Una maggioranza di abbrutiti americani, i “dem”, ha vinto le elezioni! Anche con frodi elettorali di cui le contestazioni non sono state riconosciute. È però molto certo, anche con una continua propaganda falsificata e faziosa sostenuta dai grandi media e poteri forti del modernismo mondialista e antisovranista: vale a dire da parte della sinistra più gnostica e più funesta della destra. Ma vediamo cosa è successo e cosa ora potrà verosimilmente accadere. A meno che…

Perché più gnostica della destra mondiale? E soprattutto perché funesta? In realtà, ciò che è in gioco è l’avvento dell’orribile NOM (Nuovo Ordine Mondiale) di cui la sinistra non parla mai, anche in quanto non ne sa praticamente quasi nulla e ne è sostanzialmente eterodiretta, per ignoranza.
Sono almeno tre decenni che si ripete la tesi che il mondo vive sotto una nuova definizione di ciò che da secoli veniva chiamata l’alternativa politica tra destra e sinistra. I loro principi e i valori rispettivi si sono pure invertiti e confusi, anche se la loro opposizione si è fatta sempre più feroce. In realtà, il conflitto irriducibile è sempre più chiaramente attribuibile alla religiosità e alla gnosi neo-pagana.
Tutta la civiltà occidentale è così stata culturalmente quasi azzerata nei suoi fondamenti al punto che il Cristianesimo, che ne è la componente principale, è stato laicisticamente e statalisticamente estromesso dal gioco pubblico detto democratico. Si è così tornati ad una nuova e più radicale barbarie. Un solo esempio storico per descriverlo: nella Genesi biblica, la Torre di Babele è descritta come la falsa unità razionalistica (non razionale!) a cui gli uomini diventati molto pigri erano giunti con una sola lingua e una sola identità culturale: l’orrore! Così Dio giunse a  distruggere l’edificio-torre la cui altezza ambiva almeno a toglierGli l’esclusività onnipotente: negare follemente Dio per poi fingere di non esserGli da meno o di sostituirlo! Di conseguenza gli stessi uomini furono costretti a disperdersi, conquistare con il logos tutto il cosmo, differenziandosi culturalmente fino a parlare lingue ben diverse. Il Nuovo Ordine Mondiale non è quindi il più antico e il più peccaminoso, il più funesto, in quanto riduttivo ad un pensiero inevitabilmente… unico. E liquido. Nulla è così più detestabile, in ogni campo. Ignoranti del loro passato, dunque in sovrappiù volontariamente e perdutamente irreligiosi, i neo-gnostici, almeno per una gran parte degli uomini, persegue ora il processo reazionario iniziale che chiamano dissennatamente anti-sovranista e pacificatore.
Il progetto, già ai nostri tempi  molto avanzato, non fa altro così che ripetere (come in una gigantesca farsa) quanto già tragicamente avvenuto.

Anche la disastrosa pandemia “cinese” non riuscirà ad annullare la prosperosa economia culturale del tenore di vita del mondo nichilista che, ideologicamente, ha scelto l’edonismo, detto ormai straccione, nel mostruoso e provocato degrado dei lavoratori manuali e delle classi medie.
L’allontanamento da Dio e la negazione della religiosità originaria ed eterna degli uomini era già cominciata con l’entrata nel cosiddetto Rinascimento. Il quale, avendo coltivato l’illusione di eliminare Dio non solo dall’orizzonte vitale, pensava di realizzare una civiltà totalmente e solamente antropocentrica. La cosa è stata possibile in alcuni secoli che stanno compiendosi nelle ultimissime sue fasi. Ma ad un prezzo mostruoso. Spezzando il filo – come diceva metaforicamente Chesterton – che il ragno aveva fissato in alto al soffitto per costruire la sua tela, tutta la sua geniale ragnatela gli si era raggomitolata intorno fino a soffocarlo! È questa la metafora più attinente al destino dell’uomo fatalmente diventato folle nell’eliminare le sue stesse origini necessariamente filiali. Avendo reciso il filo che lo legava alla sua origine e al suo destino, inevitabilmente tutta la sua felice razionalità ontologica gli era venuta meno e rivoltata contro la sua stessa persona. Portandolo anche nelle tenebre della follia puramente fattuale! Tutto questo è stato possibile avendo anche scambiato il benessere materiale disponibile, grazie alla Grazia divina di aver scoperto e costruito il razionale, con il piccolo suo razionalismo comunque scaturito dalla radice vitale e religiosa. Ma la nuova visione del mondo mondano non ha del tutto e completamente perduto: a volte, sempre più raramente, l’afflato religioso predomina e – come nel caso americano – rinsavisce e ritrova il senno perso dopo gli otto  anni scervellati di Obama presidente. Almeno fino a evidenziarne tutta la sempre drammatica realtà.
Ora alla base dell’abbaglio di questa disgraziata scelta volontaria, descrivo gli elementi essenziali nei  prossimi capitoletti. Fondamentalmente essa principia su un’anticipazione diabolica (mai dimenticarsi di Satana, l’antagonista di Dio nelle sue tentazioni) dell’edonismo diventato progressivamente e molto rapidamente infernale, quindi tragicamente anche risibile. E pure economicamente straccione: la crisi economica del 2007 spiegata con i suoi cosiddetti “subprime“.
Il disegno divino della prosperità può solo tramutarsi nel suo opposto, nella miseria almeno spirituale del pervertimento “ragnesco” chestertoniano. Il quale spezza il suo legame trascendente col Dio Creatore e Padre nella continuità della vita. Non è un caso che questa mirabile metafora sia stata “vista” dal geniale cattolico Chesterton che, un secolo fa, seguendo l’intuizione argomentata del suo amico sempre cattolico e politico, Belloc, e sotto la direzione spirituale del monaco irlandese Mc Nabb, arrivò a sviluppare (con il lavoro nel trio) il “Distributismo”. La dottrina applicata al campo sociale e politico così chiamata sulla base dello sviluppo del “Solidarismo”, cioè di tutta l’esperienza bimillenaria della Carità cattolica, aggiornata particolarmente sulla base della dottrina sociale di Papa Leone XIII. Questa, a sua volta, parte dal primo suo principio che può basarsi solo sul concetto di massima distribuzione della non meno “proprietà dei mezzi di produzione”. Cioè della proprietà dell’impresa stessa, grande o piccola che sia! Non distribuzione di altro, alla maniera della distribuzione del solo lavoro (fatalmente schiavizzato e alienato come anche e particolarmente nel socialismo) né della distribuzione del profitto (fatalmente illimitato e parassita come nel liberalismo). Ne ho già parlato e, naturalmente, ne riparlerò prossimamente anche in questo blog. Va da sé che questa visione aggiornata della distribuzione nel “Distributismo”, non possa essere gratuita, né statalista, cioè espropriata (in senso inverso) dalla collettività verso il privato! Ma solamente fondata sul “principio stesso proprietario” che coincide con il concetto di responsabilità totale umana all’interno della medesima e sempre invece negletta Libertà, primo valore umano e ontologico…
Ne riparlerò e, soprattutto, il mio augurio è che se ne riparlerà sempre più nel mondo.

Cosa è avvenuto? Anche l’Unione europea si è imbevuta di NOM mondialista e modernista, in opposizione al naturale identitarismo culturale di ogni Paese: vera ricchezza del mondo!
Il cosiddetto segreto della felicità consiste – si sa! – nella fusione, si potrebbe dire coniugale e familiare, veramente della Libertà con la Giustizia. La cosa non è mai stata possibile con le due ideologie correnti attualmente più diffuse. Esse non possono permetterlo in quanto ambedue appartenenti alla gnosi sempre relativista che lo vieta strutturalmente: il liberalismo e il socialismo. La teleologia ontologica e finalisticamente vocazionale del Cristianesimo si situa, invece, sempre all’interno della bipolarità integrata tra Libertà e Giustizia. Ma gli uomini sono sottoposti al “Peccato originale”, opposto alla Legge di Dio. E siccome essi si sono staccati, anche progettualmente dalla loro stessa religiosità, ecco il perpetuarsi delle immancabilmente tremende e fallimentari ideologie, in quanto solo dannatamente antropologiche, perdipiù alquanto rimaneggiate o improvvisate.
Come già visto, il NOM ne è l’attuale più diffusa. Ad essa si è opposta quella liberale, almeno parzialmente in quanto l’ideologia di destra è sempre stata meno invasiva, dunque più performante di quella di sinistra anche socialisteggiante e dittatoriale. Così era successo, per esempio, nel periodo gnostico irreligioso di Obama, nella doppia sua presidenza ideologicamente mondialista, inseguendo la sua dimensione, fatalmente molto nichilista. Egli era stato subito insignito servilmente e molto  anticipativamente del Nobel della Pace ben indegnamente, in quanto questo presidente, per cultura,  non poteva essere da meno nel praticare le attività guerrafondaie nel mondo, rispetto ai suoi predecessori!  Trump, invece, è l’unico presidente americano – che ci si ricordi – che non ha mai aperto un conflitto armato ma sempre e solo fatto politiche e trattati di pace con numerosi Paesi. Sistematicamente portando a casa i giovani combattenti in guerre dette locali. Ciononostante, la sua reale pratica costruita quotidianamente è stata di aggressore arrogante, mentre quella d’Obama, è passata come facitore instancabile di vera pace… Ma la nomea borghese, che è sempre più frutto dell’ideologia falsificante dei grandi poteri economici, può produrre solo il contrario: ed è ciò che ora è successo a discapito della Verità e della Giustizia. Potenza della propaganda gnostica dei media!

Quanto all’unità tra i collettivisti modernisti detti “democratici” e la Chiesa cattolica ora eretica, ancora più modernista per inclusione, essa è già fatta. Papa Francesco applaude!
Così ovviamente, il premio Nobel svedese, notoriamente massone dalle sue origini, è da intendersi, nel caso politico di Obama, come mai stato così contrario e bellicoso.  Fra l’altro, questo primo presidente meticcio, era ed è amico molto intimo con Biden del cardinale sospeso statunitense omosessuale attivo e violento McCarry, massimo corruttore di seminaristi!
Stesso tipo di considerazione è quella sul piano economico: l’impostazione statalista e molto laicista della concezione sinistrosa obamiana, fondata sulle tasse non solo esose e centralistiche, ha impoverito tutta l’economia statunitense fino ai limiti più bassi di povertà e di disoccupazione della storia. Invece, sotto le politiche liberali di Trump si è registrato, con la diminuzione drastica della tassazione globale delle imprese e delle popolazioni, uno sviluppo mai visto negli Stati Uniti: un vero record, mai raggiunto o anche solo avvicinato da tutte le 44 amministrazioni precedenti! Solo la “disgrazia” di sabotaggio del Coronavirus – comunista, cinese ed anche organizzata – ha portato in recessione l’economia americana, come del resto in tutti i Paesi nel mondo! Peraltro, anche in quest’anno di recessione a causa delle conseguenze del confinamento dello stesso Covid, dopo la prima fase di blocco “terapeutico”, la politica di Trump – come al solito – ha ricominciato a macinare record nella prima ripresa delle attività (alla seconda fase), calcolata all’incredibile treno del 33% (notizia data anche dal giornalone mondialista e socialista “La Repubblica”)… Ma la cosa è diventata agli occhi degli abbrutiti americani democratici, l’argomento opposto più a loro favorevole per le elezioni in sovrappiù truccate, come pure sembra! Ci si aspetti ora che la presidenza Biden, se approderà veramente, riproponga gli stessi scenari economici, oppressivi, liberticide in declino globale. Ovviamente, se c’è un Paese al mondo dove il NOM è conosciuto (osannato esplicitamente dai bidenisti esplicitamente e combattuto strenuamente dai repubblicani di Trump) questo Paese  è proprio quello degli stessi Stati Uniti. In Europa i suoi più fanatici sostenitori sono i Paesi leader che ne sostengono il potere oggettivamente mondialista con i loro governi nazionali, tutti al più di tradizione socialdemocratica. I quali sono maggioritari e coalizzati – sempre con l’ideologia – con la solita Germania razionalista gnostica, “espansionistica” et pure rapace. Ma questo sostegno totale è solo implicito, mai nominato sia per ignoranza che per gregarismo pedissequo degli innumerevoli democratici europei e continentali.

Cosa aveva portato Trump e cosa i cosiddetti “dem”, tutti sinistrosi, vogliono definitivamente instaurare nei vari Paesi, indipendentemente dalla consapevolezza autocosciente dell’operazione.
Oltre ai punti visti in politica estera e in economia, basilari per ogni politica sana, è sul piano culturale che i risultati positivi di Trump sono stati emblematicamente ancora  più significativi. La condanna senza alcuna remora dell’assassinio perpetrato con l’aborto di massa in America e nel mondo, lungo i quattro anni della sua presidenza, si è mostrata completamente e in modo emblematico per tutta la sua politica sempre molto meno totalitaria. La politica immediatamente precedente, sostenuta invece dai democratici, con la sua connotazione fino all’infanticidio banalizzato del cosiddetto “aborto ai nove mesi” di gravidanza (si noti l’orrenda neolingua mistificatrice democratica), è stato il più acuto scontro aperto, anche sul piano religioso, oltre che civile e penale. Tutto era cominciato con l’eliminazione da parte di Trump dei finanziamenti colossali accordati dai dem al Planned  Parenthood, la più gigantesca officina al mondo per la realizzazione e la promozione dell’aborto. Che è, e sempre resterà, omicidio di un essere umano perdipiù totalmente indifeso. E non “libera scelta (innocua e innocente) della donna” come dicono! Peraltro gli assassini possono tutti essere, o sono, “liberi” e naturalmente esecrabili anti-umani! Ci si aspetti ora, nel caso ormai anche probabile di governo Biden, di una ripresa ancora peggiore dell’ecatombe di bambini, in un pianeta pure in piena denatalità da mezzo secolo…  Nel frattempo i due più influenti governi simbolicamente dittatoriali e totalitari al mondo (oltre alla Corea del Nord, messa sostanzialmente e prudentemente sotto misurato controllo da Trump) hanno già rivolto le loro massime disponibilità di riprendere le relazioni funeste con il possibile nuovo governo americano: quello orrendo cinese e quello altrettanto totalitario venezuelano. Con il governo europeo di Bruxelles e gli altri numerosi tecnocratici nichilisti disseminati nei vari continenti, questi governi sono già quelli sulla cui base lo gnosticismo totalitario e riduzionista delle stesse norme NOM si è per molto già realizzato. Ecco perché l’elezione americana ha avuto e tuttora ha una dimensione planetaria. Tanto più che ora i nichilisti della gnosi, di cui i dem hanno la leadership mondiale, sono diventati da molti anni dei forsennati “missionari” irriducibili i cui comportamenti anti-democratici e illegali (anticostituzionali) vengono  giustificati anche apertamente ed esplicitamente: pur di ottenere anche la legittimità (!) dell’antidemocratico scopo di eliminare gli avversari appena meno gnostici liberali…

La catastrofe umanitaria dello schiavismo del Nuovo Ordine Mondiale cui ha completamente aderito, poco inconsapevolmente, pure la Chiesa cattolica. Quella almeno identificata nel Pontificato di Papa Francesco e che è contestato dolorosamente nel suo degrado scismatico.
Malgrado una ignoranza globale sulle tematiche spirituali e sulle dottrine esistenti (l’ignoranza teologica come scienza del popolo), lo scontro si fa quindi sempre più tra cultura religiosa e diabolica gnosi neo-pagana. Tutta la crisi della Chiesa anche cattolica è caratterizzata dalla componente eretica detta modernista, conforme allo stesso modernismo  e filosofico del mondo da secoli. Evidentemente, all’inconsapevolezza delle masse massificate e abbrutite dall’ideologia, corrisponde simmetricamente una élite composita sedicente pure molto ricca  e potente, “religiosa e globale”. Nella stessa linea irriducibile alla sua concezione spiccatamente e totalmente irreligiosa, pullulano schiere di filosofi, imprenditori capitalisti, finanzieri superiori alle leggi economiche (!), politicanti riduzionisti, prelati cattolici proditoriamente eretici, gnostici nichilisti, ecclesiastici di religioni relativiste socialmente irresponsabili e delinquenti agnostici poco classificabili. Piccolo mondo variegato questo, costituente un comitato perlopiù volontariamente invisibile (in quanto mistificante) che utilizza tutti i mezzi (compresi quelli ora, ultimamente, detti “terapeutici”) per “riplasmare” tutte le strutture societarie a loro profitto diabolico e oligarchico, fondato sulla paura, sulla falsa coscienza e sull’illegalità democratica. Qual è la posizione della Chiesa cattolica in questo totale marasma? Attualmente abbiamo il dolore di avere un Papa eretico di tipo modernista, che sta perseguendo dall’inizio del suo Pontificato, ottenuto con l’aiuto determinante dei cardinali eterodossi del gruppo San Gallo. Tutti concorrono nella realizzazione del progetto totalitario e poco immediatamente visibile mondialista.
Che fare allora? Tutti i fedeli cattolici ancora integri, una volta superata definitivamente l’atroce ed efferata tentazione di scisma insita nel politicismo in diaspora, insita nel politicismo in diaspora, devono molto pregare e frequentare assiduamente i santi Sacramenti per la conversione totale del Papa e del suo clero. Tutti installati espressamente in gran quantità, allo scopo di riprodurre facilmente nel tempo l’immutabilità dell’attuale eresia nella Chiesa cattolica. I veri fedeli devono quindi fare molta Adorazione cristocentrica del Santissimo Sacramento invocando lo Spirito Santo affinché illumini l’azione del dicastero della Dottrina Sociale della Chiesa, in prima linea oggi nella difesa della rigorosa Cattolicità. Sul piano politico, questi cattolici – i laici! –  devono assolutamente porsi l’obiettivo sempre più urgente, di fondare un partito politico unico, laico cattolico ora mancante, che diventi almeno un esempio testimoniale del rigore e della funzione salvifica della Chiesa in una generale religiosa ignoranza. Se non altro per eliminare la vergognosa diaspora politicamente e moralmente umiliante. Gli accadimenti da molti previsti sono sistematicamente parecchio pessimisti, compresi quei cattolici che conoscono bene le profezie sull’Anticristo. Esse sono state molto anticipate dai Vangeli e dalle Sante Scritture, oltreché dal Magistero Pontificale storico. Cotanto pessimismo (“a meno che” citato nel titolo di questo mio post) deve permettere che si instauri un vero dibattito nella Chiesa per la sua  conversione dal modernismo. E che il trumpismo giunga comunque alla ormai difficile invalidazione delle elezioni truccate. O alla sopravvivenza attiva del suo movimento verso la vittoria della Verità nella Giustizia. Si pensi, ad esempio, al fatto che parecchi Stati americani abbiano utilizzato assurdamente, in queste elezioni una società straniera (!), privata inglese, per la gestione del conteggio dei voti. Con un software molto sospetto, che impiega server situati in Germania, presso la molto democratica e mondialista, oltre che obamiana, Merkel!    

 

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