La clamorosa falsificazione degli “ esperti “ ingannatori e ingannati che hanno perso ogni autorità (sempre naturale e sacra) della civiltà creaturale. L’atteggiamento endemico – pure positivo – della ribellione antisistema dei giovani.

Gli esperti titolati nelle nostre società dette moderne (le quali si fondano sullo specialismo, dunque sulla perizia) non fanno che continuare ad ingannare sistematicamente e pesantemente. Per esempio, non hanno ancora capito, generalmente, la radicale e reale natura della più grande crisi economica della storia: l’attuale. Ormai, dopo aver annunciato molte riprese economiche – attualmente impossibili più che improbabili – continuano a relativizzare, negli ultimi anni, le loro analisi e le loro previsioni in modo sempre più errato e ideologico. Il loro prestigio è giunto ai punti più bassi. In tutti i campi intellettuali.
Cosa è successo, allora, di così tanto grave? Molto semplicemente non credono più alla creaturalità che è propria dell’umano.
Qual è il rapporto tra queste due questioni (creatura e umano), apparentemente oggi non pertinentemente in relazione? A questo interrogativo comunque a priori legittimo, soprattutto dopo tanti scacchi clamorosi che dovrebbero indurre a ben più di umiltà e di dubbi, i nostri esperti si sono ridotti allo sport ormai massificato del riduzionismo teoretico, politico e pure statistico: peraltro il loro prestigio non può che peggiorare di fronte ad altri prevedibili scacchi, evidenti e alla portata anche di tutti. In effetti da due generazioni, dagli anni ’60, l’umanità si è dedicata alla denatalità con la massificazione della contracezione e degli aborti assassini ed oceanici (anche di Stato!): più di due miliardi di non nati (quattro volte la popolazione europea) sono la cifra di cotanto sfacelo. Un fenomeno dunque colossale ma non sfiorato,  sotto gli occhi e le responsabilità delle moltitudini che hanno ridotto, naturalmente, la “domanda interna” soprattutto nei paesi dell’Occidente. Non si ha più bisogno di prodotti e servizi oltre misura. Si è così entrati in una epoca di progressiva e fatale penuria. Da decine di anni: non è necessario essere esperti per accorgersene. Allorquando si generano bambini con un tasso non superiore a 1,3 per coppia, mentre ne sarebbe necessario uno di almeno 2,1 per solo mantenere quantitativamente la stessa popolazione precedente, non si può pretendere risultati economici migliori delle progressive recessioni registrate. Queste sono causate solo marginalmente dallo sviluppo tecnologico. Le infime ripresette tanto annunciate e vantate inutilmente da tutti questi “ esperti” non sono altro che recuperi molto marginali di decrescenze e di stagnazioni spaventose, già da prima gli anni ‘80.

Non si può fare a meno delle leggi naturali e di quelle di Dio senza incorrere in conseguenti pene. I vincoli economici non sono riferiti solo alle regole teoriche e empiriche della sedicente “esperienza”. In ogni campo di applicazione, del resto. Invece l’uomo detto moderno, da qualche secolo, ha deciso senza ragioni – nella sua incredulità gnostica e agnostica – che poteva decidere su tutto e fare ogni cosa esclusivamente a sua guisa in perfetta autonomia. Ma dimenticando la propria creaturalità. Propria di un essere nato un giorno senza volerlo e fatalmente destinato a morire in un altro, sempre a sua insaputa. Questo stesso uomo ha così voluto dimenticare o negare di essere una creatura in quanto, altrimenti, avrebbe dovuto riconoscere la logica e conseguente esistenza di un Creatore. E, ancor più, di un Creatore salvatore e trinitario che, col suo amore infinito verso l’uomo, si è storicamente incarnato fino ad accettare, volontariamente, la morte sulla Croce per la libertà dell’umanità. E di risuscitare eternamente come l’Autorità ontologica del Dio Onnipotente lo richiedeva. Invece, allo scopo di non dover ammettere la sua libera dipendenza dal Mistero divino in tutta la sua esistenza, ha deciso, per edonismo diabolico di corta vista, di sottrarsi a rendersi disponibile per generare secondo le necessarie leggi naturali (di pieno sviluppo). Non soddisatto di cotanta prodezza finalmente anche masochista, ha pure realizzato debiti mostruosi elevatissimi, con il contributo degli Stati voluti espressamente statalisti. La qual cosa gli ha permesso anche di decidere praticalmente di non rimborsarli. E di metterli antidemocraticamente sul gobbone delle generazioni future: criminalmente contro natura, nei confronti dei propri figli e nipoti!
Lo scopo edonista si è così rapidamente metamorfosato in povertà di penuria, naturalmente. Tutti i sedicenti esperti, al fine di non riconoscere questa semplice spiegazione fondata sulla realtà dell’evidenza, si nascondono dietro il tabù centrale della nostra era: la negazione nichilista del Dio vivente. Con tutte le sue conseguenze tragicamente pratiche. Da cui i loro scacchi nelle previsioni mancate, alla base, peraltro, della loro ragion d’essere. Le vere riprese economiche, appartenenti senza eccezione a processi naturali di sviluppo globali, possono solo realizzarsi – va da sé – dopo, ben dopo, aver ripreso a generare figli, provvidenzialmente e generosamente. È la ragione, questa, della gigantesca e vergognosa falsificazione che ancora è creduta dopo più di due secoli di maltusianismo. Si tratta della teoria acefala secondo la quale c’erano già troppe popolazioni sul pianeta terra a fine settecento, mentre nel 2015 si è prodotto cibo più di una volta e mezza necessario a tutta l’umanità (salvo l’ancora ingiusta distribuzione e gli sprechi). Ricordando però che la popolazione mondiale si è moltiplicata cinque volte rispetto a quella della fine del diciottesimo secolo!

I giovani non sono sempre ed immancabilmente sprovveduti. Gli adulti, ormai almeno da già due generazioni, si sono mostrati totalmente indegni di fiducia, dunque di autorità. Questi giovani sono diventati, ancor più rispetto alla norma scontata anche per una grande civiltà, ribelli pure ad ogni possibile autorità, via l’attuale individualismo autocelebrativo. Vale a dire che li si è condannati quasi tutti alla follia sistematica: non si può diventare uomini adulti e liberamente responsabili in assenza del principio di autorità. Si tratta di una precondizione primordiale e indispensabile. Ogni processo educativo è possibile solo con autorità di riferimento sottoposta alla sacrosanta verifica libera e intrinseca. Il cristianesimo rivendica il principio di autorità come fondamentale e precedente l’esperienza religiosa. Questa, come sempre anche per ogni altra vera esperienza umana, è prima di tutto comune alle regole naturali del processo cognitivo. Per ogni tipo di cultura, del resto. L’esperienza religiosa non è mai in opposizione con le regole naturali della pedagogia. È per questo che il laicismo del politically correct, che vuole espellere la dimensione veramente religiosa dalla vita pubblica e relegarla nell’ostracismo della sola dimensione privata, è sempre umanamente e politicamente mostruosa. La tragedia praticamente mondiale della denatalità lo mostra ancora una volta certificando pure la degradazione dell’intelligenza anche elemenrare degli uomini: l’obnubilazione accecata e generale è attualmente in atto! Ciononostante i giovani non se la sono cavata. Malgrado siano vittime in massa di tutta questa spaventosa abominazione, si sono principalmente rifugiati nel divertimento superficiale e alienato. Ma si scoprono ultimamente  segnali di speranza. La loro reazione comincia ad essere percepita nella modifica del loro atteggiamento di fondo. Con la ribellione al sistema politico totalitario del pensiero unico nel mainstream: per esempio, il voto per la Brexit, o quello ugualmente “sorprendente” per la presidenziale americana contro tutti i media; oppure, infine, le numerosissime sconfitte per il rovesciamento dei loro establishment, come il referendum costituzionale perso a molto larga maggioranza in Italia, o il disastro della sinistra nel mondo comprese le disfatte socialiste in Belgio, Francia e generalmente in Europa.
La verità (inutilmente negata dal nichilismo relativista della secolarizzazione che si concepisce dominatrice) e i principi eterni della grande tradizione civile occidentale, dunque cristiana, non saranno facilmente beffati.      

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