Papa Paolo VI aveva impopolarmente ragione. La pillola è anche lo strumento della denatalità, prima causa della crisi economica.

Il cristianesimo, per la «ragione» laica e le altre religioni, è – e sarà – sempre una follia incomprensibile: Dio che si fa crocifiggere per amore. L’assurdo, il nonsenso!
Levandosi inopinatamente sulle due zampe, l’uomo è diventato sé stesso : basta – pensò – continuare a contemplare il lato B dei congeneri. Aveva da contemplare ben altro: il Cielo nella sua trascendenza da cui doveva ricevere l’inimmaginabile: la legge dell’amore, incommensurabile in rapporto alla piccolezza sempre costernante delle sue ragioni umanoidi. L’uomo era stato fatto ad un’altra immagine. Quella di un Dio-scandalo, la cui logica trinitaria sarebbe pure stata definita con la celebre frase: «ci sono ragioni, quelle del cuore, che la ragione non conosce». Così la pazzia e l’apparente incongruenza della Croce con la Resurrezione hanno potuto salvare il mondo nella sua totale doppia libertà. Facendogli, naturalmente, realizzare il non concepibile piede sulla luna e l’Internet con un clic sul portabile.
Ma questo infimo essere dal grande futuro, con ben altra vocazione, è potuto rimanere altrettanto libero – just’appunto – di anche misconoscere, nella cosiddetta costituzione europea, l’origine evidentemente cristiana della civiltà umana. L’inaudito proprio alla libertà, anche rispetto al dannato.

Oggi, peraltro, si è provvisoriamente chiuso a Roma il Sinodo di cui tutto il mondo e quasi tutti i paesi hanno parlato e sparlato, come davanti al Risorto. La volontà di ridurre la carezza del Nazzareno alla semplice sensualità (anche sessuale), e il tentativo di assimilare la realtà, il pensiero e l’azione di Dio, a quella piccina degli uomini, ancora una volta si sono dispiegati sul grande schermo della vita e del destino. Ma, concatenata al primo tempo di questo Sinodo romano, non a caso e divinamente, si è aperta la beatificazione di Paolo VI, il papa futuro santo più insultato e respinto dell’epoca modernista. La sua ultima enciclica (nel 1968), l’Humanae vitae, sfidando ogni popolarità, ha fatalmente diviso radicalmente il mondo e la Chiesa stessa in due partiti apparentemente inconciliabili e quasi indialogabili. Almeno quanto l’abituale orizzontalità e la verticalità. Contro tutta la logica umana dell’autosufficienza autonoma e conseguentemente ateista, papa Montini emanò la più avversa delle verità ontologiche contro la contraccezione artificiale. Malgrado le innumerevoli critiche, i contenuti dell’Humanae vitae hanno resistito per già quasi mezzo secolo a tutte, proprio tutte, le detrazioni religiose e pseudo-teologiche. Litigai insensatamente nell’estate ’68, per questa disputa, con il mio amico e coetaneo con cui lavoravo e frequentavo la scuola serale a Milano: lui difendendo intelligentemente l’enciclica, ed io attaccandola, dissennatamente, secondo il conformismo più dilagante dell’epoca.

Il già Santo Padre aveva ragione irriducibilmente contro ogni ragione razionalistica e vanagloriosa dell’uomo, diventato nichilista. Il senso religioso del papa incontaminato lo condusse ad annunciare urbi et orbi, anche nella consapevolezza dell’insuccesso, il cosiddetto inaudito persino all’interno della stessa Chiesa: l’eternamente folle e inconcepibile concetto divino della vita naturale e provvidenziale per la salvezza umana. A quasi cinquant’anni di distanza, ciò che massificatamente mi appariva una pazzia, la stessa che ora riconosco immensamente benefica, appare degna di santità riconosciuta dalla grande Tradizione ecclesiale. Ma non solo. Oggi tutti sono costretti a constatare la devastazione, anche ovviamente economica, della disobbedienza all’enciclica e alla legge divina. Infatti la mostruosa crisi depressiva economica dell’Occidente altro non è che il risultato della denatalità conseguente all’utilizzo massificato e scervellato della pillola. Paolo VI aveva scagliato l’ancòra oggi impopolare anatema contro la sua artificialità: contro la chiusura alla vita!. Le centinaia di milioni di culle vuote degli ultimi 50 anni che devono quasi tutto alla facilità della pillola (si parla di un miliardo di non nati compresi gli aborti!), hanno fatto crollare la domanda interna di tutti i paesi occidentali. Da cui la conseguente e ovvia crisi economica. Non ci si ribella a Dio senza il naturale ed evidente strascico di devastazione.
Anche economica.

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