Una lettera dell’associazione NONNI2.0 contro la pigrizia indolente e per manifestare con le Sentinelle in Piedi, anche contro le leggi liberticide e inumane che stanno distruggendo la nostra civiltà.

Questa settimana il post del mio Blog è dedicato ad uno dei più pregnanti testi che abbia letto negli ultimi mesi.
Si tratta dell’invito dell’associazione Nonni2.o a partecipare a una manifestazione della Sentinelle in Piedi a Milano. Ve la propongo come l’ho ricevuta e spero che vi affascini per il suo chiaro splendore civile e pure religioso.
I Nonni, associazione a cui mi vanto di appartenere dal 2014 alla sua nascita, sono già un movimento tra i più vivaci e presenti del nostro tempo (come La Croce e la Manif pour tous).
Esso cerca di sostenere, tra l’altro, le comunità pro vita intorno ai temi dell’educazione (e non solo), fra i più cruciali delle nostre società: è noto il ruolo irrimpiazzabile dei nonni e delle nonne nelle famiglie e nel mondo!
Il testo qui riprodotto, in sovrappiù, è un invito ad un avvenimento pubblico (silenzioso con la lettura individuale di un libro), sempre organizzato da un altro movimento: da Le Sentinelle, peraltro nato in Francia, e non dai Nonni stessi.
Una certa spocchia dell’associazionismo, anche cattolico, dovrebbe ben essere seppellito !

 

Cari amici,

vi ricordiamo che le Sentinelle in Piedi tornano a vegliare a Milano
Domenica 12 aprile alle 17.00 all’Arco della Pace.

Da cosa si misura la giustizia e la verità di un’azione? Forse dal consenso che crea? Chi misura l’efficacia di un’azione da questo è già schiavo del potere.

Provate a pensare se da domani vi dicessero che l’omicidio è legale. Cosa fareste per cercare di cambiare menti e cuori? Stareste in silenzio in attesa di tempi migliori provando a difendervi senza offendere troppo chi vuole uccidere mentre altri muoiono? Perché non c’è molta differenza nel lasciare che la società si suicidi distruggendo la famiglia e generando disperazione: l’unica differenza è che il potere ci ha assuefatti, abituati a pensare che infondo non c’è nulla di troppo dannoso nelle unioni basate sull’istinto. Questo pensiero è indotto facilmente anche grazie a una mentalità individualista che ci fa credere che una tale scelta non abbia conseguenze terribili per noi è per tutta la società.

 

Abbiamo bisogno di vegliare per combattere il potere che è entrato in noi abituandoci ai rapporti vissuti come possesso, strumentali alle nostre voglie, slegati dal progetto naturale per cui sono creati, e quindi violenti. E abbiamo bisogno di vegliare perché la nostra coscienza, ultimo baluardo contro la menzogna del potere, sia vigile. Per questo lo facciamo insieme, per non soccombere soli al male travestito da buoni sentimenti e affermare davanti a mondo la verità. Verità che l’urlo del silenzio sa sprigionare in noi, ricordando all’uomo questa dipendenza dalla realtà che forse non vuole sentire, a cui si vuole ribellare, ma di cui ha bisogno e che non può negare senza autodistruggere sé e chi a intorno.

 

Noi non ci perdoneremmo di stare a guardare mentre l’ultimo legame con l’altro viene reciso, mentre ai bambini viene negato il legame con il padre o la madre. E tu? Da che parte stai? Da quella di chi approva, di chi omette o di chi agisce? Non è più sufficiente dissentire fra le mura di casa, perchè non c’è verità che persuada e cambi davvero finchè non sia espressa e testimoniata davanti a tutti.

Per questo di fronte al testo sulle unioni civili, approvato dalla commissione Giustizia del Senato, che apre la strada alle cosiddette nozze tra persone dello stesso sesso, e di conseguenza all’adozione, torniamo a vegliare.

 

La società, la famiglia e l’essenza stessa di ogni essere umano sono troppo preziose per stare a guardare!

 

 ASSOCIAZIONE NONNI

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