L’attuale eresia cattolica è composta di due poli simmetrici: l’uno in riferimento allo spiritualismo (la dimensione verticale e divina) e l’altro all’immanentismo (la dimensione orizzontale ed esclusivamente “sensibile”). “Modernismo” è la denominazione di siffatta eresia che coinvolge oggi, anche e soprattutto Papa Francesco stesso, eletto con l’aiuto determinante del gruppo modernista San Gallo, infatuato dal suo guru: lo pseudo-teologo eretico tedesco, Karl Rahner (morto nel I984), gesuita ma pubblicamente vivente con la sua amante, senza più dire Messa…

Per rendere eretico tutto il Cattolicesimo basta mescolare il rigore della sua Tradizione teologica ed ecclesiale con anche una delle sue multiple tendenze eterodosse. La Chiesa cattolica include così e, dopo l’ultimo Concilio, non condanna più esplicitamente le eresie, ma le adotta!
L’ultima condanna dogmatica è stata – che io ricordi – di Pio XII, scomunicando solennemente il comunismo. Il suo successore, appena una decina d’anni dopo, Giovanni XXIII (il Papa Buono) proclamato poi santo, ha fatto concludere immemore (!), appena prima dell’apertura del “suo” Concilio, autodenominato  assurdamente “solo pastolare”, un accordo a Metz con la controparte direzione atea, totalitaria e ultralaicista dell’allora Unione Sovietica. Tramite una delegazione presieduta dal cardinale francese russofono Tisserant, avente come oggetto che la Chiesa non avrebbe trattato, nemmeno minimamente, il tema massimamente cruciale e storico del comunismo. E questo nella massima Assise romana e sempre stata universalmente dogmatica!
In cambio, l’allora totalitario vertice comunista mondiale avrebbe permesso – oh  suprema concessione ! –  ad alcuni prelati ortodossi di uscire dal disgraziato impero collettivista sovietico per partecipare come osservatori alla sacra Assemblea di  Roma…
Anche l’attuale Pontificato ha concluso, due anni fa, un accordo tutt’ora segreto – si suppone analogo e, nei fatti, costatato altrettanto funesto – col residuo governo comunista cinese di un miliardo e settecentomilioni di sudditi culturalmente schiavizzati e supposti sempre consenzienti, ancora segreto malgrado la sua prossima e provvisoria scadenza. E questo, nonostante la clamorosa confessione – da parte degli stessi dittatori-dirigenti marxisti – proclamata spontaneamente e publicamente a livello planetario, del fondamentale fallimento del comunismo, nel 1989.
E, soprattutto, dalla conclamata “parresia” trasparente ricordata continuamente e inutilmente, però in piena terribile logica conseguenziale, da Papa Francesco. Il principio esplicito di eresia al cattolicesimo è quindi stato di fatto “superato”, affermandone – come al solito tacitamente – un tutt’altro per cui la “legge” personale, ossia la semplice volontà anche intellettiva individuale detta arbitraria, diverrebbe predominante su tutto. Perfino sul cosiddetto diritto classificato supremo (sempre implicitamente!), automatico e inviolabile di emigrare nel Paese civile, sviluppato e religiosamente identitario, individualmente scelto! La fine cioè  delle sovranità popolari anche sulle territorialità nazionali. Vale a dire, l’accettazione dell’anarchismo antistatalista (comunque statalista!) come dominante sulla Libertà religiosa della Chiesa, salvo sulla “insindacabile” decisione individuale di entrare e stabilirsi nella casa altrui! E questo, particolarmente in Italia e malgrado tutte le condizioni politiche, economiche e culturali che potrebbero essere pure  contrarie e già legalmente stablite. Esattamente come lo sono le legislazioni degli attuali Paesi non solo europei. E lo praticano, sebbene con sempre marginali contraddizioni ben permanenti.

È questa anche la ragione per cui san Pio X, nel 1907, proclamò l’enciclica, “Pascendi”, in cui définì l’ideologia modernista (già combattuta dalla Chiesa cattolica da quattro secoli, cioè dalla nascita e dal primo sviluppo del disastro dell’eresia protestantizzante) come “sintesi di tutte le eresie”.
Già il Concilio di Trento, nel Cinquecento,  con le battaglie acerrime opposte al casuismo e condotte poi da Papa Pio IX col suo storico “Sillabo” contro cioè il modernismo di metà Ottocento, avevano individuato in siffatta ideologia massimamente devastatrice il peggiore nemico della Salvezza divina. E propria della suprema ed eterna Chiesa (cattolica) fondata e investita direttamente da Gesù per generare e salvaguardare l’essenziale nella cultura non solo di civiltà: l’unica e sola Vérità religiosa senza la quale nulla ha senso. In effetti, nemmeno il principio basilare della responsablità individuale e personale è contemplato da siffatta contro-cultura endemicamente eretica. Mentre le chiese si svuotano sempre più, è la cultura diabolica della gnosi la civiltà pagana dell’illimitata irresponsabilità, che di fatto viene sostenuta fino per identificare la Carità senza alcuna verità.
E soprattutto, senza la Verità cristocentrica! Celebrata per millenni dalla Chiesa con la cultura – tanto invocata da san Giovanni Paolo II – la quale ha dovuto e deve sempre essere molto combattente per essere conquistata faticosamente nella Verità per la gloriosa storia dei Martiri. Che ancora oggi sanguina più o meno dappertutto.

Addizionando al più prezioso e paradisiaco vino “grand cru” una dose di volgare o soave gazzosa, oppure in modo peggiore, di velenoso buonismo massone, si può solo renderlo imbevibile o mortalmente tossico: è questa la genesi di ogni volontà eretica non affidata totalmente a Dio.
Ecco infatti in arrivo la banalità immanentistica del modernismo che asseconda la Verità suprema del Cristianesimo a tutte le altre “intelligenze” e religioni dette “umanistiche”, volontariste e psicologiste, prodotte dal mondo e dalla sua mentalità perversa e riduzionista. In testa  a detti “messaggi pseudo-religiosi”, razionalisti e soprattutto falsi, si situa quasi tutta la ricerca filosofica “moderna” che, dagli albori del Rinascimento, si è posta vanamente di voler distruggere i princìpi del religioso teologico. Confluiti, questi, contro l’incomparabile pensiero veritativo tomista, attraverso la cosiddetta esclusività umanista detta razionale (in realtà razionalistica). Ed ecco quindi il trionfo dell’ecologismo, anticattolico per definizione, definito quantomeno panteista da tutta la più alta concezione cristiana. Dopo aver acquisito nel portafoglio eretico delle scemenze ideologiche la supremazia scellerata dello statalismo degli Stati, ecco ora quella del dominio della cosiddetta “natura” che Dio ha creato per essere sottomessa (non di meno) all’uomo. Malgrado il rispetto massimo che si deve praticare, come sempre, per tutto il Creato. Il quale presume, naturalmente, un creatore, il Creatore rivelatosi poi Trinitario esplicitamente anche nella Carne. L’attuale Papa ne parli ampiamente piuttosto che correre appresso con intermittenza e attraverso le sue prediche, i suoi atti e le sue “encicliche”, ligie alle mode cosiddette ecologiste e gnostiche, inevitabilmente eretiche e annuncianti l’avvento dell’Apostasia. Sulla stessa linea dell’attuale Europa di Bruxelles, quella traditrice dell’Unione Europea rispetto all’iniziale dei padri fondatori veramente cattolici (Adenauer, Schuman e De Gasperi).
Quella invece sconvolta oggi, a sostegno dell’orribile NOM (Nuovo Ordine Mondiale), il progetto politicistico mondialista, onusiano e massone, giust’appunto verso cui tutti i movimenti e partiti politici borghesi tendono a realizzare il raggiungimento, il più presto possibile. Vale a dire il caos indifferenziato, sradicato con l’identità astorica e svirilizzata, priva di contenuti se non quello dell’immanentismo consumista e alienante, e a gogo. Abbrutente al massimo grado e per cui i cattolici, senza una loro unità evangelica e senza un loro partito autentico e identitario, agiscono in diaspora votando in modo indifferenziato e diabolico.

Perché qualsiasi tendenza modernista inclusa nel Cattolicesimo può renderlo inevitabilmente dualista e eterodosso nella sua organicità integrata e bipolare, “orizzontale-verticale”?
Non esistono gli eretici immanentisti (orizzontali) nettamente separati e alternativi a quelli spiritualisti (verticali). È fatale che una eresia induca contemporaneamente l’altra in modo intrinseco: se si è dediti all’idea per cui l’affermazione nel fattuale dell’esistenza, la sola e unica volontà dell’uomo. Essa non può sfuggire a quella dell’almeno dubbiosa esistenza di Dio e del Suo universo spirituale. Ormai anche i più arguti filosofi non possono legittimamente privarsi dell’eventualità di credere in Dio negato dal becero positivismo. Tanto più che tutta la loro ricerca nella storia ha dimostrato quantomeno la perfetta razionalità (non solo teoricamente possibile) del Cristianesimo soprattutto ed evidentemente cattolico, incarnatosi nella civiltà occidentale. Lo scienzato-filosofo profondamente cattolico francese, Blaise Pascal, ne è stato forse il più illustre testimone contro tutte le proposizioni atee e scientiste, già nel diciassettesimo secolo. La scelta del Cattolicesimo moderno di non più condannare ufficialmente alcuna eresia corrobora l’idea che, giunti al modernismo, non si possa sfuggire al suo simmetrico e contemporaneo spiritualismo. In tal modo, ormai, si è di fronte all’accettazione “evidente” della simultaneità oscillante tra l’eterodossia riguardante l’una e l’altra. Perché oscillante o piuttosto intermittente? Il  Cattolicesimo non lo è assolutamente, non lo è mai stato (se non più o meno rapidamente sconfitto nelle sue deviazioni ). Esso può essere solo cristocentrico. Tutta la sua concezione non può essere che la celebrazione del “Io sono la Via, la Vita e la Vérità” di Cristo, dell’unica e vera religione, quindi, in cui la religiosità abbia ben inchiodato in modo indissolubile l’orizzantalità del braccio allargato e umano della Croce a quello verticale dell’eterno divino! È in questa unica e irriducibile sintesi che inizia il Mistero cristiano e religioso dell’umanità. Altrimenti si è senza scampo nell’alternanza tragica di una farsa infinita tra le due polarità eretiche, rimaste vittime segnate dal “Peccato originale” mai confessato e quindi inesistente o imperdonabile. Ben altro, quindi, che il totale non-senso dell’ecumenismo; che la compiacenza con le passioni umanoidi e “ troppo umane”; che il “riformismo coatto e forsennato, mai necessitato dell’inutile e dannoso “bisogno liturgico”; che gli accordi (in sovrappiù segreti) con i poteri anticristici della storia; che la confluenza in “nuovi ordini mondialisti gnostici” con gli statalisti laicisti e  irriducibili che governano il mondo; che i silenzi loquacissimi sulle orrende ecatombi (!) di assassinii abortisti e sugli scervellati teoremi del cosiddetto gender,  impartito direttamente a scuola ai bambini residuali divenuti quasi, se non completamente, di proprietà dello Stato…
La Chiesa cattolica deve quindi riconvertirsi  profondamente e i suoi fedeli devono sprofondare nella preghiera (spesso persino negata di fatto, come attualmente quella suprema all’Adorazione eucaristica!). E nella ricerca meticolosa della già strutturatissima (e mai esaustiva) cultura della Fede eterna, sempre all’attacco della vanagloria, in diabolico e costante agguato.
Così come oggi, il modernismo è l’eresia più mascherata dell’Anticristo storico, mai apparentemente, competamente e in modo compiuto eterodosso: ma, come sempre, antireligioso e anticattolico!

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