È nel Mistero ecclesiale della sua continuità di Tradizione petrina, che è da ricercare il nuovo autentico Movimento cattolico del terzo millennio! Quindi, né nella tipica linea del modernismo bergogliano immanente e sangallista, né in quella opposta del tradizionalismo simmetrico ugualmente anti-evangelico: di fatto negazionista dell’eterna e sempre costruenda teleologia teologica della Chiesa salvatrice. I due movimenti religiosi emersi dal ventesimo secolo, sono stati così la “Fraternità san Pio X” e ”Comunione e Liberazione”. La loro comprensibile polarizzazione (l’uno, lefebvriano, essenzialmente liturgico e sacerdotale; e l’altro, giussaniano, soprattutto laico e in presa col mondo moderno), unici grandiosamente supremi del loro tempo, dovrebbero ricercarsi reciprocamente in modo voluttuoso, per una fusione miracolosa.

La fregola tipicamente modernista, nella ricerca ossessiva del facile cambiamento mondano e mondiale, deve riconoscersi nella dannata eresia antropocentrica. Essa ha sempre cercato di distruggere la cristocentricità dell’Avvenimento più importante della Storia: l’Incarnazione!
Una delle caratteristiche peculiari dell’attuale modernismo religioso è l’ossessione ad accumulare sempre più, in maniera acefala e continua (anche se in modo intensamente intermittente), pratiche e sregolamentazioni della Dottrina dogmatica tradizionale. Con migliaia d’infrazioni gravi e piccole, ingiustificate e ingiustificabili, rispetto alla teologia eterna. E, soprattutto, con la scimmiottatura sistematica dei princìpi buonisti (di fatto massoni), sempre anti-cristocentrici nella loro ambiguità, al punto che si direbbero ogni volta calcolati. In realtà si tratta dell’imperativo categorico in atto dell’eresia sangallista di Karl Rahner, l’éterodosso gesuita tedesco, capofila prolifico del modernismo coronato dall’ultimo Concilio Vaticano II, nel cercar di liquidare anche l’éterna Chiesa cattolica. Allo scopo di costruire la cosiddetta “Nuova Chiesa”, immanentista e protestantizzante, sempre più mondana e aderente agl’idoli di fatto ateisti. Quelli del mondo diabolico contemporaneo! Perché “fregola ossessiva”? Non nella forma, anzi! Quella è magnificamente mistificata e manipolata: occorre infatti mellifluamente, con parole e atti, addolcire l’éresia. “Sensatamente” e con molta sentimentalità anti-evangelica “umanisteggiante”. Il Principio fondamentale del Cristianesimo è così  vanificato “accuratamente”. Esso consiste invece nell’Avvento dello Spirito di Contraddizione contro il Mondo, piuttosto propagandato notte e giorno, da sempre, dall’opera di Satana. La regalità suprema di Cristo Re dell’Universo è così costantemente schiacciata dall’esercizio discretissimo, ma costante e implacabile, del potere puro gnostico, oggi anche peronista, che non deve giustificarsi di nulla. In ultima analisi, è questione della pratica “invisibile e indolore” strategica dell’Anticristo, ricordata da più di un secolo da Soloviev e preannunciata già dall’Apocalisse!

La Provvidenza è però già intervenuta nel suo eterno Piano salvifico: per generare i due essenziali movimenti ecclesiali, storicamente tra loro estranei e apparentemente lontani: in grado dar vita alle due dimensioni della Verità primordiale della religiosità propria dell’Incarnazione…
L’imperscrutabilità dei Piani del Dio trinitario sono naturalmente spessissimo anche impercettibili agli uomini – se non proprio indefinitivamente –: quasi sempre distratti dalle loro passioni indaffarate e abbagliati nel suo apparente fulgore… Il supremo aquinate san Tommaso aveva ben risolto, all’occorrenza, l’apparente contraddizione che neanche sant’Agostino era riuscito a dirimere. Si trattava del sembrabile antagonismo, dovuto all’accordato e amorevolmente diritto divino, tra l’inviolabile Libertà dell’uomo (ben dissimile da ogni animale) e l’Onniscienza di Dio che Tutto conosce in anticipo. Se Dio sa già tutto prima, come può essere Libero l’uomo? Ecco il dilemma che aveva ingarbugliato anche un grandissimo della Patristica come Agostino! Ebbene, il sommo Tommaso, professore massimo venerato anche a Parigi come primo teologo-filosofo della storia più che medievale, aveva identificato, molto indagando nella sua Summa, due ambiti in cui l’onnipotenza del Signore poteva estrinsecarsi. L’uno, proprio e supremo nel suo primato, molto generale sui grandi e strategici avvenimenti storici e metafisici, ben al di fuori, generalmente, della percettibilità (immediata) degli uomini; e quelli invece direttamente legati al loro intangibile e specifico “libero arbitrio”: dell’umanità di buona o cattiva volontà. Per cui le due Libertà sarebbero state, e sono, per sempre così compartimentate e agibili in assoluta indipendenza! È in questa doppia dimensione che può essere interpretata l’avvenuta lontananza, disinformata, diversa e per molti versi oscura separazione estranea tra i due movimenti essenziali e massimi della seconda metà  drammatica del ventesimo secolo cattolico. Il movimento sacerdotale e liturgico, denominato Fraternità Papa san Pio X, centrato sulla Santa ed Eterna Messa in latino rivendicata da monsignor Marcel Lefebvre, e quello molto laico e altrettanto antimodernista, chiamato Comunione e Liberazione, di don Luigi Giussani: altrettanto a dimensione ed estensione planetaria. Essi hanno potuto coabitare nel tempo e nello spazio già per più di una cinquantina anni, senza alcuna évidente conoscenza reciproca. La cosa ha dell’incredibile se non si conoscessero le due storie, disegualmente martoriate nella stessa Chiesa cattolica divenuta, nel frattempo, completamente modernista!

Di fronte alla generale doppia falsificazione, anche cattolica, nella Gnosi moderna, i due movimenti antimodernisti si dovrebbero ora coniugare, dopo essersi liberati dalle scorie (forse  inevitabili) del loro tempo diabolico: nel mome della comune Idea sorgiva della Sola e Autentica Autorità!
Una volta che il Papa fedifrago dimissionario Benedetto XVI, peraltro grande successore dell’ammirato malatissimo fino a diventare afono, Papa san Giovanni Paolo II, abbia ben reintegrato provvidenzialmente nella Comunione della Chiesa cattolica la scomunicata Fraternità Pio X; e dopo l’indebita obbedienza di continuità al Papa attuale “piosamente” eretico, anche se classicamente discontinuo per opportunismo indifferenziale apparentemente anti-teologico, da parte di Comunione e Liberazione, il problema per i due movimenti massimi del ventesimo secolo si pone ora in modo totalmente nuovo per entrambi. Innanzitutto per CL in quanto, in  assoluto, ufficialmente obbediente all’attuale Papa, a causa della nota rozza tendenza pontificale immanente e protestanteggiante alla sud-americana. Pure peronisteggiante “innovatrice” di retroguardia e conforme rispetto alla vera modernità! La posizione del movimento giussaniano è in effetti assolutamente appiattita al volere neo-“teologico” dei nuovi  “tutori” ecclesiastici nominati e incaricati, con artigli poterini ma non autorevoli, dal Papa stesso per far reintegrare totalmente il Movimento nell’obbedienza coatta della “Nuova  Chiesa” eterodossa. Soprattutto con falsissime direttive “dottrinali” finalizzate all’affermazione del potere modernista papalino: celebrato e filosofeggiante da molti “teologi”. “Carisma” perlopiù incompreso, sostanzialmente indifferente, alla reale religiosità ormai lontana nella cosiddetta struttura della Chiesa cattolica reattiva all’eterodossia detta moderna (ben modernista) e dilagante. Del resto, mai veramente capìta alla sua radice dalla curia romana borghesemente e razionalisticamente, a l’eccezione dell’affetto anche intellettivo di san Giovanni Paolo II, di Papa Ratzinger e di sempre più  prelati ancora oggi sparsi, oltre che di preti, consacrati(e) numerosi e benedetti fedeli. E soprattutto, perfino da movimenti anche superficialmente fallimentari sempre meno pseudo-pontificali tradizionali ed ex-completamente falliti nella loro piatta arroganza, già negli anni ’70-’80 del secolo scorso (come l’Azione cattolica, la Fuci e similaria)…!
Ma pure la Fraternità Pio X si deve rendere conto, nella sua generalità non solo popolare, che lo scopo dell’Incarnazione con Gesù è quello anche di creare la Comunità petrina della Salvezza eterna nella continuità umana degli uomini del mondo intero (la cui Salvezza comincia qui su Terra universalmente). La prima missione essenziale di monsignor Lefebvre, ben supremamente necessaria, è stata quella di aver salvato il cuore del Cristianesimo Eucaristico concentrato nella Santa Messa tridentina e nella sua divina e indispensabile sacerdotalità liturgica. Ora, la Fraternità deve guardare al genio associativo religioso, alla innovativa e aggiornata  regalità di Cristo nella continuità comunitaria e testimoniale nella Cristianità culturale di tradizione ambrosiana e borromea di Giussani. Religiosissima e tradizionale, anche e soprattutto nella matrice contemporanea della sua Comunità cristiana! Dopo naturalmente, che questo movimento si sia salvato dall’errore storico di essere fatto abbindolare nel modernismo non solo liturgico, ma anche culturale e associativo testimoniale che gli era proprio! Caratteristica questa carente, molto comprensibilmente carente, nella storica comunità lefebvriana…   

Appaiono così oziosi, inutili e, soprattutto, impertinenti i dibattiti cattolici per la prossimissima campagna elettorale: è evidente che nessun Cristiano petrino avrà di che votare: si è lontanissimi dalla minima ragione del poter scegliere razionalmente un partito: tutti più o meno gnostici!
Ora la domanda centrale dell’umano è: “Come vivere la modernità senza il modernismo, sia civile che religioso, e sotto quale Autorità di riferimento?”. Tutti i politici cosiddetti che blaterano alla televisione notte e giorno dovrebbero porsi questa complessa domanda al posto di chiacchierare all’infinito per – invece – tenere il cruciale “banco”. E per meglio manipolare l’opinionismo già spiccato e agevolato dalla Chiesa cattolica stessa, con la sua adesione al “liberalismo infinito”, sempre totalitario e detto americano dalla spergiura e incredula Cristianità “continentale” ben condannato dal Distributismo. Quello ignorato più che negato e pateticamente dedacadente, in special modo, dall’Unione Europea. Non esiste oggi ancora nessun partito in grado di porsi simile domanda! Perché andare dunque a votare per il solo proprio dovere classico e scaduto di rendersi alle urne per tenere fede alla grande razionalità cattolica? Tanto più che oramai il mostruoso potere del Reset mondialista, considerando sia la destra che la sinistra gnostiche conformi ai suoi orribili e raccapriccianti piani, permettono il dissenso alla sua linea assassina col solo “non voto”! E questo pure per i partiti in formazione e appena formati della cosiddetta “Alternativa anti Sistema”, sempre privi di riferimento autorevole di Aurotità! Compreso il “Popolo della Famiglia”, aderente da anni opportunisticamente e tragicamente al partito molto gnostico europeo del PPE… Il problema è che soprattutto i restanti e residui cattolici attuali, che dovrebbero essere il “sale della terra” (ora divenuto scipito e terrificante col modernismo mondano e dispotico di Davos) sono ancora testardamente incapaci di porsi questa domanda cruciale, nella sua deviata consistenza. La quale ne contiene però due. È per un Cristiano petrino sempre la seconda domanda quella più importante: quale Autorità seguire? Alla stregua del riconoscimento di quella del reale Creatore! E questo per vivere la contemporaneità senza la regressione straziante, criminale e crudele dei neo-malthusiani, verso la loro disgraziata metà della popolazione mondiale da… eliminare: occorre cioè sapere a Chi si deve la propria religiosa e ontologica obbedienza! Non certo all’attuale Papa diabolicamente modernista, sangallista e rimasto peccaminosamente e implicitamente anche nella sinistrosa “teologia della liberazione”, ora quasi solo sud–americana e condannata da almeno i due ultimi Papi! Senza, ovviamente, il dominio dell’odio generalizzato della nostra sbandata e molto  lobotomizzata epoca, a causa del totalitarismo oligarchico politicista. Come rendere possibile, in realtà, anche la residua popolazione cattolica e petrina con un Papa manifestamente eretico e un clero quasi completamente eterodosso e pure credulone, oltre che ignorantello e generalmente più che tronfietto? Ben più che ingenuo e piuttosto sempliciotto, non in grado di far lievitare il “pane del mondo”? La vera ragione è che il processo di perversione incredulo delle popolazioni è talmente avanzato nell’edonismo internazionale straccione e reso pure poveraccio economicamente, anche senza alcuna generale speranza, che i Cattolici papalini non fanno che peggiorare le cose. Diluendo la colossale crisi culturale con le false speranzucole molto predicate, in ultima analisi, solo umaniste o quasi: da vero insegnamento massonico di sempre, spesso senza neanche saperlo! Ora anche ben annidato e dominante anche nella Chiesa cattolica. Preghiamo.       

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