2019 décembre 23

L’intervista più apparentemente « cattiva » è quella che ci si fa da sé. Essa si deve però avvicinare alla Confessione sacramentale dove lo spazio riservato all’« io » si eclissa al più alto grado per far posto alla gloria di Dio, come protagonista principale e assoluta sempre in questione. Se i miei quattro lettori veramente supremi vogliono conoscere quello che penso e faccio, hanno solo da leggere. Criticamente.

Lei ha detto, signor Troiano, che le vere interviste – vale a dire quelle più veritiere – e la loro critica più acuta non possono scaturire che dalla conversazione realizzata dall’intervistato stesso. A condizione che si posizioni comme di fronte al Creatore che, solo, è degno di ogni vera gloria… Ma la cosa potrebbe essere […]