La “Nuova Dottrina” della Chiesa bergogliana, detta modernista, non è né veramente cristiana e, soprattutto, neppure ovviamente cattolica. Il suo antropologismo esclusivo e immanentista (contro tutta la civiltà religiosa e apostolico-petrina) la rende opposta alla logica Creazione stessa. E alla sua capacità “esperienziale”, creativa e collaborativa, con la Trinità del Creatore continuo, nell’umano e di tutto l’universo

Senza il senso naturale e ontologico della creaturalità, si perde quello che si chiamava il “timore di Dio”; senza Dio si perde anche il senso dell’umano; e senza l’umano ci si avvia inevitabilmente verso il nichilismo masochista della follia quotidiana della nostra era Tutto era stato detto, come al solito, in un’intervista condotta dall’editore di […]

L’identità sinodale della Chiesa – coincidente con la nuova ed eterodossa Dottrina antropologica detta ora cattolica, modernista e bergogliana – sta andando a gonfie vele: alla velocità naturalmente sostenibile e apparentemente rallentata; propria della “prassi democraticista” del liberalismo libertino e popolare, di Davos e dell’Unione Europea. Il dirigismo eretico, ovviamente immanente e secolarizzato, avanza rapidamente, sebbene “lento” della tartaruga più veloce di Achille. Di natura totalitaria e rivoluzionaria!

La distruzione della Dottrina cattolica, scaturita dalla Rivelazione evangegilca e dalla dogmatica magisteriale della Scolastica aquinate, si concretizza come la più rapida e condivisa, col metodo detto democratico della prassi astutamente interventista Mai era stata così bistrattata la Dottrina cattolica, quella eterna della Tradizione naturalmente dogmatica, discendente direttamente dalla Rivelazione divina e poi appronfodita nella […]

La “visita” del Papa in Belgio si è svolta, come tutte le altre 45, in modo ormai “apostatica” piuttosto che… apostolica (come riferito dal grande Aldo Maria Valli). Il primo ministro belga, nel suo saluto d’accoglienza dopo quello del re, ha sottolineato due cose emblematiche, forse inconsapevolmente: che il Paese belga è sempre più in “unità” con l’intento generale – in sostanza – del Cattolicesimo papale; e poi che, in quanto capo governativo, poteva augurare al Pontefice ospite che solo un sempre più sottinteso successo “civile”: per il detto sincretismo delle “religioni” riunite. Le due cose non ne costituiscono che una sola: l’eresia modernista già avanzata e molto in incognito per tutti!

Il Paese Belgio, ora classificato come leader del modernismo nell’orribile e mondialista secolarizzazione, costituisce il vero fautore dell’attuale unità moderna tra il l’apostasia cattolica e il processo costruttivista della “religione civile”: falsa, mondialista e totalitaria Anche i Paesi Bassi, nel loro appena iniziato processo di parziale e prevedibilmente molto lungo rinsavimento, hanno ceduto lo scettro […]

Per avere una piccola idea della gravissima apostasia ormai avvenuta di Papa Francesco nella Dottrina della Chiesa, occorre ascoltare le ultime desolanti costatazioni rilevate, ancora un’ennesima volta, dal direttore dell’Osservatorio della Dottrina Sociale, Stefano Fontana. Sul tema ormai solito del “Collasso della teologia morale” della Chiesa rispetto al “diritto naturale” e alla sua sciagurata ormai concezione anti-cristiana. Perfino Papa conciliare, san Paolo VI, ne aveva già parlato nella sua provvidenziale e mai veramente accettata enciclica “Humanae vitae” (l’ultima del ‘68!). All’oggi, dopo più di undici anni dell’attuale Pontificato, non si può più ragionevolmente accettare che le continue e innumerevoli esternazioni “occasionali” (quasi però settimanali!) possano ancora essere generosamente catalogate tra le affermazioni eretiche sue personali, non infallibili. Ma con ostinate, consapevoli e pervicaci eterodossie, pretesamente “salvifiche”…

La degradazione modernista era iniziata già con l’”infiltrazione-rincorsa progressiva”, da mezzo millennio nel Cattolicesimo, da parte della filosofia immanentista con cui l’Essere veniva sostituito dal pensiero antropocentrico, pure ateo. Quello di Cartesio, ma non solo Il cosiddetto superamento della teologia Scolastica (divenuta Dottrina), di cui il tomismo è sempre considerato il supremo e veritativo vertice, […]

Il documento fondamentale del Vaticano II sulla “Libertà religiosa” giunge ad affermare di fatto che chi non la promuove non sarebbe un vero… Cattolico. Occorrerebbe così disporre del “diritto di sbagliare per aderire alla Dottrina della Chiesa” (?). Tutta l’eresia contemporanea del modernismo interno anche al Cattolicesimo nasce con questa enorme falsificazione, ripresa sostanzialmente dai Papi successivi all’ultimo Concilio. I vescovi Lefebvre e De Castro Mayer scrissero pure una lettera di totale contestazione illuminata (rimasta sconosciuta) a Papa san Giovanni Paolo II sull’argomento così radicale. Tutti gli errori attuali del relativismo e del cosiddetto ecumenismo, oltre a quelli dell’immanentismo protestantizzante e laicista, possono dipendere da questo primo incamerato, già negli anni’60 dal clero, riunito a Roma.

Non è la libertà irreligiosa a conferire la validità all’eterna Verità salvifica, ma viceversa. Il famoso documento conciliare afferma il contrario: col solito semplicismo modernista Il massimo errore infernale modernista del filosofo Cartesio – “Cogito ergo sum”, ossia “Penso quindi sono” – , è sempre ricordato come il generatore della grandissima eresia, penetrata anche e […]

Nel suo libro del 2020 « Il lavoro dello Spirito », Cacciari sfiora, da buon neo-gnostico, la falsificazione sempre in corso nel mondo intellettuale. Il quale pensa, spesso contro l’ancòra rimproverata costatazione della politica come “attività professionale permanene”. L’idea di Weber, protagonista della sua ricerca, ne faceva una evidente e indispensabile necessità. Dall’analisi di tale certezza, nella quale il sociologo tedesco si poneva pure il problema se fosse possibile la soluzione incorsa, sempre irrisolta, tra produttori di ricchezza e politici, sulla ripartizione e reivestimento sociale verso il “Bene comune” dei proventi relativi allo Spirito, il nostro filosofo veneto fa risalire il suicidio nel 1920 del grande pensatore protestante alla disperazione di tale impossibilità

Infatti Weber, secondo la concezione protestante della politica vitale, pensava alla non redenzionabilità dell’uomo schiavizzato implacabilmente dal suo Peccato originale. Quindi anche all’impossibilità di poter risolvere il problema morale centrale della politica! Ancora oggi cruciale Dubito moderatamente che il suicidio del sociologo-filosofo Max Weber possa essere ridotto alla sola motivazione addotta dal celebrato Massimo Cacciari, […]

La semplice intelligenza del chestertoniano “senso comune” è quella che fa disegnare congiungendo con una matita i puntini costituiti dalle miriadi di notizie o avvenimenti che l’attualità ci riserva continuamente. Il disegno ci appare così immediatamente. E spesso con sorpresa, malgrado le deformazioni grafiche dovute ai molti puntini intromessi dall’attualità irrilevante. E di cui tanto si diletta l’inutile curiosità spappolata e massificata, per le notizie scontate e non selezionate dalla scemenza generalizzata ad hoc: incapace sempre più di discernere l’essenziale dallo scontato marginale o insignificante. Ci si accorgerebbe, in tal modo, della manipolazione totalitaria, da parte del potere economico o piuttosto politico di turno. Che sempre, non meno di sempre, manipola ora le moltitudini per asservirle spietatamente

Il consueto potere politico europeo (e francese) sconfitto dalle ultime elezioni, è sempre in sella; l’arresto del responsabile di Telegram con l’inganno; l’apnea politicista mondiale nell’attesa delle elezioni politiche americane che potrebbero sovvertire le sorti planetarie… Ecco gli ultimi puntini Esistono due fattori principali nella scemenza che, a loro volta, costituiscono sempre una dimensione quasi […]

L’incontro al Meeting di Rimini di quest’anno 2024, presentato dalla giornalista Mondo, con gli interventi del ben noto Savorana, la precisissima Ghisoni, il grande critico Berardinelli e il vice-presidente di Comunione e Liberazione, Prosperi, è stato forse il più interessante di tutti gli ultimi due decenni. Il tema era naturalmente “Don Giussani e il sessantotto”, ossia verteva sul giudizio fondativo di CL stessa e rifondativo di tutto il movimento giussaniano, dopo il Concilio. E dopo la funzione di cerniera storica della grande ribellione anticristiana, anticlericale e razionalista in tutta la Civiltà

I quattro interventi sono stati di un rigore analitico e teologico di grandissimo rilievo, centrati sul tema cruciale della nostra epoca, ossia relativo pure allo gnosticismo e all’ecclesiologia salvifica! Il pregio dell’ultimo intervento di Prosperi, come responsabile generale e attuale di Comunione e Liberazione, è certamente quello di aver colto l’essenza originale e geniale del […]

Dal modernismo si è giunti al neo-modernismo attuale, sia a partire dalla sua origine filosofico-antropologica e rinascimentale che nel suo approdo tragico, anche nella Dottrina della Chiesa cattolica contemporanea. La sua immanenza così fatalmente secolare e nichilista, dopo l’ostracismo della Trinità al di fuori della dimensione politica, ha già portato l’umanità al “personalismo” e alla pazzia dell’irrealismo razionalista: contro la Ragione della Verità divina ed eterna. Ma pure verso il trans-umanesimo incipiente che ci situa sull’orlo dell’apocalisse auto-distruttiva, non solo dell’umano. La Speranza suprema è nella temporalità salvata dal Cristianesimo dei Cattolici della Tradizione

Lo gnosticismo è sempre esistito: all’inizio del Cristianesimo nel secondo secolo, come prima eresia di tendenza antropologica. Col personalismo maritainiano degli anni 1930, esso si è tanto infiltrato nel Cattolicesimo che tutto è ora neo-modernismo: dalla religione alla politica e alla Tecnica Si è perfino giunti a periodizzare la nascita e il divenire storico dello […]

La gravità del crimine di contraddire il Magistero della Chiesa, appartenente a Cristo, senza nessuna o quasi giustificazione dottrinale e razional-teologica, è pari solo all’indifferenza sempre ostentata riguardo all’eterna Verità del “Deposito della Fede” tradizionale. “Ma il Papa ne ha la facoltà anche esclusiva”, ribadiscono i papalini volontariamente coatti. I quali non si fanno sfuggire l’occasione per ricordare, però tifosamente e non razionalmente, che non esiste al mondo, una sola Autorità morale superiore (e giustamente non può del resto esistere) al Pontefice romano! Tuttavia, il popolo cattolico di Dio ha il dovere non solamente di non obbedire alle nuove direttive neo-gnosticizzanti e protestantizzanti del clero allineato, ma ha l’obbligo pure di denunciare pubblicamente ogni deriva antagonista all’insegnamento divino: pure in nuce! Questa è la tragica situazione caotica oggi della Cattolicità

Solo un possibile successore canonico del Papa può giudicare veramente eretica una sua posizione detta eterodossa. Nel frattempo, le discrepanze e gli antagonismi non possono che permanere nel Mistero, però solo nel razionalismo, tra la Chiesa ufficiale e quella Mistica da sempre eterna È già successo altre volte nella storia ecclesiale, anche se la confusione […]