Qual è il criterio con il quale giudicare con sicurezza una linea politica di un governo o quella teologica di un Pontificato, nonché di un movimento, di un partito o di un semplice individuo, sia sul piano politico che religioso? Mai come ai nostri giorni, la politica e la religione si sono uniformizzati nei loro principi, divenuti tragicamente comuni nel riduzionismo: i primi dementi e i secondi eretici. In un modo apparentemente “irreversibile” e già terrificante.

A partire dalla ribellione scismatica del protestantesimo, gli uomini non hanno fatto altro che scivolare verso una unificazione diabolica, detta esclusivamente antropologica, verso ciò che oggi viene chiamato NOM, una visione infernale rovesciata, unificante la religione con la politica.
Il chiacchiericcio inutile è il frutto del tipo di critica, radicale e diretta – soprattutto in Europa – alla politica detta modernista, superficialmente moderna, ben lontana da quella altezzosamente e realmente praticata in modo dittatoriale. L’attuale pandemia mondiale sta rivelandosi lo strumento ideale per strutturare questa politica completamente pure deragliata, che si è estremizzata in modo totalmente demente! Tutto l’irrazionale conseguente è concentrato nell’idea immanentista che la politica, come la vita intera, non avrebbe senso e non può averne (inutile quindi, secondo questi neo-pazzi  miscredenti, cercarlo!), in quanto “così va il mondo” da quando tutto avrebbe confermato – a partire dal Rinascimento – “che la storia appartiene esclusivamente alla cosiddetta volontà umana e alla sua automatica progressività tecnica sempre in divenire”. Questa è la concezione ridicolmente riduttivista, ormai corrente, che domina apparentemente nell’universo planetario. Una visione che ha portato attualmente al caos globale attuale della politica e dell’economia. E sul piano esistenziale al punto che, quando siffatta unità non la si ritrova più nel consenso elettorale, si trasgredisce il più possibile e anche al di là delle “sacre” regole democratiche, per l’imporre senza possibile opposizione. Con una tranquilla arroganza aggressiva che non fa che separare, si direbbe irreversibilmente e senza possibilità di mediazione, tra il mondo demoniaco alla ricerca del Nuovo Ordine Mondiale e l’altro, diventato completamente minoritario a difesa della creaturalità naturale e teocentrica! Ma ormai l’ateismo generalizzato e statalista, che fonda il modernismo di detto progressismo dogmatico rimpiazzante tutto il pensiero teologico dell’immensa e gloriosa Scolastica cristocentrica (alla base della nostra civiltà occidentale), si considera insostituibile e autorizzata alle più mostruose esazioni antiumane, pur di affermarsi pubblicamente… E per distruggere ogni proposta ragionevole che la storia del liberalismo cristiano ha costruito e selezionato in migliaia d’anni. Questa ideologia s’è basata ribellandosi alla concezione evidentemente creazionista in collaborazione con gli uomini di buona volontà, è invece contraria ad un Creatore amoroso dell’umanità. Fino a farne constatare la creazione totalmente libera e permetterle perfino la crocifissione del prorio Figlio: inviato  su Terra per insegnare ad avere fiducia nelle Leggi dell’Eterno. La follia storica ha invece iniziato e confermato la sua disgraziata esistenza con l’avvento del protestantesimo anglicano e luterano. Quest’ultimo, soprattutto, si è solo sviluppato nel suo assurdo ed intrinseco scissionismo, concepito “naturalmente”, contro ogni ontologismo, fino a più di duecento Chiese dette evangeliche e quasi duemila sette… La strutturazione, in altri termini, dell’attuale suprema confusione mondiale, ideologica e politicista. Da cui l’esigenza di un sedicente ordine mondiale, sebbene falso e razionalista, anche senza alcuna razionalità!

A chi la colpa? Alla religione o alla politica? Naturalmente alla religione, in quanto visione globale, ontologica e salvifica (oltretutto rivelata) che determina la direzione e le modalità concrete di ogni azione, sia collettiva che personale. La filosofia, quindi, a servizio della teologia!
Il preteso abbandono della civiltà teocentrica o, almeno, la sua marginalizzazione alla dimensione privata e intimista, dopo l’aver totalmente cancellata e resa straniera alla fondamentale funzione pubblica – di cui lo statalismo si è imposto come sostituto nella sua esclusività politicista – ha messo in evidenza  la profonda ignoranza volontaria generalizzata della nostra civiltà modernista detta moderna! È questa la sorgente da cui tutte le perversioni prendono origine. E la sorgente è la Verità della vita stessa e della visione del mondo! Non è a caso che i filosofi detti positivamente rivoluzionari, i peraltro creduti attualmente “inutili”, si siano messi contro, già alla fine del Medio Evo, ai principi della filosofia precristiana e alla Scolastica tomista, calunniandola per secoli (!), allo scopo di distruggerne i fondamenti. Il famoso principio fondatore del pensiero eterno secondo il quale “philosophia ancilla theologiae” (la filosofia al servizio della teologia) è stato molto semplicemente dimenticato per essere messo da parte, nella nostra moderna epoca modernista, riduzionista e acefala. Così, dopo aver realizzato lo sporco lavoro di eliminare la sorgente stessa del pensiero corretto e logico, la filosofia non s’è nemmeno vista ringraziare prima di essere buttata, o abbandonata dalle nuove ideologie sempre fallaci e moderniste, in un ripostiglio per il vecchiume futile e superfluo. L’attitudine della religione stessa è stata di assurdamente subordinarsi, di fronte a siffatto processo devastatore e demente. Per finire a utilizzare le filosofie ateiste anche nei seminari cattolici per la formazione dei preti, nell’ultimo mezzo secolo, come base dello studio della… teologia. La follia! Si è così ottenuto il risultato del rahnerismo nichilista che ha riportato tutta la teologia classica al paganesimo primitivo, che nega fatalmente l’esistenza non di Dio. Sarebbe infatti troppo intellettualmente arduo per le capacità critiche e speculative dell’attuale misero uomo-massa abbrutito. Ma questo gnosticismo di tutti i partiti afferma, anche se solo implicitamente, la sua irrilevante influenza reale sulla Vita e, soprattutto, sulla vita pubblica, dichiarandola da secoli nulla. Ecco dunque l’eresia  dello sviluppo delle eterodossie adottate esplicitamente e sempre più apertamente, pure da questo Pontificato. Come, in realtà, aver potuto realizzare questo incredibile exploit teorico? Molto semplicemente addizionando, progressivamente in cinque secoli, questa impossibile e rocambolesca ideologia modernista, in quanto totalmente nichilista, alla grandiosa teleologia finalista cattolica, dalla pratica però già ben deteriorata. E privata dei “Principi – per esempio – non negoziabili”, quelli riassunti da Papa Benedetto XVI, appartenenti tutti all’inarrivabile Tradizione cristiana. Un miscuglio, questo,  addizionato al cocktail in effetti imbevibile, per il suo livello tossico mai raggiunto dai veleni classici eretici. L’allusione di Nietzsche per il quale il veleno sarebbe così reso attraente se il suo contenuto letale non fosse amaro, viene immediatamente allo spirito… Il tutto, già realizzato nelle società sviluppate, mentre diventava massificato in un falso pensiero unico descritto magistralmente dallo spagnolo Ortega Y Gasset negli anni 1930 (detto poi “liquido” da Zygmunt Bauman). Dove la “massificazione” costituisce il più colossale processo di instupidimento generalizzato e di subordinazione più eterodiretta della storia!

Il primato originario sempre di fatto attribuito alla religione è stato perduto: ragion per cui la follia si è impadronita del mondo a partire dal Rinascimento. Il quale non ha fatto che parassitare e sviluppare tutto lo slendore della sapienza umano-divina, propria della civiltà antica e medievale.
È il livello di dolcificazione dell’adesione all’attuale falso Cristianesimo non drammatico, costruito invano per attirare l’attenzione e l’adesione delle masse popolari dette moderne. Per stabilire le statistiche che mostrano la prova irrefutabile che dette masse non sono poi finalmente così stupide: infatti “create a immagine di Dio”! In realtà, si sa, non esiste alternativa strategica al Cristianesimo cattolico. È per questa ragione poco acquisita che i cattolici attualmente molto eretici sono “impegnati” ad aumentare la dose di zucchero alle medicine della Salvezza evangelica: sia per coatta convinzione che per opportunismo storico… Ma non è seguendo le tendenze neo-protestantizzanti tedesche, che si può far fronte alla crisi storica di tutta la Chiesa nel suo tradimento cristiano. Cercando di “umanizzare”, con il linguaggio dello zuccherino modernista, l’apparente tradizionalismo papista residuale. Che ce lo si dica: innanzitutto, bisogna riconoscere l’ordine originario delle cose e del pensiero e non la “Nuova Chiesa” dell’al più troppo buonista Papa Francesco. Il quale concretizza la teologia della stessa “Nuova Chiesa” del gesuita tedesco eretico Karl Rahner (vivente con l’amante senza più dire Messa). O del gruppuscolo di San Gallo che si è incaricato di farlo eleggere al pontificato per due volte… Senza il rigore non contaminato del Magistero ecclesiale, il mondo non può che sprofondare irreversibilmente nella perdizione demente del demoniaco. È a questo che serve, per l’essenziale, la Chiesa con la sua unità petrina. E che si può dire che il Cristianesimo è la sola ed eterna affermata Verità! Ma quale Chiesa? Quella per l’appunto petrina e non quella esclusivamente  papista o semplicemente papale che si definisce proditoriamente “pastorale”, alla maniera invalsa ai nostri tristi giorni conformi “alla mentalità del mondo”, di cui parlava Gesù. Senza il ritorno innovativo e eternamente moderno all’unità divina e religiosa sulla quale stabilire i criteri di riferimento, universalmente unificati, non si potrà sfuggire all’inanità della ricerca attuale politicista e nichilista dell’atteggiamento modernista e ateo. Finalmente, non è esponendo in Vaticano per lodarla la statua di Lutero (condannato all’inferno dal Concilio ben dogmatico di Trento) che si ricollega tutta la Cattolicità alla coerenza razionale religiosa della sua Salvezza eterna. E non è, in sovrappiù con lo stesso scopo, partecipando alle festività in Svezia (con l’attuale e immancabile suo vescovo donna…),  per il più detestabile atto scismatico di mezzo millennio fa da parte del protestantesimo, che si potrà far scordare la foto dell’attuale Papa, fatto acclamare da tutti i media miscredenti e laicisti, inginocchiato davanti a due pastori luterani mentre lo benedivano quando era ancora cardinale a Buenos Aires… La lista degli atti pastorali eretici è troppo lunga (Sinodo dell’Amazzonia, rituali blasfemi musulmani e pagani in San Pietro e in Vaticano…), per qui enumerarli mischiati agli atti e alle dichiarazioni comunque cattolici.
Il Santo Spirito veglia naturalmente più che il Cristiano singolo a questa mega-devastazione diabolica  sicuramente con la sua Sapienza, alla base di tutta la nostra umile fiducia di Fede. In effetti, questa mostra tutto l’amore del fedele cristiano per la correzione del criterio verso la linea eterodossa dell’attuale vertice della Chiesa cattolica, allo scopo di garantire, con la preghiera, la primazia assoluta del giudizio del Papa perché rimanga molto semplicemente petrina e demassificata!

Al giorno d’oggi, più si è conformisti, cioè uniformizzati al “pensiero unico e liquido”, e più si è incapaci di giudicare l’ortodossia dell’attuale Cattolicesimo e il fondamento della buona politica.
L’idea di “rivoluzione”. Alla base di tutta l’ideologia forsennata dell’attuale modernità, è già stata quasi completamente distrutta. Alla luce della sua  propria esperienza storica che si è rivelata pure inefficace, dempre erronea e  antieconomica; essa è stata anche destrutturata, da un punto di vista teorico, rimpiazzandola con quella nemmeno proclamata di riduzionismo alienante, via la concezione opposta alla sua realizzazione inevitabilmente totalitaria e violenta! Perfino la sua ultima forma di sopravvivenza interna, il terrorismo, sembra aver preso una ulteriore oceanica dose di vecchiaia fatalmente premortale. Il potere strategico, quello che si è fatto promotore del NOM, il  Nuovo Ordine Mondiale, al quale i responsabili politici subordinati detti democratici (da Frau Merkel, a monsieur Macron e a Conte, il “mai eletto”) obbediscono senza alcuna consapevolezza attiva e veramente culturale. Essi sono i veri filosofeggianti “moderni”, dotati di altoparlante e fieramente gnostici oltreché nichilisti idolatri, esclusivamente e limitativamente al moloch del “mercato anche del pensiero”. Questo necessita, va da sé, di un clima sociale mite e di una sua totale tranquillità di consenso: da cui il dolcemente devastante nichilismo strutturato del NOM. Però il diavolo fa le pentole ma non i coperchi: la pandemia (cinese naturalmente!) sta tutto sconvolgendo.  E mi occuperò anche dell’eresia più grave alla base del rifiuto di giudicare spiritualisticamente le cose del mondo: il Cristianesimo svirilizzato come fosse un distintivo esclusivamente inutile e inapplicabile alle vicende mondane e politiche… Ne riparlerò.

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