L’intervento di Papa Francesco a favore degli omosessuali ben mediatico e molto mediatizzato, civilmente inutile, religiosamente impertinente e – ormai, come d’abitudine – ereticamente ridicolo, ha terminato una tappa cruciale del Cattolicesimo e di quella politica relativa al mondo intero. È così tempo di fissare, da parte mia, un nuovo punto della situazione italiana che si avvicina ancora più significativamente a quella planetaria. Nell’unica, sola e salvifica Chiesa, sempre eterna di Roma!

La goccia che perfora la roccia: ai nostri giorni, con il favore imperscrutabile del Santo Spirito, si rende molto evidente il miracolo cristiano della Verità indissolubilmente coniugata alla Libertà.
Leopardi, il più grande poeta e filosofo italiano dell’era moderna, anche a livello mondiale, pubblicava due secoli fa i suoi piccoli libri universali pagandoseli (in conto d’autore), con una tiratura di appena 300 esemplari e sempre in ritardo (dopo aver sollecitato il suo piccolo editore più volte). Oggi, grazie alla ben reputata e detta “molto debole” importanza dei social network, la comunicazione si è molto migliorata, almeno sul piano quantitativo! Spesso essa è pure parecchio determinante. Che l’attuale Papa “corra appresso al mondo” et non “alla ricerca di Dio e della Tradizione teologica, oltre che magisteriale della sua Chiesa” è così cosa generalmente acquisita, o quasi. E questo, anche per molti semplici fedeli cattolici non armati di conoscenze filosofiche e di coscienza teologica. Così, l’ultimo intervento del Papa a favore non dovuto delle leggi civili relative agli omosessuali, piuttosto che al “depositum fidei” (il primo, preventivo e indispensabile dovere papale, di cui deve occuparsi nella custodia delle Leggi di Dio) è diventato molto conosciuto politicamente. La cosa, soprattutto nella nostra epoca, ormai finita per la Chiesa cattolica alla promozione delle leggi mondane illegittime, mentre dovrebbe dedicarsi solo alla lotta irriducibile allo statalismo sempre sacrilego e dominante. E alla condanna dei comportamenti e delle leggi definite peccatrici, fin dagli stessi Vangeli… Oppure al controllo e, almeno, in garanzia della loro conformità o compatibilità con le Leggi di Dio, considerando naturalmente che esse sono solo laiche e statali. Ma pur sempre riguardanti i Princìpi almeno divini ed eterni del diritto naturale reso chiaro dallo stesso logos, presente nell’incipienza di ogni uomo. Le leggi e gli usi delle democrazie sono, in Occidente, peraltro giuridicamente già molto protettive degli “interessi” omosessuali. Al punto che il fatto di occuparsene da parte del Vicario di Cristo, appare non solamente pleonastico, ma perfettamente impertinente e diabolicamente eretico. Soprattutto in relazione ai giudizi storici, anche doverosamente dogmatici, quindi documentati e creduti in senso originale, nella Chiesa cattolica.

La prova della linea eretica di questo Pontificato, purtroppo generale, è data anche dagli applausi sperticati al Papa da parte dei modernisti gnostici, spesso atei e abitualmente laicisti scatenati.
Ne parlerò in questo lungo post! Ora, questo intervento mediatico e fatalmente molto mediatizzato del Papa, a causa del suo soggetto sessuale scelto pure espressamente, è stato minuziosamente costruito allo scopo di assicurarne il perfetto dispositivo di sfruttamento tipico del modernismo civile e religioso. Esso si situa all’interno della tendenza eretica predominante nella nostra era relativa al Cattolicesimo. Questa tendenza eterodossa fonda tutta la sua ambiguità intrinseca sulla descrizione magistrale di Papa san Pio X riguardo ai meccanismi umani, nella sua enciclica “Pascendi“, pubblicata già più di un secolo fa. In essa veniva in effetti definito il modernismo come “la sintesi di tutte le eresie“: motivando il tutto nell’operazione di includere e non sostituire gli innumerevoli atti e degenerazioni teoretiche molto preordinate, realizzate di norma quasi di nascosto. E in modo perfettamente indifferente al rigore della Dottrina Tradizionale cattolica, ma riservando loro la clamorosa attualità che Cristo aveva definito già nei Vangeli come la “falsa e orribile mentalità mondana“! È per questa ragione che ho sottolineato immediatamente la cosa, nel titolo generale di questo post, nell’intervento papale molto “mediatico”. Ed è per la stessa ragione che ho messo in evidenza l’opera indispensabile di redenzione dello Spirito Santo. La quale, sola (!), può sempre permettere, con la perseveranza del dovere cattolico pure di una piccola parte della Chiesa (anche con quella centrale di certi presuli) fino ai fedeli i più semplici, di restare interni all’Ecclesia nella loro denuncia pubblica più esplicita. Sempre conservando la loro originale natura cattolica. Si tratta qui del miracolo della Libertà nella Verità: cosa tanto oggi inesistente, più che rara!

I fedeli cattolici che contestano questo Pontificato di eresia modernista hanno raggiunto una sorta di stadio decisivo e luminoso nella loro propria condotta critica rispetto al rigore della Fede.
La contestazione dell’ eresia modernista era molto attiva e critica già dai secoli del post-Rinascimento e della Rivoluzione francese, detta illuminista, ma mai scismatica: il terribile scisma anglicano e luterano avevano fatto tragica e radicale scuola, con le duecento chiese e migliaia di sette conseguenti! Così la deriva, accelerata, eterodossa e gesuitica (moderna, non più ignaziana!) di Papa Francesco, non è che il risultato finale di questa progressione nell’abominabile, frutto dell’assurda “rivoluzione” (parola che non dovrebbe mai esistere nel Cristianesimo) irreligiosa in quanto  antropocentrista. Soprattutto a partire dal secolo scorso. Ma che ha deciso di rimanere modernisticamente interna alla Chiesa!
La visione del mondo teocentrico, propria alla suprema grandezza del Medio-evo (inutilmente diffamato, particolarmente dallo scervellato e ignorante laicismo in polemica e contro anche tutti i grandi ricercatori storici, pure e perfino di parte “laica”), era stata sostituita progressivamente dal sempre previsto e fatale sbocco storico del nichilismo. Quello della vanagloria che si rivendica dalle sedicenti forze esclusivamente umane, dunque inevitabilmente mortali. Vale a dire sul modello del destino naturale dell’uomo che può solo nascere e morire, senza alcuno dei suoi “potenti” interventi tanto proclamati. Fino al relativismo e al soggettivismo più individualista. E dipendenti dalle patologie sempre più della follia più demente. Quella che oggi finisce per obbedire, evidentemente, non a Dio e alle sue Leggi, ma al Nuovo Ordine Mondiale ereditato, che lo si sappia o meno, dall’ideologia massone e, ai nostri giorni, molto semplicemente onusiana. Riguardo alla parallela depravazione della Chiesa cattolica, propria dell’eresia finale rahneriana (tanto cara a Papa Francesco e alla Chiesa tedesca aderente alle idee moderniste e protestantizzanti del gruppo San Gallo, alla base della sua elezione al soglio pontificio). Detta, questa, della “Nuova Chiesa”, aggravata dal pensiero unico e liquido, trionfante nella nostra epoca scellerata. La quale predilige tragicamente il polically correct al posto della ricerca di approfondimento nella Verità Unica ed eterna. Eresia, questa, inizialmente denunciata anche da Papa san Paolo VI, già alla fine degli anni ’60-’70, come “Fumo di Satana infiltrato nell’Ecclesia di Cristo”!

La diaspora dei cattolici nelle ideologie alquanto antireligiose ha reso evidente, per una loro parte considerevole, l’insignificanza delle loro militanze disperse tra i nemici della Verità eterna.
L’attuale coraggio del dicastero dell’ancora integra DSC (Dottrina Sociale della Chiesa) di dichiarare l’eterodossia naturalmente inaccettabile di tutte le manifestazioni moderniste del clero e di Papa Francesco – tutti molto attivi fino all’attivismo forsennato – sta rendendo coscienti molti fedeli cattolici in diaspora presso le ideologie gnostiche e dei partiti neganti anche il “diritto naturale” e la Rivelazione. L’assoluta marginalità irrilevante della loro militanza “cattolica” in queste ideologie e partiti politici borghesi, indifferenti radicalmente, in quanto relativisti e detti “progressisti”, alla Verità Unica, è diventata infine evidente. Questi cattolici, spesso intelligenti, colti e preoccupati del rigore teologico, stanno anche “convertendosi” all’idea che senza partito veramente cattolico rigoroso, non sarà nemmeno possibile rifondare una società civile dotata di un minimo di vero dialogo razionale! La condizione indispensabile è che questo partito laico e divino da fondare e sviluppare, da raccogliere nel Corpo mistico e nelle Sue periferie, deve militare apertamente e rigorosamente sotto l’Autorità dottrinaria e unificante della DSC (Dottrina Sociale della Chiesa) e dei “Princìpi non negoziabili”. Tanto più che tutti hanno potuto verificare l’inutilità di questa  militanza dispersa sempre profondamente inevitabilmente resa sghemba e infondata. E che si è anche verificato che l’irrazionale è diventato la norma del semplice ragionare fino a renderlo impossibile, ancora più del loro voto favorevole alle elezioni politiche per siffatti partiti gnostici, indipendentemente dal fatto che non sappiano di esserlo, fino alla diffusissima ignoranza di cui non  conoscono nemmeno il senso… Senza un partito unico di tutti i cattolici consapevoli e rigorosi, posizionato a difesa del diritto naturale dipendente dai doveri ontologici dell’umano, e non dai sedicenti desideri orfani di ogni paternità anche giuridica e di legittimazione razionale, rimane solo la pratica irragionevole della follia antiumana e totalitaria del progetto NOM (Nuovo Ordine mondiale). Quello particolarmente adottato ideologicamente e pienamente, spesso inconsapevolmente, dall’attuale maggioranza dell’Unione Europea. Con anche la sua divisa monetaria dittatoriale, irrazionale e gestita in modo assolutamente partigiano nel funzionamento dell’Euro. La stessa ideologia anticattolica (purtroppo ora va pur detto!) di Papa Francesco!

È dunque l’ora di un bilancio del Cattolicesimo ufficiale relativamente alla sua attuale strategia dello “scisma interno” e dal rigore petrino indefettibile dei suoi veri fedeli (in diaspora religiosa).
È da più di un quarto di secolo che la generalità dei cattolici opera nella confusione dottrinale prodotta da questa tendenza sempre nell’eterodossia. La quale viene ora compiuta definitivamente  da un movimento di almeno un mezzo millennio, con le derive verso il modernismo impersonificato attualmente da Papa Francesco. Ma ciò, che è stata globalmente definita la “Crisi del Cattolicesmo”, è anche il risultato della grave e oscura decisione di eliminare, dall’inizio degli anni ’90, i partiti nazionali detti “democristiani” (ormai all’epoca, anche totalmente degradati), praticamente in tutti i Paesi dell’Occidente e in Europa, in particolare). La cosa ha generato l’inevitabile fenomeno vergognoso dei fedeli culturalmente alquanto stravolti che si son messi al servizio – secondo i loro gusti personali! – di vari partiti con concezione ideologica più o meno chiaramente gnostica. E, di pratiche politicistiche e radicalmente attiviste lontanissime dalla millenaria sapienza cattolica: alla maniera, va da sé, nichilista e maggioritariamente riduzionista, anche allorquando la responsabile del tutto era, ed ancora è, l’ignoranza (del resto voluta). È così successo, per conseguenza, il paradosso più sorprendente e vizioso costituito da fedeli cattolici autocoscienti del siffatto processo degenerativo, accusati di esserne la loro causa! Il solo quindi, agglomerato umano, definito esclusivamente secondo la disastrosa  e modernista falsa opinione corrente, per cui “non affrancato dalla generalmente considerata dittatura religiosa reazionaria” questi cattolici sarebbero “da scartare” (per usare una terminologia bergogliana). Questi cattolici sono invece anche i soli, o quasi, a detenere l’analisi corretta della generale depravazione ribelle e scervellata ancora in corso. Peraltro, si sono pure ritrovati, con pochi e preziosi prelati della gerarchia ecclesiale e di una parte importante degli attuali cattolici papisti dalla falsa coscienza e non veramente petrini, a essere messi sotto accusa per tradimento al Cattolicesimo. Con l’evidenza del tempo, essi appaiono invece i soli ad aver difeso, con la loro Speranza teologale, rigorosa degli attuali cattolici antimodernisti e con le loro preghiere per la conversione del Papa stesso, il Deposito della Fede della Chiesa: compreso il primato assoluto dello stesso Pontefice, come vocazionale Vicario di Cristo! Di fatto, si è così evitata finora la strategia ancora in atto, detta dello “scisma interno” di Papa Francesco che, praticando forsennatamente dichiarazioni e atti di modernismo, proclamato sempre di cattolicesimo integro , tende a espellere tutti i gli stessi contestatori petrini e rigorosamente ortodossi dalla Chiesa!

La priorità molto urgente della fondazione del partito laico unico dei Cattolici e degli “uomini di buona volontà”, in ogni Paese al mondo: nella Tradizione dell’indispensabile Dottrina Sociale della Chiesa, su posizioni teologiche sempre perfettamente integre e razionali, oggi rarissime.
L’urgenza di fondare e sviluppare questo partito laico e unico per tutti i cristiani laici è sempre più motivata dal fatto che la parte dell’umanità irriducibile al conformismo mondano, dunque razionale e affamata di logos, anche non credente nel Cristianesimo, riconosce in gran parte la razionalità storica (attualmente tradita) della Chiesa cristocentrica. Tutti questi cattolici, con gli uomini di buona volontà pur sempre esistenti guidati dalla Stella del Cielo, dispongono della stessa concezione della vita razionale e non nichilista e odiano il sedicente “diritto positivo” solo antropocentrico e, in realtà, irrazionale fino alla demenza ordinaria, di cui la politica politicistica fa  tutta la tragica attualità quotidiana. È questa l’ideologia che domina l’attuale Unione Europea e non più la cultura del progetto della Comunità Europea iniziale, completamente stravolta dall’idea dei suoi tre fondamentali fondatori e veri cattolici: Schuman, Adenauer e De Gasperi. Questa molto funesta ideologia attuale, che pilota ai nostri giorni maggioritariamente il Vecchio Continente, come già visto oh quante volte (anche in questo Blog), aderisce al NOM dei mondialisti riduttivi e immanenti, di cui Papa Francesco aspirerebbe, non solo secondo una opinione molto diffusa, anche a divenire il primo e risibile presidente planetario organizzato… L’altra motivazione di questa urgenza fondatrice è quella – soprattutto a causa della mancanza di avere al vertice della Chiesa un Clero veramente cattolico e fedele alla Fede evangelica – di mettere cioè al centro del Cattolicesimo la Dottrina eterna, ai nostri tempi molto ignorata o tradita. E in particolare, si tratta della Dottrina Sociale della Chiesa che in modo pertinente può guidare il giusto rapporto sociale e politico con il mondo da parte del Cielo celeste. L’ignoranza di questa DSC da parte degli stessi prelati è tragica: chi conosce veramente il “distributismo”, la dottrina economica cattolica e del dicastero di Trieste, unica ammessa ben in alternativa al liberalismo e al socialismo?
Credo molto opportuno qui citare rapidamente qualche riga della “Dottrina cattolica”, ripubblicata aggiornata da Papa Vojtyla, che l’ex segretario del partito cattolico italiano, Gianfranco Amato, espressamente fondatore del  Popolo della Famiglia (che egli ha abbandonato nel quadro della diaspora), ha raccomandato in una delle sue attuali geniali interviste di imparare a memoria. Al 675 di detta Dottrina si trova la descrizione profetica della situazione della Chiesa cattolica attuale, concepita da tempo ormai immemorabile e millenario…

 Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il « mistero di iniquità » sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al .prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne.”

Questo paragrafo è molto pertinente, anche nel dettaglio, sia per l’attuale Chiesa in crisi che per il mondo contemporaneo quasi tutto perduto nelle tenebre. Il partito cattolico, Popolo della Famiglia, al quale avevo aderito e per il quale mi si era anche proposto pubblicamente (e, fortunatamente, invano) di portarmi candidato alle elezioni (anche a mia moglie), segue sempre più la linea papista (e non petrina) del Cattolicismo romano, soprattutto allo scopo di farsi in qualche modo “riconoscere”: naturalmente invano! Alla stessa maniera, questo partito si è allineato a uno europeo, anch’esso piuttosto mondialista e politicista (il PPE: cioè anch’esso alquanto gnostico benché tradizionalmente di destra, sebbene Belusconi, il leader italiano che ne fa parte, sia ora sotto la sindrome di Stoccolma con i suoi aguzzini che attualmente lo dominano…)!
Per queste ragioni, sono uscito da questo partito che non è più il mio, a causa del suo mondialismo papale acquisito e per la sua adesione, non solamente di convenienza, a una eresia politica  impossibile da seguire di cui ho già parlato e di cui riaccenno le linee essenziali in questi prossimi due capitoletti, qui di seguito.

Quando è il Papa stesso che si trova alla testa dell’eresia modernista, panteista, migrazionista, politicista, riduzionista… compresa contro pure quella della Verità Trinitaria in eterodossia!
Come votare e impegnarsi attivamente in un partito pretesamente, almeno nelle sue dichiarazioni,     cattolico con la più alta integrità, ma condotto nella Chiesa da un papa effettivamente eretico: questa verità, ormai, deve essere detta e veramente pure gridata sopra tutti i tetti! Egli, nonostante le apparenze proprie del modernismo, del resto, è anche politicamente e apertamente opportunista, oltre che materialistico-sinistroso, in un immanentismo appena mascherato da un occasionale spiritualismo molto poco verticale, mondialista e sincretico. Come in effetti potrebbe essere possibile un tale exploit salvifico oltre che politico, per un partito che sostiene un Papa che, per esempio,  s’è anche reso in Svezia per partecipare alle festività della Chiesa protestante per il suo  cinquecentesimo anniversario dello  scisma luterano (che cosa avrebbero da festeggiare i cattolici?); quando ha anche esposto in Vaticano va da sé al culto la statua di Lutero, mentre il Concilio di Trento l’aveva espressamente condannato eternamente all’inferno; quando si è fatto fotografare in ginocchio (!) mentre due pastori protestanti lo benedivano a Buenos Aires quando era ancora cardinale; quando ha firmato un accordo religioso piuttosto all’unisono con l’Islam ad Abu Dhabi (!) insieme ad un loro “capetto” (in quella falsa religione, senza capo né coda, né critica né teologica unitaria e sempre conseguentemente violento, tutti lo sono); quando ha introdotto in San Pietro, la più bella e prestigiosa basilica cattolica al mondo, non per caso, un culto pagano e primitivo dell’Amazzonia; quando ha pubblicato una enciclica ecologista (!) in corrispondenza dell’incontro favorevole con la giovanissima studentessa svedese “leader” panteista (!) mondiale; quando ha promulgato un’altra prolissa enciclica dal linguaggio sempre artatamente ambiguo (secondo il metodo relativista modernista e sempre nello style di una ulteriore enciclica, “Tutti fratelli”, avente – malgrado le molto diverse e opposte religioni – il preteso Dio-Padre comune!); quando ha appena confermato il mostruoso accordo (segreto) con la Cina comunista e totalitaria mentre il suo regime tiranno e aguzzino, sempre  marxiano e ateo, distrugge le chiese togliendo loro le croci e indottrina violentemente i “fedeli” cattolici, oltre che decidere le nomine (!) dei vescovi locali; in particolare, questo, quando aveva appena rifiutato di ricevere il segretario di stato americano, Pompeo, (venuto espressamente) adducendo ragioni per cui il Pontefice non si occuperebbe di politica (!?), mentre ha esplicitamente indossato – appena qualche giorno dopo – l’elezione dell’abortista attivo e dichiarato, Biden, (come la signora Clinton, la sua ex-capa di partito…); quando piazza ad importanti posti di governo e nomina molti numerosi suoi amici già modernisti e collettivisti della molto condannata
“teologia della liberazione”, ipotecando il futuro non solo elettivo nella Chiesa; quando continua, dopo ben più di cinque anni di silenzio, rotto solo da solenni inviti entusiasti ad una impossibile accoglienza degli immigrati clandestini e illegali in Europa (che le popolazioni non solamente continentali non vogliono assolutamente); e che i suoi stessi vescovi – tutti! – dei Paesi di partenza delle dette  migrazioni, oltretutto anche illegittime, implorano contro questa follia irresponsabile vaticana per una “immigrazione illegale, massificata, anti-identitaria, costosissima, quasi totalmente giovane e maschile” dei popoli dell’ex terzo mondo (peraltro in piena espansione economica): questi migranti dovrebbero restare, evidentemente, nei loro propri Paesi per svilupparli politicamente, economicamente e culturalmente mentre il loro destino attuale può solo approdare e rimanere ad una tragica disoccupazione (parassitaria o di concorrenza nefasta per gli immigrati già inseriti e ai lavoratori europei ben proletarizzati, anche al di sotto del minimo riproduttivo, come i cattivi “maestri” nord-occidentali) spesso anche disoccupati essi stessi; et infine, quando sempre questo Papa continua a ripetere i suoi assurdi inviti all’impossibile accoglienza a causa della crisi pure economica dell’Occidente – moltissimo aggravata col terrorizzato Covid che non può riservare altro che la generale precarietà delinquenziale e di schiavitù moderna (contrariamente alle migrazioni anche richieste verso i Paesi detti ricchi dei due secoli passati, tanto esemplificati indebitamente dal clero bergogliano, nel silenzio imbarazzante della maggioranza dei prelati)…

Sotto la certezza Trinitaria del trionfo finale e teleologico del Cristianesimo, bisogna che i Cattolici preghino per la vera unità della Chiesa, la sola nella Verità sia nella sua verticalità ben eterna che nel Regno anche sulla Terra (esso comincia qui!): con un partito veramente cattolico esemplare.
Infine, come potrebbe essere possibile quest’ adesione da parte dei cattolici al partito emblematico del PdF, dicevo, quando si è indotti , almeno per tradizione, ad aderire ora diabolicamente a una visione eretica di religione e di religiosità civile fondata sul sinistrismo, il peronismo, l’ideologia massone, il mondialismo, l’omosessualità praticata e de facto almeno ammessa, a favore della “scelta politica abortista”, dell’ostracismo alla santa ricerca della teologia di approfondimento della Verità (per la quale gli attuali teologi non modernisti dovrebbero essere tutti confinati  sempre secondo l’opinione di Papa Francesco, ripetuta molte volte! – in un’isola per permettere le loro inutili   “chiacchiere“!…
Si potrebbe anche continuare in siffatto surreale e nauseabondo racconto di derive relative a questa narrazione demenziale e imbarazzante, ancor più che eretica. Tutta l’ideologia fantasiosa, antropocentrica e conformista all’ideologia mondialista sangallese può essere ritrovata meticolosamente negli accenni “pontificali” che settimanalmente non finiscono di stupire, e ormai annoiare, il mondo intero, per la loro i e orribile addizione ai principi cattolici tradizionali!
Dunque, riconosco al PdF il merito di avere affermato l’urgenza di una fondazione indispensabile ben unica del partito che si deve occupare soprattutto delle leggi, oltretutto modello per tutta la Chiesa universale, dei futuri ridiventati veri cattolici, almeno sul piano razional-politico ed elettorale.
Ma pure fedeli alla vera tradizione religiosa e salvifica. A ragione supplementare, non troppo marginale peraltro, per comprendere parzialmente il tradimento riguardante la dottrina religiosa e quella relativa alla linea politica globale del mondialismo operativo in Europa e nei suoi Paesi, attuali e futuri, in quanto l’Europa non è solo una idea ma una realtà storica millenaria: dalla Grecia antica.
Avevano forse ragione, allora, i cattolici che non hanno aderito al Popolo della Famiglia?
Ancora adesso non lo credo. È vero che un silenzio quasi d'”omertà” et d’autocensura – mi pare – che si sia installato sulla questione. Soprattutto all’estero, particolarmente nel piccolo microcosmo belga   dove vivo da più di quarant’anni in famiglia: è quindi probabile che le mie informazioni fossero troppo rare e senza  sufficienti dettagli decisivi. Ma la questione a questo stadio, e all’evidenza, dopo questa tappa conclusa delle leggi dette omosessuali, non ha più alcuna importanza, naturalmente.
La sedicente seconda fase della crisi globale, molto grave e mondiale del Covid cinese (!), dalle tendenze in sovrappiù totalitarie anche per i governi attuali detti democratici, non lo permette. Quanto al relativo dissidio individualista e di altre piccole gelosie che hanno portato alla scelta demente della diaspora, bisogna rimettersi, in modo teologale, al Perdono reciproco divino, alla Carità cristiana costruttiva e fraterna per infine affermare la Speranza della testimonianza istruttiva, salvifica nella sola vera escatologia esistente!

Laisser un commentaire