora ex-antimodernista! É infatti il modernismo il male del nostro tempo: da più di mezzo secolo in pieno compimento galoppante e internazionale, sia esso civile e statale che religioso e pure cristiano, fino a riguardare tutto il Cattolicesimo!

La celebrazione attuale e suprema dell’ideologia statalista, dello Stato assoluto leviatano e totalitario, é diventata norma annuale del movimento ex-giussaniano che, come antimodernista e anti-statalista, ha raggiunto esattamete il contrario, dalla morte del suo fondatore ora mistificato! L’attualità, lo sviluppo e il successo popolare del mondialismo modernista, scaturiti massivamente da Davos, sono giunti al loro zenit con le clamorose manifestazioni concatenate quest’estate nel Meeting di Rimini. Esse sono in antagonismo con tutte quelle prima della dipartita al Creatore di don Giussani nel 2005; ed erano state conceite all’origine come testimonianze originarie della contradizione culturale cattolica contro la mentalità mondana dell’ideologia gnostica e modernista. La quale stava diventando dominante. Non si erano mai sentiti tanti applausi per i rari rappresentanti governativi. Mai era stato sentito tanto tripudio e idolatria nei confronti di un primo ministro italiano: peraltro non eletto, come il precedente, dal popolo in una competizione elettorale! E designato dall’alto, dalle oligarchie internazionali divenute i veri padroni dell’universo economico e politico del mondo! La cosa era pure già successa, ma mai così spudoratamente: in realtà da vari lustri dopo la morte di Giussani, non si era mai assistito  a una deriva politicistica governatva e pacchianamente sinistrorsa. Ben denunciata dal primo movimento post-giussaniano già dissidente, radicalmente opposto alla nuova linea tendenzialmente protestatizzante e modernista introdotta dal delfino spagnolo, monsignor Carron. Successore anche scelto del molto santo fondatore. Come sempre, sono state non proprio sparute avanguardie, nel qualcaso ben petrine e veramente militanti dello “spirito religioso del più grande educatore del ventesimo secolo al mondo”, a percepire immediatamente le fatali tendenze eretizzanti. Con minime anticipazioni eterodosse rispetto al consueto fervore. Molto probabilmente ben presenti nell’impianto teologico che ancora la critica contemporanea, tutta ancora apologetica (spesso alquanto falsa), non ha saputo ben individuare nelle premesse religiose della CL rigorosissima, per più di mezzo secolo, compreso la fase iniziale… Ma continuamente sottolineata da continue esplosioni di irruente collera da parte di don Giussani stesso. Il quale mal sopportava, ovviamente, manifestazioni  – anche marginali – vagamente  gnosticheggianti proprie di un movimento ecclesiale, massimamente laico e moderno: e poi, in epoca di progressivo e accelerato modernismo. Ancora oggi, anche tra i ranghi dei dirigenti attuali e obbedienti – diciamo così – all’attuale Papa sangallista e immanentista Francesco, si esclude l’esistenza di una capacità ricettiva nel movimento (anche passiva e, fra l’altro, storicamente comprensibilissima) del virus progressivamente modernista. Soprattutto con l’avvento della’attuale Pontefice: molto sud-americano marxisteggiante… Dopo le impensabili e mai ammissibili dimissioni di Papa Benedetto XVI!

Come è avvenuto questo mostruoso capovolgimento? Il rinnegamento, sulla scia del relativismo sessantottino contro il Padre, come paradigma supremo e ateista, sostituito dall’idolo del modernismo dello Stato mai così despota. Ora anche sostenuto dal papalismo immanentista.
Nemmeno il Convegno di Lugano del 2017, sulla spiritualità di Giussani e del suo movimento di CL,  è riuscito a sospettare uno iato tra l’indiscutibile religiosità geniale brianzola, ambrosiana e borromeana del grande fondatore (e di buona parte del suo movimento), peraltro amatissimo come non mai e ammirato personalelmente da almeno tre Papi coevi., e il suo movimento. Iato, tra il suo insegnamento eccelso e vocazionale, rispetto alla fedeltà di tutto i suo movimento vorticoso, tradizionale e modernissimo, oltre che epocale. Le quasi 500 pagine, pubblicate per gli atti del Convegno svizzero in italiano, non ne fanno nemmeno menzione malgrado i due fallimenti storici del movimento in una cinquantina d’anni… Il tutto, mentre che il comunque più grande movimento anti-religioso (con quello di Carlo Borromeo) e dopo mezzo millennio di filosofia antropologica e razionalista acquisita paro paro, non veniva accolto nella teologia cristiana, prima, e cattolica, dopo. Non si è finito, giustamente, di continuare a osannare l’immensa Grazia di aver ricevuto dal Cielo, per più mezzo secolo di geniale spiritualità coltivata e incarnata nella modernità di don Giussani, senza modernismo. In un movimento che, malgrado il suo attuale tradimento dottrinale, non riesce a scrollarsi di dosso la grandezza storica della sua autenticità passata! Al punto da essere paragonato ai grandi momenti che hanno segnato la spiritualità più fondativa della natura religiosa che ha caratterizzato tutto il movimento cattolico, non solo del secolo scorso! Quello dell’equivalenza, nel confronto con la Fraternità di san Pio X, l’altro grandissimo movimento sacerdotale e liturgico della Santa Messa di “sempre” in latino. Confronto che oggi si pone malgrado l’inattualità flagrante di Comunione e Liberazione nella sua deriva di apostasia. I due movimenti, paralleli e perfettamente estranei, sono così entrambi divenuti rapidamente internazionali. L’uno con origine milanese e l’altro francofono, ambedue polarizzati dai loro ideatori sulle simmetriche dimensioni universali del Cristianesimo vivente. Tanto tradizionalisti ed eterni, sono ancora oggi potenzialmente i due poli più fulgidi risultati di un secolo, il ventesimo, drammatico e emblematico di cosa modernità significhi, veramente dal punto di vista religioso! E questo, nel frattempo che il potere satanico modernista sta organizzando, da più di alcuni secoli, lo Stato antagonista all’unica Salvezza divina presente sulla Terra. Tutta la natura della nostra era è caratterizzata dallo scontro tra queste due forze in lotta permanente e gigantesca: soprattutto  grazie a tutti i fuoriusciti da CL “rimasti cani sciolti” molto inconsolabili. La visione globale della nostra drammatica era modernista e atea, o religiosa e petrina, ora ne dipende!

Qual è il modello universale di tale ripugnante visione politicista ed esistenziale? È ora il nuovo modello cinese, sia dittatoriale che economicamente liberista! Dal saccheggio anche dell’Africa fino al sud-americano stupro ideologico e alla falsa lotta realista imperialista con gli USA.
Difficilmente si uscirà presto dalla fase dell’apologetica sulla spiritualità giussaniana, tanto ne è la ricchezza religiosa e veramente moderna. Altrettanto ardua sarà la facilità con cui è possibile descrivere i meandri nuovi e ancora inesplorati, già percorsi dal razionalismo irreligioso rispetto a quelli della sempre razionalità cristiana. In cui, naturalmente, dovrà prevalere tomisticamente la Fede come criterio predominante, anche sulla Ragione! Questa irrazionalità, oggi imperante, affascina le cosiddette popolazioni abbrutite e massificate della nostra epoca. Essa pradossalmente è strutturata sul modello cinese, per quanto lontana ne sembri la cultura e l’intellettività. Il mondo quasi interamente ideologico, fatalmente falso in quanto non veritativo del pensiero detto moderno, rende incantati i cosiddetti incolti e soprattutto corrotti “intellettuali” contemporanei. Convinti modernisti della “religione civile”, abituati a “pensare” secondo il pensiero unico degli stilemi dozzinali. E prefabbricati, dai luoghi comuni più retrivi e sfaticati, ormai generalizzati. Del tipo relativamente razionalista (assolutmente non razionale) e in modo conformista. “Quanto sarebbe geniale avere tutti un ‘green pass’, così rassicurante per ognuno”; “quanto è diventato indispensabile che tutti siano plurivaccinati e sempre più preventivamente, malgrado le cosiddette bufale della rara antiscienza” (che ricorda, invece, la sua contrariamente facile ed econmicamente irrisoria cura, senza infinite inoculazioni sempre pericolosissime); “quanto sarebbe sapiente per le stesse masse popolari che non ci sia più il denaro contante”; quanto sarebbe anche “intelligente che sia abolita la biblica proprietà privata (!), ma tenuta solo quella pubblica come le biciclette e i monopattini elettrici in città pagati solo con l’uso…”; “quanto poi sarebbero anche brillanti le idee per eliminare la delinquenza, prevedendo un registro individuale delle infrazioni civili anche informatizzato perfino sui gusti”…
Ecco alcuni esempi delle diffusissime opinioni più comuni dello Stato onnipotente e totalitario, da adottare presto e che i Cinesi hanno pure già concretizzato in parte, con successo diabolico…!
Così recita inutilmente, anche per la massa variegata dei Cattolici, il “comunismo coatto” ‘dello Stato, unito al “capitalismo infinito” detto americano (descritto genialmente da tutto il Distributismo, già un secolo fa). Così si realizza la cosiddetta soluzione, secondo la statalismo hard et soft, a tutti i “problemi” politici ed esistenziali della nostra contemporaneità, ripetono i fautori del Nuovo Ordine Mondiale… La scemenza cioè applicata alla volontà più irreflessa e lontana, dalla sapienza di tutta la civiltà umana! E così facilmente manipolata sia dall’Occidente (americano e europeo) che dall’Oriente (cinese), paradossalmente di radice analoga e differenziata rispetto alla prima solo quantitativamente. Il tutto con lo strumento “Stato assoluto” obbesiano scaturito dal razionalismo rinascimentale del pensiero sempre solo umano e immanente! La razionalità trascendente del Dio trinitario? Frottola – per esso – “indimostrabile” che, se continuasse ad essere affermata, “va pure severamente punita, per eliminare la ‘balla’ del Peccato originale”. Ecco, dunque, l’idea generalizzata del nostro mondo che sottende oggi alle dinamiche politiche che vanno per la maggiore e che vengono applaudite con tripudio, per l’appunto, nelle grandi manifestazioni. Anche e sopratttto dette cattoliche e reputate colte (al Meeting)! Oggi pure il responsabile della CEI (dei vescovi italiani), monsignor Zuppi parla senza alcun timore, con atteggiamento disteso, dalla stessa tribuna da cui il maggiore delegato del Nuovo Ordine Mondiale oligarchico che detta le sue regole antidemocratiche. E post-umane ai poteri politici nazionali anche repubblicani, entusiasti di proclamarle! Senza percepirne e capirne a fonfo il significato orribile. Perdipiù munito ora pure del “crisma cattolico e pontificale”. L’eresia cioè dell’Anticristo! Con la Cina e gli Stati Uniti (con tutti gli altri Paesi sudditi) che si accingono, con spezzante e impensabile pericolo, a scatenare anche una possibile guerra nucleare autodistruttiva dell’umanità tutta, solo per una semplice predeterminata priorità – apparentemente impossibile! – di puro potere di riduzione malthusiana della metà della popolazione mondiale. Questo è il mondo oggi, qui appena tratteggiato senza Dio trinitario, a cui tutti, compreso non solo oggettivamente ed esplicitamente il Vaticano, ci stanno preparando. Esso è reale e tragicamente già operativo. Senza dimenticare i cattolici obbedienti – si fa par dire – al Papa “umanoide” e cristiano solo marginalmente, che riempie massonicamente gli schermi non a caso complici complici, notte e giorno e tutti i media del nostro mondo. Di “umanissimi” discorsi, con solo princìpi infondati. E pochissimo richiamati a una sorta di “divino” panteismo, che trasforma tutti in criminali “involontari”.

L’idea-matrice è lo Stato assoluto di Hobbes che veleggia da secoli nel’’Occidente, soprattutto europeo (ora dell’Unione Europea, già decaduta), giunto a teorizzare col suo neo-malthusianesimo, che la metà della popolazione mondiale deve sparire assolutamente. Con ogni mezzo…!
La nuova idea totalitaria esistenziale cinese ci è, in tal modo, molto vicina. Attraverso anche quella concreta della guerra ucraina russo-occidentale già attiva col terrorismo americano-Nato-ucraino dal 2014, che aveva già prodotto più di 14.000 morti. Quella terrorista prima dell’inizio dell’attuale vicina guerra dal febbraio scorso, che ne é stata la causa essenziale taciuta. Guerriglia scelta irresponsabilmente dagli USA (tutto ha una causa…!) e non imposta con la forza delle cose, solo statalista, da  una ideologia peraltro altrettanto obsoleta russa, ottocenteca (il marxismo rivoluzionario ben tedesco più omeno moderato), sposata con un’altra già del ‘600, il Leviatano di Hobbes preannuciata dall’Apocalisse. Collettivismo questo, con controllo sistematico sempre più informatizzato. Inutilmente denunciato da un centinaio di anni anche dal Distributismo cattolico di Chesterton, lo scrittore convertito alla Cattolicità, più illustre al mondo, unitamente al suo più fedele amico cristiano, petrino e politico di professione, Belloc; e in compagnia del monaco irlandese McNabb, cattolico da sempre, tutti alquanto inascoltati: in quanto obnubilati completamente da un’edonismo straccione diventato sempre più poveraccio e massificato, anche economicamente… L’Osservatorio Van Thuan di Trieste, in modo eroico, continua a ricordare e a sviluppare i princìpi dell’estrema Dottrina Cattolica e Sociale della Chiesa senza troppo ascolto consapevole e conseguente. Soprattutto per l’insuperata e insuperabile ricerca e sintesi teologica realizzata coi libri del suo presidente, Stefano Fontana… Visto, soprattutto, che le pratiche pacifiste seguite dal clero e dalla grande maggiornaza dei “fedeli” ignari, son quelli eretici, in quanto molto tardivi, del Pontefice alquanto immanente e, certamente, rahnerianamente antropocentrico! Compresa l’idea-radice della denatalizzazione in corso da una cinquantina d’anni, con anticoncezionali e soprattutto aborti per milioni e milioni all’anno (ben condannati dall’Humanae Vitae di Papa san Paolo VI)! Fino a paventare, almeno nelle sue cause, epidemie e guerre, pure nucleari di autodistruzione futura.
È dagli affetti che han lode, o figlio, – versificava il grande Parini del ‘700 – gli scopi umani “, mentre il Cattolicesimo attuale sostiene sempre il capitalismo occidentale illimitato (americano-europeo) e fa accordi con il totalitarismo cinese (con quello russo, invece, sembra solo in concorrenza… diretta!).
I Cattolici, ora in maggioranza, ancora considerati falsamente figli adottivi del forse più grande movimento del novecento ancora religioso, condotto dal futuro santo Giussani, applaudono oggi  spellandosi le mani, obbedientissimi a… Draghi e al Papa politicista e consapevolmente intermittente in santità teologica nel modernismo, anche strutturato per “vincere” – con innumerevoli nomine ecclesiastiche – nel futuro. Sostanzialmente anche solidale di fatto con la Cina che sceglie i vescovi “cattolici cosiddetti patrioti” cinesi piuttosto che eternamente romani, con irrimediabile danno per il Cattolicesimo, non solo orientale! E questo mentre il vecchio vescovo di Hong Kong, Zen, non è stato mai ricevuto dal Papa Francesco e tenuto in piazza San Pietro a Roma (ci era pervenuto dall’estremo Oriente per una legittima e comprensibile udienza!). Mentre tutto il Vaticano stava preparando il rinnovo dell’accordo segreto (!) col governo comunista e “liberale, però solo di Stato economico”. Dominante sul 20% della popolazione mondiale totalitarmente schiavizzata! Allo stesso modo “diplomatico” con cui già Papa san Giovanni XXIII aveva concluso l’accordo infernale e tragico con l’Unione Sovietica del 1962: a Metz – sempre nel silenzio generale assoluto – due mesi prima dell’inizio del Concilio Vaticano II (per mai menzionare il gravissimo problema del comunismo, il più grave al mondo dell’epoca)… Il Creatore ne chiederà senz’altro conto, ai protagonisti di allora e di adesso, e a tutti i complici cosiddetti “fedeli”!

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