Tutti i partiti politici detti moderni, tutti, sono sotto il dominio dell’ideologia gnostica sempre erronea e totalitaria, più o meno falsificante. La quale osa ancora affermare che la Verità non esiste, specialmente quella cristocentrica. Lo statalismo ne è la denominazione che si proclama esclusiva o superiore a ogni religione, destinata dallo stesso statalismo a sottomettersi comunque alla politica dello Stato. E sparire nell’intimismo oggi fatalmente irreligioso nel suo orribile privatismo!

La fede cristiana fonda sulla Verità divina su Gesù, incarnato uomo e risuscitato dopo la Croce. Il singolo cattolico veramente credente ha il dovere inviolabile e assoluto di opporsi a ogni legge statale offensiva – se necessario anche col Martirio – per la sua inespugnabile integrità veritativa.
Il nostro mondo detto moderno ha rinunciato a credere che la Verità sia unica, per crederne tante oppure nessuna. A dire il vero, anche all’epoca del Vangelo, alla domanda retorica di Pilato rivolta a Gesù, “Ma cos’è la Verità?”, implicitamente il console romano sott’intendeva il relativismo irreligioso e politeistico nel suo impero di Roma… Più relativamente vicino ai nostri tempi, nel Rinascimento con la filosofia modernista speculativa e coi movimenti protestanti, il problema della ricerca della verità non si è più progressivamente posto, in quanto dichiarato anche inutile cercarla. Convinti in maggioranza beota che si sia ormai teoreticamente e socialmente impossibile farlo! La stessa Chiesa cattolica, soprattutto con l’ultimo Concilio inizio anni ’60 e particolarmente con il Pontificato di Papa Francesco, seguendo e attuando il programma soprattutto del gesuita tedesco Karl Rahner, è l’ultima religione ad aver ceduto (almeno parzialmente ma essenzialmente) le sue armi della “Verità unica possibile”. E questo di fronte alla potenza generalizzata del pensiero unico e liquido! Una parte considerevole dei Cattolici si è però provvidenzialmente arroccata alla strenua difesa della Verità  ontologica e Rivelata con l’avvento dell’Incarnazione di Gesù, in quanto Trinità… Nell’incredulità generale di quasi tutto il mondano “cattolico”, i residui veri fedeli petrini continuano solitariamente a testimoniare, all’interno della Chiesa stessa romana, la Verità eterna della sua unicità divina. Contro il modernismo eretico, immanentista e relativista da mezzo millennio pure nella Cattolicità.

I due “paradossi” minoritari e indispensabili nella salvezza eterna sempre operativi: la Cattolicità ai nostri tempi dileggiata e quello del vero moderno Cattolico petrino!
Nel frattempo gli Stati si sono reinventati o confermati come surrogati, oppure sostituti, della medesima religione: era già stato previsto da alcuni secoli, dalle filosofie borghesi. Di cui, il mondano soprattutto ideologico necessita sempre, in quanto tutta l’umanità è sempre indispensabilmente bisognosa di trascendenza… Ma a difetto di trovare resistente alcuna istituzione di civiltà a difesa della Verità unica, comunque quasi sempre segretamente agognata, sta iniziando a verificarsi l’estrema difesa di quello che paradossalmente compendia la trascendenza e la salvaguardia della sua univoca unicità anche timidamente nella cultura detta borghese. Che solo ormai la religiosità cattolica – sebbene con la sua sostanziale minoranza planetaria – può oggi tutelare e sostenere con la sua eterna Fede nell’unica e autentica religione veramente rivelata! Perfino tra i filosofi relativisti, questa costituisce l’altro apparente paradosso costituito dalla pratica che si sta fondando sul corrispettivo, veramente trascendente, al prodotto terrificante dello gnosticismo imperante e dominante. Di fatto, il Cattolicesimo attuale più diffuso è diventato l’erede soddisfatto di almeno un mezzo millennio di una eresia progressiva che si è sintetizzata, secondo la formula definitiva di Papa san Pio X, nella sua divenuta storica enciclica Pascendi, del 1907. Essa conteneva la definizione di eterodossia protestantizzante di modernismo come “sintesi di tutte le eresie nella Chiesa“. Soprattutto che da allora si diffondono, dall’Umanesimo rinascimentale, dai Protestantesimi fino a quelle del  Concilio Vaticano II e all’avvento ora di un Papa pure attivamente sangallista, come il nostro Intermittente immanentista Francesco. La Chiesa cattolica rincorre ora in sovrappiù, almeno da decenni, sostanzialmente le concezioni così relativiste della politica socio-psicologista dell’attuale mondo in perdizione!

La fede del Cattolico, come risultato totalizzante della libertà umana e come sacrosanto valore dell’esistenza eterna, è ontologicamente appartenente alla Verità di Dio. Il Quale, come vero proprietario, ha depossessato l’uomo, rendendolo autenticamente libero e petrino…
Il processo di constante universalizzazione salvifica del credente cattolico passa per il percorso già realizzato da migliaia di anni di vita in cui l’evento divino, anche prima dell’Incarnazione cristiana, è stato esemplificato da Abramo nell’episodio biblico della prova della sua fede. Fede nel Dio costituita con il sacrificio estremo del suo unico e molto tardivo figlio. Una volta verificatane la certezza nel raggiungimento della montagna dell’immolazione e costatata così la sua sottomissione con la propria avvenuta depauperizzazione intenzionale totale, il dono di Dio rimette tutto nell’armonia celeste della depossessione così rimasta virtuale, nella reale proprietà del tutto. Nelle mani però del Creatore, fermando con l’angelo la mano divinamente sottoposta. Solo Dio può infatti realizzare compiutamente questo impossibile miracolo a cui l’umano non può giungere nemmeno con la sola immaginazione. La libertà si compie nell’adempimento del profondo incontro tra Dio e l’uomo, nell’ordine ontologico e religioso! Ingenerando una delle esperienze più autentiche e rigorose presentate dalla storia, a conferma dell’Alleanza divina e trinitaria con l’umanità. Essendo questa incapace di produrla autonomamente, si proietta qui indicativa nella sua relazionalità cognitiva col Mistero tra Cielo e Terra! Impossibile quindi non farne il parallelo di confronto tra l’inutile improvvidenza “liturgica” dell’ultima Chiesa romana, da parte del Pontificato di Papa Francesco: nel modificare espressamente perfino l’unica preghiera insegnata da Cristo stesso, col “Padre nostro”.
La motivazione “teologica” avanzata dal nuovo clero “correttore” di Dio è altrettanto sacrilega quanto la cosiddetta frase di sostituzione arbitraria adottata (certamente pure  insignificante): un vero e proprio intervento nella direzione, si può dire “come al solito”, antropocentrica e sentimentaloide del “non ‘abbandonarci’ nella tentazione“! L’idea sotto accusa, da parte degli autori del cosiddetto cristiano alla maniera di “Fratelli tutti“, è che Dio non sarebbe mai disposto a mettere l’uomo alla prova della sua fede! Perché? “Mai avrebbe osato” – affermano, ancora ai nostri giorni, molti chierici e il loro Papa protestanteggiante con certezza sedicente biblica. In modo come al solito massone, secondo la consueta credenza modernista dell’orda di generalmente pavidi ecclesiastici della cosiddetta “Fratellanza umana” solo orizzontale. Conforme questa più al Nuovo Ordine Mondiale, che al salvifico ed eterno piano trinitario strutturato. Puntualmente, invece agli inutili timori umani, Dio l’ha fatto veramente con la Sua “tentazione” audace ma frenata: gli esempi nelle Sacre Scritture sono anche altri! Le vie del Signore sono ben più temerarie di quanto la cultura, oggi pusillanime ed eterodossa del “buonismo cristianucolo”, osi immaginare. Specialmente quella più modernista e del cosiddetto “buon senso” solo pacificante nell’apparenza, anti-cristiano storico e prettamente massone.

L’uomo è trascendente per natura alla sua materialità. Al punto che lo Stato politico dovrebbe porsi  sempre subordinato alla sua volontà spontanea d’intangibilità fisica e spirituale. E non viceversa.
L’obbedienza ontologica dell’uomo rispetto al suo Creatore non può che situarsi tra la baldanza, conosciuta come situata storicamente specificamente giussaniana, dal suo cosiddetto inaudito più che valoroso e ardito, e l’affidabilità contenuta nella totale ed esclusiva fiducia nella Ragione anche  razionalista, propria della mera misura naturalista umana. Se non esce dalla sua piccola arroganza narcisista fatta di sentimentalismo umanoide, l’uomo già abbrutito dalla sua massificazione cinica, miope e squallidamente edonista, come potrà accedere alla semplicità stupefacente della sua creaturalità confermandola? Solo essa può renderlo felice e lieto! Come potrà spianare, in effetti, le montagne artificiali che il principe dei demoni gl’interpone nel suo tentativo di accedere alla realizzazione delle Leggi però divine e alla sua inimmaginabile potenza: perlopiù sempre sconosciuta e non creduta? I criteri mondani non sono quelli paradisiaci fondati sull’Amore divino che tutto trasfigura già in questo mondo mondano, sempre in preda al Peccato originale. E che rende possibile la concordanza delle diseguaglianze (apparenti su Terra) nel già ricchissimo universo, tra le singole persone e la mera uguaglianza sempre promessa dalla politica solo umana e mai ovviamente   realizzata! La somiglianza trascendente all’immagine di Dio è vocazionale, potenziale, ma occorre cercare, in ogni caso preventivamente, l’imitazione del Cristo nella propria vita sempre pubblica…

Nessuna “ragione” etica (collettiva generale) ed estetica (individuale percettiva) può essere opposta alla volontà religiosa e santificante della Persona ontologicamente imprendibile. Anche con motivazioni dette “altruiste”, razionaliste e presentate come “Bene comune”, ma falsificato.
Anche la moda scervellata di tatuarsi, di modificare il proprio corpo incontaminabile (salvo in caso terapeutico, se veramente necessario), è diventata una superficiale graffiatura, sedicente estetica di fronte ai miliardi di detti “vaccinati”, compresi i bambini (!) : dopo essersi fatti iniettare con sproporzionati “intrugli pericolosi”. La cui gravità sarà conosciuta solo in futuro perfino a livello di DNA… Vaccini che, comunque, si sono rivelati subito completamente falsi, dopo un primissimo momento di incredulità e sbandamento, per almeno tre ragioni fondamentali.
Innanzitutto, nella loro denominazione criminalmente contrabbandata! Al posto di curare immediatamente la pandemia ai suoi primi sintomi e con i metodi tradizionali disponibili (che peraltro si sono rivelati subito perfettamente efficaci) anche senza praticamente nessun morto,  senza alcuna ospedalizzazione e con costi irrisori, si sono reclutati molti sedicenti “virologi”, anche contro il parere di grandi scienziati riconosciuti. Virologi tutti corruttibili economicamente e con spiccate tendenze immancabilmente scientiste, in quanto gnostici. In pieno conflitto d’interessi con le multinazionali farmaceutiche, essi si sono messi al servizio (richiesti) dei politicisti al potere dei diversi Paesi, prescrivendo cosiddetti “vaccini” – che vaccini non sono come impedimenti all’infezione – naturalmente in corso di sperimentazione. Il cui collaudo è ottenibile in non meno di quattro-sette anni e non quattro-sette mesi. In sovrappiù, come sola e unica terapia possibile, peraltro clamorosamente anche smentita. Subito rivelatasi essa stessa contagiosa e, va da sé, inefficace e senza diritto di denominarsi vaccino. Come previsto dalla critica ovviamente tacitata e nascosta dagli strumenti di comunicazione, salvo quelli di contrinformazione. Impedendo, con la complicità di tutti i media subordinati, sovvenzionati e asserviti, con la complicità della quasi totalità dei prezzolati giornalisti, indegni impiegati ridicoli della loro etica professione. Condannando così innumerevoli vittime a una morte atroce anche senza sepoltura! Naturalmente le ondate infettive, contrariamente alle false assicurazioni non solo dei poteri politici e della vantata scienzah con l’acca, si sono eternizzati : ne siamo ora alla quarta ondata in meno di un anno di varianti, con pure dati falsificati! Senza che i   risultati promessi per il blocco della pandemia si siano anche solo timidamente manifestati. Perché allora questa catastrofe mondiale? Non vado a descrivere qui tutte le nefandezze e scelleratezze che si sono accatastate nel frattempo e che sono conosciute da tutti e in tutti i Paesi. Sebbene con la loro sistematica e costruita menzogna comunicativa di massime e inconcepibili dimensioni! Ma le altre due ragioni che ho appena annunciate, rapidamente le appunterò qui sotto, almeno per dovere.

Oltre allo scientismo terapeutico dei falsi virologi assoldati, ecco il piano post-razionale dello Stato totalitario gnostico e antidemocratico, cosmo-ecologista e malthusianista pure informatico.
La seconda ragione, dicevo, è stata costituita, va da sé, dall’interesse economico delle multinazionali,  dette terapeutiche che non volevano farsi sfuggire, secondo la loro perversa ideologia famelica teleologica dell’attuale liberalismo, i proventi e i profitti incalcolabili dall’evento che è stato opportunamente gonfiato in modo mastodontico in tutta la comunicazione massificata mondiale. Divenuta fondata sulla “paura” mostruosamente pianificata e massimamente terroristica. Anche in sovrappiù per pura scemenza polticistica e zelante, rispetto agli interessi dello stesso NOM.
E infine la terza ragione, la più importante, quella politica. Dalle stesse dichiarazioni sempre più odiose e sprezzanti dei governi medesimi, il vero potere internazionale ha da decenni organizzato, per conto delle gerarchie “aristocratiche” (di norma nemmeno elette) soprattutto finanziarie e culturali, un grande progetto trans-umano, detto “Reset”. Di cui si è fatto in opposizione, geniale e particolareggiato analista propagandista, l’arcivescovo Viganò. A livello mondiale (particolarmente negli Stati Uniti e in Italia), come massima autorità internazionale grazie alle sue pregresse qualifiche  cattoliche da molti anni desunte da incarichi prestigiosi internazionali magnificamente espletati. Contro la politica acquiescente, conformista ed eterodossa pure del Pontificato di Papa Francesco, sempre più voluminosamente ingombrante in modernismo intermittente e pure nascosto!
Il contenuto di questa terza motivazione politicista è infatti quella detta dello sfruttamento che loro stessi al potere hanno denominato con il terrificante termine di ‘”opportunità”. L’opportunità così  imperdibile è offerta dalla pandemia per cominciare a realizzare, praticamente e in modo efficace, le premesse di fondo del “Grande Reset” antidemocratico, malthusianista e tecnologico-razionalista. Messo in preparazione fin dagli inizi degli anni ’50 del secolo scorso. Complice così il modernismo che ormai ha conquistato la quasi totalità della politica mondiale (gnostica e relativista), oltreché delle religioni, con l’ultima adesione reiteratamente entusiasta del sangallista Papa Francesco, segretamente in sovrappiù e politicisticamente cinesizzante! E infine, anche in vista delle ingenti risorse già allocate alla cosiddetta ecologia dalla traditrice, illegittima e falsa Unione Europea di Maastricht. Allocate direttamente nella voragine economica del debito pubblico (leggere soprattutto delle non solo generazioni speranzosamente attive future). Anche dell’impossibile ecologismo cosmico (e pochissimo – felicemente – in modo seguito incoerente), già in avanzato stato di maturazione, però inapplicabile. La pandemia di origine “cinese”, diventata infatti modello dittatoriale quasi planetario, non poteva che essere il cacio sui maccheroni servito, non si sa neppure se di certo involontariamente, sul piatto del Nuovo Ordine Mondiale totalitarista. E soprattutto operante al dimezzamento (!), non di meno che dimezzamento, della popolazione mondiale! Così scrivono e predicano nel programmato già all’indomani della ideologica e sanguinaria rivoluzione francese “illuminista”… Eppure la Chiesa cattolica dispone da più di un secolo di una Dottrina Sociale, anche specifica, intitolata “Distributismo” – desunta dalla antica “Sussidiarietà” – che per l’appunto condanna e sostituisce il sottosviluppo ingordamente illimitato con l’Imprenditorialità. Diffusissima e prioritaria a favore delle classi intermedie che il NOM vuole sottoporre al genocidio sistematico fino a non meno della metà nel mondo attuale. Dottrina elaborata à priori contro, dal trio britannico (Chesterton, Belloc e McNabb), sulla base delle encicliche di Papa Leone XIII, già alla fine del secolo diciannovesimo.

Mai obbedire allo scientismo sanitario che si spaccia per scienza con valenze pure religiose! Questa cerca di sostituire, nella gestione del potere, l’indispensabile religione, compresa la Cattolica, da parte della “moderna” politica dello Stato miseramente ateista e statalista nel politicismo dalle mille falsificazioni. Approfittanti però di una pandemia ora terrorizzante ad arte.
Era inevitabile che il totalitarismo intrinseco dello Stato, detto moderno (in realtà, modernista ateo e laicista tramite il relativismo politicista),giungesse prima o poi a riformulare in modo terroristico e dittatoriale la cosiddetta alta democrazia. La quale, in nuce, ha sempre però presentato in embrione il concetto di tirannide, anche della più risicata maggioranza razionalista quando non raggiungibile legalmente! Attualmente è il cosiddetto liberalismo “democratico illimitato”, in quanto senza limiti superiori rispetto al capitale e ai profitti (!), sproporzionati pure alle necessità semplicemente umane, dunque totalitario per definizione. Il tutto per monopolizzare il governo del mondo. Sul modello paradossale della reale dittatura cinese comunista e capitalistico-statale con cui spicca l’accordo sempre umiliante ed eretico, anchesì assassino più o meno segretamente (Hong Kong e campi rieducativi), di questo scervellato Pontificato bergogliano! Piuttosto che obbedire all’emblematico e mitico “imperatore” al potere reale, i Cristiani petrini si facevano sbranare dai leoni al Colosseo, celebrati come Martiri. Altro che appiattire Cristo a questo statalismo “liberale” illimitato col cosiddetto permanente orribile “male minore” del cattolicume politicista contemporaneo, come fa e pretende l’attuale Pontificato: in ossequio, anche sinistrosamente, all’Unione Europea, alla Cina e agli Stati Uniti corrotti dal cosiddetto “liberale” Biden! Come dichiararsi cattolici, obbedendo contemporaneamente alla cosiddetta “Comunione” di siffatta Chiesa perdipiù trionfante e papista senza condizioni divine? Che fare? A scapito degli errori eretici dei suoi uomini ecclesiastici infine quasi essenzialmente reificati, rimane pur sempre la vera ed eterna Chiesa spesso poco visibile, divina e mistica. Non riconosciuta ufficialmente e pure applaudita spudoratamente, senza conseguenze positivamente feconde religiose (anzi!) dallo squallido, persecutorio e tirannico gnosticismo mondiale, nemmeno generalmente rilevato! Nel frattempo, infatti, una Chiesa petrina si manifesta denunciando meticolosamente e con assoluta doverosità cristiana, pregando come non mai per una conversione verso la Verità da parte di questo ormai sperduto Pontificato antropocentrico e non esclusivamente cristocentrico. Quindi anche realizzatore degl’ideali più nobili borghesi e umanoidi! Il che, per permettere che si compia – coscientemente da  parte dei fedeli petrini e della Chiesa cattolica – il progetto imperscrutabile agli uomini, perché divino della Trinità. Senza dunque Speranza? Mai!

Come coltivare la Speranza, autentica virtù teologale, indispensabile nella nostra condizione storica di caos e di eterodossia ecclesiale, anchesì arrogante, acritica e odiosamente divisiva?
La Speranza può solo scaturire, come sempre nella storia, dalla Verità umilmente assunta – e con assoluta certezza vissuta, anche dolorosamente – da creature affidate totalmente  nelle mani del Creatore. Il Quale, nemmeno Lui!, non è mai stato certo di ritrovare l’assicurazione (narrata in tutte le Sacre Scritture)  della Fede petrina alla “fine de Tempi”. È qui che si inserisce la garanzia trinitaria del “non prevalerunt“, da dove scaturiscono e confluiscono le forze del male. Ecco perciò la fonte cristallina della Speranza evangelica, da cui trarre la forza della fede per conservarsi in Grazia di Dio. Perfino con futuri Papi, profetizzati e già programmati con innumerevoli nomine moderniste, fino alla tragica qualifica di Anticristi! Attualmente, come sempre già avvenuto, non mancano però a milioni i fedeli alla cristocentricità. Chi sono? Molti, moltissimi, spesso anche resistenti e non sempre silenziosi. Tra quelli che hanno moltiplicato le loro preghiere per la loro divina criticità e discernimento. Noto qui innanzitutto il cosiddetto Dicastero cattolico della Dottrina Sociale della Chiesa, con il suo presidente onorario arcivescovo Crepaldi; alla testa dell’Osservatorio Van Thuân (da lui stesso fondato), col suo direttore Stefano Fontana, filosofo-teologo di grande talento rigoroso, oggi centrale. Ma la Provvidenza ha permesso pure un’altra figura ormai “istituzionalizzata” a livello anche mondiale, l’arcivescovo Viganò. Senza di loro che predicano e scrivono incessantemente i risultati della Verità teologica nel terzo millennio, non è possibile la salvezza evangelica e l’unità cristiana. Naturalmente non è nemmeno possibile iniziare a radunarsi in quanto cattolici ortodossi contrari allo “scisma bergogliano interno”, contro le Leggi evangeliche e cristocentriche. E senza il preventivo riferimento alla loro Autorità sicura. La quale oggi sostituisce provvidenzialmente quella che fa mortalmente difetto al Cattolicesimo salvifico romano falsificato. Per essere Autorità, occorre prima porsi come tale e autorevolmente, col suo indispensabile e quotidiano “Non possumus.
E in quanto obbediente scrupoloso, a sua volta, all’Autorità di Cristo vero capo, umile e petrino nella Sua perfezione divina, della Chiesa sua sposa!
In ogni caso, ci sarà una molto lunga lotta generalizzata, essenziale tra Il Bene e il Male, – anche per la sopravvivenza necessariamente violenta – la cui vittoria è ora assolutamente incerta !    

  

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