Oggi sono tutti gnostici? Quasi tutti! Da cosa si capisce che si è di fatto antropocentrici e sostanzialmente increduli ateizzanti nel Dio Trinitario cattolico? I comunisti, per evidenziare (invano!) il loro comunismo, spiegavano cosa fosse il suo surrogato: la socialdemocrazia! I socialisti erano i loro eretici come ancor più i modernisti lo sono del Cattolicesimo cristocentrico. Per essere veramente “romani”, bisogna porsi come richiedenti liberi e spontanei della Verità del Dogma: nella Tradizione e solo nell’Autorità, ma entrambi petrine! Senza così l’ombra nichilista della vanagloria, sempre eterodossa e dannata…

La prova che si è eretici consiste nel dichiararsi ora papalini di un Papa alquanto eterodosso, come “fedele” al Concilio Vaticano II, modernista e sangallista nella sua perdizione storica immanentista!
L’avvento di Papa Francesco conclude un processo ecclesiale iniziato appena dopo il Medio evo, come  ricerca filosofica dell’immanentismo anticristiano, anche cattolico e molto ateista, pure integrato nel Cattolicesimo. Il quale si era appena concluso con l’esplicitazione eretica di “discontinuità” del Concilio Vaticano II, soprattutto col Pontificato modernista sangallista e poi totalmente bergogliano. A “coronamento” dell’eterodossia teologica del gesuita tedesco Karl Rahner che, dopo essere stato celebrato (anche personalmente da san Papa Paolo VI),  durante detto Concilio, da una Chiesa cattolica in deriva da almeno cinque secoli, decise di non più dire la Santa Messa: nemmeno quella “vernacolare riformata inutilmente ad hoc” in modo modernista! Il tutto per convivere “tranquillamente”, more uxorio e ufficialmente con la sua… amante. La maggior parte del clero conciliare, da parte sua, aveva appena rifiutato quasi in blocco – dietro il cardinal Suenens –, assieme alla maggioranza schiacciante del popolo del Dio cattolico, l’enciclica storica e provvidenziale Humanae vitae del 1968. Che lo stesso Pontefice Montini (in via di motivata e improvvisa santificazione) aveva consapevolmente promulgato! Nel frattempo, l’assise mondiale del Cattolicesimo aveva cambiato radicalmente il suo linguaggio evangelico “sì, sì, no, no”, rendendolo globalmente ambiguo. E aprendo così totalmente il “vaso di Pandora”, già stappato e socchiuso da secoli… Il compimento di tale processo perverso e peccaminoso lo si ebbe, per l’appunto, con le irrituali e sempre inammissibili dimissioni (o quasi, ancor peggio!) di Papa Bendetto XVI. Che pure aveva anche iniziato un processo di santificazione, almeno personale, rompendo il suo sodalizio con l’eretico prolifico Rahner, già alla fine degli anni’60 (in quanto pregresso “esperto conciliare”)… Anche la confessione spontanea del fallimento del comunismo mondiale, realizzata nel 1989 e 1991 a Mosca e a Berlino, aveva quasi  sepolto nel dimenticatoio l’ignobile accordo di Metz con l’Unione sovietica, due mesi prima dell’apertura di detto ultmo Concilio:  implicante di non fare alcun riferimento (!) al comunismo (il più grave problema ecclesiale del tempo!) durante lo svolgimento dello stesso Vaticano II. E questo, malgrado numerosi atti in controtendenza modernista, realizzati dai Pontificati postconciliari: dello stesso san Paolo VI e di san Giovanni Paolo II. Il quale era anche profeta ecclesiastico contro il comunismo preannunciato pure da rarissimi altri come don Giussani. E, infine dal grande reintegratore nella comunione al Cattolicesimo, dopo la scomunica storica della Fraternità san Pio X! Anche nel disastro modernista che andava completandosi implacabilmente nel mondo e nella Chiesa cattolica!

All’origine, da dove viene l’obbedienza religiosa? Dal riconoscimento profondo della propria appratenenza al Padre Creatore, quindi al Dogma proclamato da tutta la Dottrina cattolica!
Il processo storico di “protestantizzazione” e di secolarizzazione del Cattolicesimo, soprattutto con il seguito dell’ultimo Concilio, divampò contemporaneamente allo stesso processo laicizzante (e laicista), delle società a partire dagli anni ’50, verso il nuovo millennio. Il concetto dello Stato assoluto e Leviatano di Hobbes giunse così al suo apice in Occidente e nel mondo.  Molto probabilmente sarebbe accaduto ugualmente, nonostante gli errori modernisti del Concilio e della deriva complessiva del clero post Pio XII: l’ultimo Pontefice totalmente petrino e indenne da possibili accuse di modernismo… Si ricordino i suoi due Dogmi, sul comunismo (1949) e dell’Assunzione (1950)!
Così, in reazione al movimento generale del modernismo (anche entusiasta!) ovviamente eretico, sia civile che religioso, si è affermato un reattivo movimento petrino altrettanto mondiale di cui i due modelli polarizzati (anche a loro insaputa!) hanno dilagato internazionalmente. Quello fondamentalmente  sacerdotale e liturgico, denominato di san Pio X (lefebvriano); e quello laico essenzialmente comunitario chiamato Comunione e Liberazione (giussaniano). In cosa è consistito questo doppio movimento storico, l’uno di origine francofona e l’altro milanese e ambrosiana? Il punto centrale che li accomunava potenzialmente era il loro riferimento alla Tradizione, alla sua fedeltà e riscoperta alla luce dell’autentica modernità eterna. Mai si son visti due movimenti tanto naturalmente obbedienti (forse i soli francescani originali) senza quasi mai dirlo e predisporlo esplicitamente: è nei contenuti e nella sua intrinseca consequenzialità religiosa che l’obbedienza è sempre contenuta. Cioè nella sua Verità. In altri termini si diventa così obbedienti, non per dovere passivo, ma per adesione attiva all’indispensabilità della propria definizione della Vita, a cui inevitabilmente e semplicemente si appartiene. Questa è la religiosità, alla sua radice naturale. I due movimenti sono diventati così obbedienti per “ontologia”, naturalmente, per pura conseguenza alla loro ragione generativa. È dalla sua indiscutibile e oggettiva costatazione che, evidentemente, si è di fronte all’obbedienza. Naturalmente e nel contempo, l’altra condizione sorgiva dell’obbedienza è quella della legittimità dell’autorevolezza dell’Autorità a cui l’obbedienza è dovuta: quella del “Non possumus” ripetuta quotidianamente da ogni pontificale rispetto alla Tradizione! È la stessa religiosità nella sua sostanza, che implica la concezione di fondo dell’obbedienza, che fa tutt’uno con l’appartenenza naturale e necessariamente trascendente e divina. Qualsiasi uomo, nella sua umanità, non dovrebbe non riconoscere questa realtà primigenia della sua esistenza. Ecco dunque il significato vero della parola Dogma, di cui si son perse tutte le tracce: la cultura cosiddetta moderna, in realtà razionalista e modernista, non ne capisce più il minimo significato!

Lo spettacolo già rivisto in politica delle alleanze che si escludono senza senso: essa non dispone al suo interno dei principi che dovrebbero sorreggerla e giustificarla, nemmeno nella semplice logica!
È l’ideologia a imperare oggi, anzi son le false ideologie gnostiche, tutte apparentemente diverse e opposte, ma in realtà sostanzialmente omogenee nella falsificazione fattuale della Verità eterna, sempre uguale a sé stessa. E che la natura umana immutabile, necessitata nella certezza semplice della sua basilare realtà, sia per la destra che la sinistra, richiama costantemente. Senza che queste contengano però i criteri dirimenti con cui giudicare la realtà: per esempio, in politica il critero fondante è la morale… Questi principi appartengono ad un’altra dimensione, fondamentalmente esterna e suprema, altrimenti destinata a produrre il politicismo sempre  ignobile. Che il popolo, oscuramente, ha tendenza a rifiutare e che è costantemente messo in crisi per difetto di partecipazione, anche intellettiva. Da cui l’infinita e differenziatissima diversificazione dei partiti politici corrispondenti, sempre molto poco rappresentativi, ormai abbandonati all’arbitrio di ogni mente pensante, inevitabimente applicata alla cosa pubblica. Anche l’Osservatorio Van Thuân di Trieste, interrogato da molti, non risponde ora veramente in maniera comprensibilmente netta. Pure il suo direttore Stefano Fontana, per timore o per pudore, evita di “porsi” completamente con i suoi criteri e princìpi sebbene di riferimento ben noti, i soli totalmente validi. Forse teme soprattutto rappresarglie del Potere centrale della Chiesa, purtroppo eretica e militante guerrafondaia al suo interno: con blitz come l’attuale appena perpetrato dall’attuale Papa ai danni ora dell’Opus Dei, nel silenzio assoluto anche di tutti i Cattolici laici! Di fronte ad un potere centrale assoluto “ecclesiale”, che tale non è più, in quanto attualmente ideologico di sinistra e corrispondente ai principi neo-malthusiani del Reset! Esso è governato ogni giorno dall’arroganza anche dell’attuale Unione Europea, con in testa il solito doppio imperialismo catastrofista sino-americano di Biden o simmetrico di Putin-Kirill.
È di oggi l’annuncio della squallida ennesima nomina di un vescovo (della città  siciliana di Noto) iper-modernista forse anche senza saperlo, alla testa di un nuovo “Dicastero teologico” della sua Nuova Chiesa (?!): al suono di chitarre con plebaglia giovanile, massificata e stancantante in modo stravaccato (detto moderno), con ritonelli sedicenti ”popolari”, inneggianti tutti alla “Fiducia all’uomo”:  come nei principi più diffusi del mondialismo massone del Nuovo Ordine Mondiale!

Correre appresso al mondo? Niente di più contrario alla civiltà e Dottrrina cristiana, invece fondate esattamente sul contrario: l’affermazione della Regalità di Cristo Re dell’Universo!
L’attuale Chiesa eretica non fa praticamente altro! Ecco quindi, questo nuovo Dicastero con la nuova “pastoralizia ecclesiale” del Cattolicesimo modernista che, in modo apparentemente più raffinato, sta impostando già il falso tema della “trasmissibilità del carisma giussaniano” al posto di riprendere la religiosità originaria del Movimento di CL.  Che aveva affascinato, convertito e mobilitato fino a livello internazionale! È chiaro che la fusione avveniristica tra la Fraternità lefebvriana san Pio X e la Comunione e Liberazione giussaniana potrà essere pensabile solo dopo aver depapalinizzato accuratamente il secondo movimento ristrappandolo dalle grinfie di questo Ponficato veramente deviato e maledetto! Con una concezione del potere assoluto e illegittimo ecclesiale, relativista e antropocentrico, sullo stesso criterio dei partiti politicisti: praticamente tutti! Per esempio il Partito Democratico rigettato da Calenda (con tutta la sua sinistra estrema e parzialmente corteggiato dal Movimento 5 Stelle…). Oppure Italexit con Ancora Italia (in rapporto ai comunisti di Rizzo o ai cosiddetti fantomatici e molto ridicoli fascisti di Casa Pound…). Gesù aveva ricordato molte volte che il mondo non lo si conquista correndogli appresso nella sua intrinseca parzialità: come ormai pensa larga parte del cattolicume attuale anche e soprattutto al vertice (bisogna invece “portare la spada”…). Il Cristo è morto sulla Croce dopo aver invocato che fosse fatta la “Volontà del Padre Mio”!
Per realizzare un partito veramente d’ispirazione cattolica (o per Cattolici che dir si voglia), nell’almeno testimonianza permanente nel mezzo di cotanto gnosticismo totalitario, non si può prescindere dall’aver prima individuato e riconosciuto spontaneamente una Autorità autorevole (in una Chiesa cattolica eretica pure intermittente), cui tutti devono far riferimento! A mio modestissimo parere, oggi e da molto tempo indiscutibilmente, l’Autorità autorevole e teologicamente perfetta anche dal punto di vista della Dottrina pubblica (oltre che privata!) è l’Osservatorio Van Thuân di Trieste: incaricato della Dottrina Sociale della Chiesa! Ne siamo, oggi, ancora molto lontani concretamente.
L’era dell’Anticristo sembra così già installata nella nostra epoca. Ed è tempo – ormai già da parecchi anni – che la Chiesa eucaristica si renda conto che lo gnosticismo si è strutturato nei fondamentali della  nostra epoca. E che le soluzioni  di supposto  comodo ed efficace, non solo non siano a misura della drammaticità posta dalla storia, ma che siano diventate “farina di Satana”. Nel quotidiano delle nostre anche squallide esistenze desolate. Preghiamo.

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