2020 juin

Il peggior nemico al mondo della Famiglia cristiana è l’ideologia mondialista. Il suo antagonismo irriducibile è distruttivo di tutti i principi ancora umani e divini che resistono, seppur con la sola forza reale della naturalità, in una attaccata continuità in modo sempre più esiziale dalla implosività del pensiero comune dell’Unione Europea. Questo si è fatto il paladino indefettibile di tutti i suoi Trattati totalitari. Con anche l’appoggio esplicito e svergognato della Chiesa cattolica ora non più così universale!

In Italia il partito dei cattolici, il Popolo della Famiglia (PdF), teoricamente rispettoso in modo esplicito della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC), si dichiara giustamente fedele della suprema   tradizione ecclesiale. Osteggiata dal Vaticano col suo orribile sostegno all’attuale Unione Europea. L’apostasia religiosa oggi si manifesta sul piano soprattutto politico. In quanto si parla molto raramente, […]

Le tre priorità indispensabili del cattolico contemporaneo

1 – Essere cristiani significa onorare, con la propria presenza, la Liturgia cattolica che può essere solo comunitaria: almeno nelle Sante Messe comandate e nell’Adorazione del Santissimo. L’amore di Dio e verso Dio è concretizzato al punto più alto nel Santissimo Sacramento consacrato nel sacrificio di ogni Messa. Questa è da assistere più che settimanalmente […]

Le trois priorités indispensables du catholique contemporain

1 – Être chrétien signifie d’abord honorer, avec sa présence, la Liturgie catholique qui ne peut être que communautaire : dans tutte les Messes commandées et dans l’Adoration du Très Saint. L’amour de Dieu et vers Dieu est concrétisé à son point le plus élevé dans le Saint-Sacrement consacré dans le sacrifice de chaque Messe. […]

Si è sempre più terrorizzati dall’eclisse del padre (definitivamente ucciso dal movimento del ’68), dalla morte di Dio (dopo l’infinita agonia filosofica già da un mezzo millennio) e dall’attuale massificazione politica mondialista del nichilismo gnostico sempre totalitario. La nostra civiltà residuale e la sua sorte postmoderna senza futuro ci disperano! Ma…

Anche la Chiesa cattolica, tragicamente incamminata verso l’eresia modernista pure da parte dei suoi vertici, ha l’aria di avere tutto abbandonato nel semplicismo cinico del riduzionismo politicista. Il compimento scervellato e distruttivo della figura sacra del padre e della sua intrinseca autorità indispensabile – perpetrata dal movimento sessantottesco – sta facendo avanzare a grande velocità […]

On est toujours plus terrorisé par l’éclipse du père (définitivement tué par le mouvement du 68), par la mort de Dieu (après une infinie agonie philosophique déjà depuis un demi-millénaire) et par l’actuelle massification politique mondialiste, toujours totalitaire du nihilisme gnostique. Notre civilisation résiduelle et son sort post-moderne sans futur nous désespèrent ! Mais…

Même l’Église catholique, tragiquement encheminée vers l’hérésie moderniste depuis même ses sommets, a l’air d’avoir lâché prise dans le simplisme du réductionnisme gauchiste et politicienne. L’accomplissement écervelé de la destruction de la figure sacrée du père et de son intrinsèque autorité – achevée par le mouvement soixante-huitard – est en train de faire avancer à […]

Su indicazione del prete più giussaniano, Gabriele Mangiarotti, ho letto la “Lettera al duca di Norfolk” di John Henry Newman, l’anglicano più illustre dell’ottocento convertito nel 1845 al cattolicesimo. Ho così contemplato l’apologia più grandiosa del cristianesimo romano che aveva entusiasmato il sacerdote milanese fedele nella Chiesa del sempre più tradito don Giussani.

Avevo già divorato un libro, nel 2006, sul più prestigioso e divinamente polemico Oxfordman,  dopo aver acquistato al Meeting di Rimini la sua autobiografia in italiano appena pubblicata. Avevo così scoperto che il neo-convertito e massimamente cattolico già più che quarantenne Newman, appena dopo essere giunto in Italia nella sua Chiesa praticamente da sempre agognata, […]

Infine si ricomincia a parlare, in periodo di coronavirus, di far uscire l’Italia dall’Euro. E di riaprire il problema del partito laico cattolico dopo la scervellata diaspora dei cristiani a sostegno dei partiti borghesi più o meno gnostici. Nel frattempo, l’orribile ideologia dispotica mondialista continua ad avanzare presso le masse sempre più subordinate nella loro dannazione, anche in una Chiesa eretica sebbene a intermittenza!

Si riparla di uscire dall’Euro in Italia. La sola possibilità di farsi rispettare in Europa è di minacciare non la demenziale italexit ma l’abbandono della sua moneta per veramente riformare tutta l’UE! Non si può abbandonare il Vecchio Continente europeo al quale si appartiene, oltre che geograficamente, dalla mitica Grecia antica, che è alla base […]

On recommence enfin à parler de sortir l’Italie de l’Euro, dans la période du coronavirus. Et de rouvrir le problème du parti laïc catholique après l’écervelée diaspore des chrétiens à soutien des partis bourgeois plus ou moins gnostiques. Entretemps, l’horrible idéologie despotique mondialiste continue à avancer auprès des masses toujours plus subordonnées dans leur damnation, aussi dans une Eglise hérétique si bien en intermittence !

On reparle de sortir de l’Euro en Italie. La seule possibilité de se faire respecter en Europe est celle de menacer non le démentiel italexit mais l’abandon de sa monnaie pour vraiment réformer l’UE. On ne peut pas abandonner le Vieux Continent européen auquel on appartient, outre que  géographiquement, depuis la mythique Grèce ancienne laquelle […]